Capitolo 2

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Erano le 7:20 del mattino quando qualcuno bussò violentemente alla mia porta. Mezzo addormentato, andai ad aprire e mi ritorvai davanti un paio di occhi verde smeraldo pieni di contentezza.

"Juliane ma che ci fai qui a quest'ora?! Sono le 7 del mattino, stavo dormendo!"

"Scusami per il ritardo" disse stampandomi un bacio sulla guancia.

"Dov'è il quadro?" chiese preoccupata.

"L'ho messo in camera da letto."

Subito Juliane si precipitò in camera da letto, afferrò il quadro e lo portò in salotto per completarlo. Era in preda all'agitazione, la conoscevo benissimo, l'unica cosa da fare era obbedire ai suoi ordini, come al solito.

"Dai su Luke, siediti."

Obbedii.

Ogni due minuti veniva ad alzarmi il capo o ad aggiustarmi i capelli, era super concentrata, non potevo dire una parola altrimenti si sarebbe distratta e avrebbe iniziato a blaterare ahahah. Rimasi nella stessa identica posizione per un'ora e mezza e Juliane aveva FINALMENTE terminato il quadro.

"FAMMI VEDEREEE!" esclamai.

"Sì ma stai calminoo! Eccolo qui."

Girò il quadro e..era semplicemente meraviglioso, Juliane aveva creato il ritratto più bello della Terra. C'erano tutti i minimi particolari, era stupendo!

"È un capolavoro! Sei stata eccezionale, sicuramente vincerai, sono orgoglioso di te!"

"Esageratoo! Ora mi fai arrossire..!"
Le scompigliai i capelli e dissi:
"Andiamo, ti offro un frullato!"
Lei annuì e in un batter d'occhio scendemmo di casa, prendemmo il motorino e raggiugemmo il bar vicino al parco, quello dove io e Juliane eravamo soliti andare ogni mattina per far colazione.

"E se mi tingessi i capelli di violetto?" disse la ragazza dagli occhi verde smeraldo mentre beveva il frullato.

"Nah, hai i capelli scuri, quel colore non ti starebbe tanto bene"

"Allora azzurri?"

"Juliane smettila, sei perfetta così come sei"

"Ne sei sicuro? Credo che tu stia mentendo"

"Lo giuro. Andiamo a fare un giro?"
Annuì.

"Luke..secondo te sono un po'..strana?"
Mi fermai.
"In che senso?" chiesi guardando i suoi grandi occhi verdi.

"Un po'..bambina"

"Ehm..sì, lo sei"

Fece una smorfia.

"Ma sei la bambina più bella dell'Universo"

Mi abbracciò e disse:
"Grazie di esserci sempre, hai dato un senso a tutto."
Le accarezzai i capelli e le sussurrai: "Tu sei il mio tutto."

Il grande giorno arrivò finalmente! Erano le 6 e mezza del mattino quando sentii qualcuno bussare con forza alla mia porta. Ne ero sicuro, era Juliane.

"Perché sei ancora in pigiama?!"

"Juliane, sono le 6 del mattino, stavo dormendo"

"Oggi è il grande giorno! Va' a vestirti!"

"Juliane, torna a dormire, lì apriranno alle 10"

Incrociò le braccia.
Brutto segno. Ora s'infuriava per davvero.
Decisi di obbedire, perciò corsi in camera da letto, indossai jeans e maglietta bianca e tornai in cucina dove c'era Juliane che s'abbuffava di brioche alla crema.

"Andiamo!" esclamò in preda all'agitazione.

Raggiungemmo la scuola di pittura di Juliane ma il cancello era ovviamente chiuso.

"Che t'avevo detto? Non vuoi mai sentirmi!"

"Non c'è nessun problema, sta' a guardare.."
Juliane si arrampicò al cancello e scavalcò. Sorprendetemente riuscì ad entrare nell'edificio e, dopo vari tentativi, riuscii anch'io.

"Juliane Thompsolin...ma dov'è il mio nome?!"

"Sta' calma, sono sicuro che c'è, cerca meglio"

E invece il nome di Juliane non c'era. La fatica, il tempo e il suo sogno che da tanto voleva realizzare, erano andati in fumo.

"Mi dispiace tanto" le sussurrai dolcemente.
Lei mi strinse i fianchi e silenziosamente cominciò a piangere.

Domani arriverà lo stesso. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora