Capitolo venti

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Questo capitolo è dedica a @RobertaMalfoy  grazie per spronarmi sempre ad aggiornare e grazie a tutte voi che commentate e aggiungete stelline a non finire!
Grazie infinite a tutti quanti,  ma bando alle ciance,  buona lettura. ( Ho aggiornato prima del 27! Sperate in un altro aggiornamento per quel giorno ).





STILES



Quando mi sveglio miritrovo immerso in una pozza di sangue. Mi guardo in basso e vedo ipantaloni pieni di sangue. No. I miei bambini. Non posso crederci, lihanno uccisi, adesso come l' ho dirò a Derek?

Derek dove sei? Perchènon sei qui con me? Ho bisogno di te.

Sento una porta chesbatte, e dopo qualche secondo mi ritrovo accanto qualcuno chezoppica, ma non riesco a vederlo, si è piazzata sotto quella pocoluce che emette la lampadina. << Ti sei svegliato finalmente!Ragazzino dormi troppi per i miei gusti. Certo che è stata un'emozione vedere tutti quei vampiri, licantropi, streghee il tuoadorato padre uccisi >> mi dice con un tono freddo. Scivola unalacrima sulla guancia, e guardo in faccia l' uomo. << Non puòessere. Loro non sono morti. Loro a differenza di te, non riescono amorire facilmente e... >> vengono interroto da quell' uomo, <<Dolce Stiles, se non fossi in queste condizioni tutto questo nonsarebbe successo. Ma a me, serviva un banalissimo motivo perattaccare il vostro branco, e tu, me l' hai servito su un vassoio dì'argento >>. No. Non è possibile. Come ho fatto a nonriconoscerlo prima? << GERARD. SEI UN MALEDETTO BASTARDO –urlo a piei polmoni – AVREI DOVUTO CAPIRLO CHE C'ERI TU DIETRO ATUTTO QUESTO. ORA CAPISCO PERCHE' CHRIS TI HA LASCIATO >> nonriesco a calmarmi.

Sempre il solito e pazzoGerard.

In risposta alle mieparole, mi arriva una scossa di elettricità.

Mi fa gridare di dolore.

Quando non la sento più,cerco di riprendermi il più velocemente possibile, ma ho la vistaappanata. Redendomi conto solo in quel momento che sono legatoalle sbarre laterali di un letto. Devo tener duro. Per tutti loro.

La porta si apre di nuovoe sento i passi di un' altra persona che si avvicinano, <<Lobito non l' ho ammazzare. Almeno non adesso. Ci serve vivo perquando arriverà il resto del branco. Poi se vuoi divertiti, lo puoiammazzare; ma solo alla fine >>.

Sento due risate glacialie dopo qualche secondo una porta che si apre e si richiude.

Non sento più nulla.Devo pensare ad un modo per scappare da qui. Devo portare via miopadre, e devo raggiungere gli altri. Hanno bisogno di me. E io hobisogno di mio marito.

Mi vengono in mente leparole che mi aveva detto quando ci siamo amati per la prima volta.

"Penso a te, ogni secondo della mia inutile giornata se non sei conme, bramo a te tutti i momenti, il mio amore per te non ha limiti,non da' spazio più a niente, a nessuno, non vede altro che i tuoiocchi, il tuo meraviglioso profilo, il tuo cuore ricolmo di gioia evoglia di vivere... sono felice se stiamo insieme anche solosfiorandoci il viso con un tenerissimo bacio, una tua carezza, ognituo sguardo regala alla mia anima un bagliore, una intensa luce... laluce che solo un vero amore può donare. La nostra vita insieme è unsogno che si avvera dopo mille sofferenze e dolori, ma non pensarci èmeglio, perchè nei nostri cuori possiamo finalmente rimanereestasiati dall'arcobaleno che con i suoi colori cancella e ridipingeil nero che avevamo dentro. "

Vogliorisentirle ancora quelle parole. Voglio poter guardare quei gli occhipieni di speranza e di malizia che portano il nome di mio marito.

Non possoarrendermi.

Happy Father's Day ♥ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora