Capitolo 12

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ED ECCOCI GIUNTI AL 12ESIMO CAPITOLOO,LALALALAAA.
CERCHERÒ DI SCRIVERE PIÙ CAPITOLI IN MENO TEMPO POSSIBILE,PROMESSOOO AHAHAHAH. ANYWAY,SPERO CHE VI PIACCIANO. xx

PS. FATE ATTENZIONE A OGNI SINGOLO MOMENTO, OGNI SINGOLA ESPERIENZA CHE LUKE E JULIANE VIVONO,PERCHÉ ANCHE SOLO UN PICCOLO AVVENIMENTO È UN TASSELLO IMPORTANTE DELLA LORO AMICIZIA.
DETTO QUESTO,BUONA LETTURAAA!💘💘

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Luke's pov
"Buongiorno piccola peste" sussurrai nell'orecchio della mia migliore amica dandole baci sul viso per riuscire a svegliarla. Niente. Non si svegliava! Avevo passato la notte accanto a lei, non avevo chiuso occhio ma rimasi ad ammirare il suo viso meraviglioso, ne valeva la pena guardarlo.

"Juliane? Oggi torniamo a casa! Su,svegliatii" le sussurravo.

Persi le speranze.
Quando Juliane dormiva,non la si poteva svegliare, nessuno ci riusciva!
Abbassai lo sguardo, mi rassegnai. Ma poi,dopo qualche minuto di silenzio, vidi la mia migliore amica che apriva gli occhi pian piano e se li strofinava.

"Buongiorno principessa" le dissi dolcemente baciandole la fronte.

"Dove siamo?"

"Ma come dove siamo?! Siamo in ospedale,Juliane! Oggi torniamo a casa,non sei contenta?"

"Oh,beh,sì"

"Che c'è che non va? Non hai dormito bene?"

"Beh a casa tua dormivo meglio" rispose,sorridendo.

In quel momento entrò Jonas con la colazione servita su un vassoio. C'erano una ciambella al cioccolato che Juliane adorava, un succo di frutta all'arancia, uno yogurt e una mela. Il tutto incorniciato da due rose rosse.

"Oh Jonas,non dovevi!" esclamò Juliane non appena vide l'enorme colazione.

"Tanto lo so che adesso vorresti solo sprofondare nel vassoio,Juliane" rise Jonas.

Lei sorrise.
Era meravigliosa anche di prima mattina,con i capelli spettinati,gli occhi gonfi, il pigiama largo dell'ospedale, le occhiaie sotto gli occhi e quel sorriso che fa innamorare tutti.

Dopo poco entrò Sandra,sembrava imbarazzata,era rossissima in viso. Indossava un vestitino blu corto dal ginocchio, una borsa di pelle anch'essa blu e un paio di converse bianche. Aveva i capelli raccolti in una coda,le occhiaie sotto gli occhi, ma il suo sorriso era meraviglioso.

"Buongiorno a tutti" sussurrò.

"Ciao Sandra! Ti stavo aspettando,come stai?" disse Juliane mentre si abbuffava di cioccolato. Aveva infatti la punta del naso sporca di cioccolato, come al solito. Quando Juliane mangiava qualcosa, bisognava sempre portarsi tremila pacchi di fazzoletti per pulirla, si sporcava con tutto! Era buffissima, ogni volta morivo dalle risate a vederla sporca di qualunque cibo e le scattavo tante foto che tutt'oggi conservo.

Un'infermiera entrò nella stanza e disse "Thompsolin? Puoi uscire"

Juliane urlò in preda all'entusiasmo, era così felice. Si alzò dal letto ma subito dopo ricadde perché la ferita non era ancora guarita e il polpaccio le faceva male, perciò mi avvicinai e la presi sotto braccio. Io, Juliane, Jonas e Sandra decidemmo di festeggiare l'uscita della mia migliore amica dall'ospedale, andando ad un bar per mangiare qualcosa.

~

"E le ragazze che ordinano?" chiese il cameriere indaffarato a scrivere non so cosa sul suo blocchetto di carta.

"Un gelato al cioccolato!" esclamarono in coro Sandra e Juliane. Ci fu un attimo di silenzio. Sandra e Juliane si guardavano in faccia con uno sguardo confuso.

"Oh ehm, due gelati al cioccolato" disse Juliane per coprire l'imbarazzo.

Sandra e Juliane,quando bevevano il thè erano sincronizzate, lo giuro. Entrambe prendevano il bicchiere, bevevano un sorso della bibita, riponevano il bicchere sul tavolo e si pulivano la bocca con il tovagliolo. Io e Jonas eravamo sbalorditi.

"Amico,guarda Sandra e Juliane!" sussurrai a Jonas. Lui sorrise sotto i baffi.

~
Juliane e Sandra si scambiarono i numeri di telefono ed entrambe promisero che si sarebbero riviste in qualche altro momento.
"Domani tornerai a scuola?" chiese Jonas mentre ci stavamo avviando verso casa mia, io e Juliane in motorino e Jonas a piedi,poverino ahahah.

"Non credo, voglio rimettermi del tutto" rispose la mia migliore amica sorridendo.

"Penso sia la cosa migliore" risposi abbracciandola.

"Amico,facciamo una partita alla play adesso?" chiese Jonas.

"E me lo chiedi?!" Sorrisi.

"Luke mi accompagni a casa?" chiese Juliane.

"Perché non vieni con noi a giocare alla play?"

"Non sono dell'umore adatto"

"Che succede Juliane?" Le chiesi mentre Jonas era del tutto indifferente.

"Nulla" abbassò lo sguardo.

Sapevo che qualcosa non andava per il verso giusto, conoscevo il suo sguardo, intuivo ciò che provava, altrimenti perché saremmo migliori amici? Perché le volevo un bene dell'anima, anche se oggi le cose sono cambiate e spiegarlo sarebbe difficile.

Juliane's pov
Luke mi accompagnò a casa, poi si diresse verso casa sua con Jonas. Ero strana, triste, malinconica; se l'ospedale mi faceva stare così allora non dovevo andarci più, perché non sapevo proprio esprimere le sensazioni che provavo. Mi sdraiai sul divano, accesi la tv e mi rilassai sgranocchiando pop corn, forse questa era l'unica cosa che mi faceva stare bene. Vidi l'orario sul cellulare: 23:40.
Decisi di mettermi il pigiama e di andare a dormire, la testa mi martellava troppo. Mi infilai sotto le coperte, spensi la luce e mi addormentai in un istante.

Mi alzai dal letto alle tre di notte, non riuscivo più a dormire, mi faceva male la ferita e avevo assolutamente bisogno di Luke al mio fianco. Mi avviai verso la cucina, preparai una camomilla calda e la bevvi a piccoli sorsi.

Qualche minuto dopo,sentii un rumore proveniente dalla mia camera da letto. Mi girai di scatto e a piccoli passi mi avviai verso la mia stanza, il cuore mi batteva forte e sentivo il sangue gelarmi nelle vene. Aprii la porta, c'era un uomo che cercava di entrare in casa mia dalla finestra. Lanciai un urlo, mi avvicinai per chiudergli la finestra in faccia, ma appena mi avvicinai, riconobbi il viso chiaro illuminato dalla luce della Luna: era Luke.

"Luke ma sei impazzito?! Che ci fai qui a quest'ora?!"

"Ti avevo promesso una sorpresa, seguimi"

"Ma sono in pigiama!"

"Non ci vedrà nessuno, poi sei stupenda anche così"

Gli sorrisi, afferrai la sua mano e scendemmo dalla finestra. Luke mi aiutava in ogni piccolo movimento, con lui mi sentivo protetta, mi sentivo sicura, sentivo che la ferita non mi faceva più male.

"Ora devo bendarti, ma non aver paura" sussurrò il mio migliore amico accarezzandomi i capelli.

"Luke che intendi fare?!"

"Ti fidi di me?"

"Sì." risposi decisa.

Sembrava la scena di un film: salimmo sul motorino, io non riuscivo a vedere per via della benda, ma stringevo fortemente i fianchi del mio migliore amico. Sfrecciavamo velocemente, il vento mi accarezzava, mentre io appoggiavo il capo sulla spalla di Luke.

Dopo qualche minuto, Luke mi fece scendere dal motorino e mi sussurrò "seguimi".

Afferrai il braccio del mio migliore amico, mentre lui mi indicava la strada. Camminammo per un po', io inciampavo e ogni volta Luke scoppiava dalle risate mentre lo bestemmiavo ahahah.

Mi sfilò la benda delicatamente e sussurrò nel mio orecchio "questo è per te che hai reso la mia vita bella da morire."
Aprii gli occhi, davanti a me c'era un panorama mozzafiato: vedere il sole sorgere in compagnia del mio migliore amico fu una delle esperienze più belle passate con lui durante questi quattordici anni.

"È bellissimo" sussurrai a bocca aperta.

"Tu lo sei" rispose abbracciandomi i fianchi.

Domani arriverà lo stesso. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora