Capitolo 18

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Luke's pov
"Mi sa che dovremmo proprio uscire adesso" mormorai alla mia migliore amica.

"Siamo già fuori"

"Dall'acqua intendo"

"Dai Luke, restiamo altri cinque minuti" supplicò con la sua solita faccina tenera.

"Juliane, ti prometto che dopo torniamo"

"Mai rimandare a dopo quello che puoi fare ora"

Scoppiai a ridere.

Uscii dall'acqua, seguito dalla mia migliore amica a cui non piaceva affatto la solitudine.
Infatti mi seguiva in ogni minimo gesto, ogni minimo movimento.

"Ma dove sono Sandra e Jonas?" chiese ad un tratto la ragazza dagli occhi verde smeraldo.

"Non saprei"

"Andiamo al campo da bowling?" chiese Juliane indaffarata a sistemarsi l'acconciatura.

"Tu non sai giocare a bowling"

"Mi insegni tu, no?"

Annuii sorridendo.

Juliane ed io ce ne andavamo mano nella mano, sembravamo due bambini sperduti.
Ad un tratto notammo Sandra e Jonas che si baciavano appassionatamente in un angolino.

"Ce l'abbiamo fatta!" urlò la mia migliore amica attirando l'attenzione dei due innamorati.

"A far cosa?" chiese Jonas innervosito.

"A..."

"Nulla" interruppi la mia migliore amica.

"Noi andiamo al campo da bowling, volete venire anche voi?" continuai.

Entrambi annuirono.

Raggiungemmo la sala da bowling: era gigantesca.
C'erano centinaia di palle pesanti con cui giocare, e la cosa bella era che non c'era nessuno.
La sala era tutta per noi.

"Voglio la palla rossa!" urlò Juliane.

Sorrisi.

"Tutti contro tutti, ragazzi!" urlò Sandra.

Scoppiammo a ridere.
Lei arrossì per l'imbarazzo.

"Tre, due, uno...via!" urlò Juliane che studiava la posizione dei birilli alla perfezione.

Notai che Jonas e Sandra si aiutavano a vicenda ed erano in vantaggio rispetto a me e a Juliane che al contrario giocavamo separatamente.

"Luke, non startene lì senza far niente, vieni ad aiutarmi!"

Corsi subito dalla mia migliore amica e le dettai ogni minimo movimento, aiutandola.

Le stringevo il bacino e le sussurravo "brava, così."

La partita finì.
Avevano vinto Jonas e Sandra.
Entrambi urlarono per la gioia, mentre Juliane guardava fisso in basso.

"Hey piccola, andrà meglio la prossima volta, okay?"

Non rispose.

Andò a sedersi sulle gradinate del pubblico.

"Che ti succede, piccola peste?" sussurrai raggiungendola e sedendomi accanto a lei.

"Nulla, sto bene"

"Non sono la persona adatta a cui dire sciocchezze" risposi ridendo.

Lei accennò un sorriso finto.

"Devi accettare la sconfitta, non si può sempre vincere"

"Ma non è per la partita, Luke"

"Allora perché sei triste?"

Domani arriverà lo stesso. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora