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Pov Nora.

Ho chiamato mia madre appena terminato di parlare con Izzy della mia città, della mia famiglia, della scuola che avevo frequentato e tante altre cose. Lei mi ha detto che è nata e cresciuta lì, a Miami, e che la sua casa è poco distante, ma che per comodità, e per sfuggire alle urla dei suoi genitori e di suo fratello minore, ha preferito alloggiare al campus.

Dopo qualche squillo mia mamma risponde.
<<Pronto, Nora?>>
<<Sì mamma, sono io. Mi sono appena sistemata in camera>> dico alzandomi dal letto e mettendomi a camminare senza uno scopo come sempre quando sono al telefono.
<<Mi fa piacere, tesoro. Hai già conosciuto qualcuno?>>
Giro lo sguardo verso la mia compagna, intenta ad ascoltare la musica con le cuffiette.
<<Sì, la mia compagna di stanza si chiama Isabel, ma preferisce essere chiamata Izzy, ed è di Miami. Frequenta il mio corso. E poi... ho conosciuto un ragazzo che mi ha accompagnato sia alla segreteria sia alla mia stanza>> rispondo.
Sento mia mamma sogghignare. <<È carino? Come si chiama?>>
Alzo gli occhi al cielo: le mamme, sempre tutte uguali.
<<Si chiama Theo e non è male, contenta?>> dico lasciandomi sfuggire una risata.
<<Dai su, sopporta la tua vecchia madre>> dice la donna in tono scherzoso.
Mi metto a ridere e dopo poco la saluto.
<<Allora, che vuoi fare?>> mi domanda Izzy togliendosi le cuffie e mettendosi seduta sul letto a gambe incrociate.
<<Non saprei, un giro in cortile?>> propongo senza tante idee.
<<Aggiudicato!>>

__________

Il cortile è davvero immenso. Quando sono arrivata, quella mattina, avevo notato solo il prato verde davanti all'entrata, ma sul retro è tutta un'altra cosa.
C'è il campo da basket, la pista di atletica rossa e anche il campo da calcio.
<<Ehi, guarda Nora!>> esclama la ragazza accanto a me indicando quest'ultimo. <<Quello non è il tizio che ti accompagnato stamattina in stanza?>>
Il mio sguardo si disperde tra la folla di tifosi e tra i giocatori.
Ci avviciniamo e alla fine decidiamo di sederci sulle tribune.
<<Cavoli è carino sul serio, vero?>> domanda Izzy sistemandosi i capelli in una coda alta.
Annuisco. <<Sì, abbastanza>> rispondo, ma i miei occhi si stanno concentrando sul ragazzo che ha appena fatto gol.
È alto, con i capelli sul biondo cenere.
Un improvviso alzarsi di voci mi costringe a tapparmi le orecchie.
Urla, trombette da stadio, neanche fosse una partita seria. È solo un amichevole.
Mi guardo intorno ed effettivamente non siamo poi in tanti. Circa una trentina di ragazzi.
Dopo dieci minuti, la partita termina con la vittoria della squadra di Theo.
<<Andiamo?>> domando a Izzy alzandomi in piedi pronta a fuggire via da quella massa di ragazzi sudati e puzzolenti.
<<Sì, ma prima non lo vuoi salutare? Sta venendo qui!>> mormorò lei, mordendosi il labbro guardando oltre le mie spalle.
Chi sta venendo?
Mi giro nella direzione del suo sguardo e mi ritrovo attaccata ad un fisico muscoloso e piuttosto bagnato.
<<Ehi Nora mi dispiace, ti sei fatta male?>>
Questa voce non mi è nuova.
Alzo lo sguardo e due occhi azzurri come il cielo mi osservano radiosi.
<<Oh, ehm, no tutto okay, scusami>> dico palesemente imbarazzata per essergli appena finita addosso.
<<Complimenti per la vittoria!>> si intromette Izzy.
È visibilmente stregata da Theo e la cosa mi fa leggermente sorridere.
<<Grazie! Piacere, mi chiamo Theo>> dice quest'ultimo stringendo la mano alla sua adulatrice esaltata.
Sto pensando di togliere il disturbo quando il ragazzo che ha segnato il gol si avvicina a noi.
<<Ciao!>> esclama con enfasi.
Theo lo guarda sorridendo e gli batte una mano sulla spalla.
<<Ehi amico, ti presento Nora, e lei è Izzy! Ragazze lui è Justin>>
Gli stringo la mano e non posso fare a meno di notare che è pieno di tatuaggi.
Rimango un attimo ad osservare quello che ha sul collo, poi sentendo la sua voce, mi risveglio.
<<Nora quella di stamattina, giusto?>> chiede a Theo continuando a fissarmi.
Non mi leva gli occhi di dosso e la cosa non so se mi piaccia o se mi dia fastidio.
Mi correggo, mi piace molto ma mi mette a disagio.
<<Beh, noi ora dobbiamo andare. È stato un piacere>> dico cercando di sfuggire al suo sguardo il più velocemente possibile.
<<Ma come? Di già? Perché non venite a bere qualcosa al chiosco con noi? Tempo di cambiarci e farci una doccia...>>
Guardo Izzy, sperando che lei rifiuti. Ma come può rifiutare?
<<Sì dai, andiamo Nora, tanto non abbiamo nulla da fare, giusto?>>
Ti pareva.
Sfodero un sorriso il più possibile spontaneo e annuisco. <<Giusto. Allora vi aspettiamo qui>> dico.

Pov Justin.

<<Perché non me lo hai detto che quella Nora era così carina?>> dico a Theo entrando negli spogliatoi. <<Ora capisco perché hai voluto accompagnarla stamattina>>
Il ragazzo dagli occhi celesti sorride restando in silenzio, e da questo capisco che è interessato a lei.
<<Ti piace!>>" esclamo dandogli una manata sul collo, ridendo.
<<Smettila coglione, andiamo a fare la doccia che ci stanno aspettando>>
replica lui togliendosi la maglietta.
Mi spoglio ed entro in doccia ripensando a Nora.
Mi ha colpito subito il suo sguardo imbarazzato mentre le stringevo la mano e la cosa mi fa sorridere.
Si capisce che è una ragazza a cui non piace essere al centro della situazione ed essere osservata, ma come fai a non guardarla?
Con quegli occhi color castagna, profondi come l'oceano e quei capelli tendenti al ramato.
Esco dalla doccia dopo essermi lavato al meglio e mi rivesto con gli indumenti che avevo prima della partita.
Una volta che anche Theo è pronto, ci dirigiamo alle tribune.

________

<<Quindi voi due siete dello stesso anno di corso?>>
Nora guarda prima Theo, poi si sofferma su di me, poiché sono io che prendo parola.
<<Sì esatto. Siamo al terzo anno e tutti e due frequentiamo chirurgia>> rispondo. <<Voi invece cosa avete scelto?>>
Seduti al tavolo in legno fuori dal chioschetto, si respira una bella aria.
La vita da universitario non è poi così male.
<<Pediatria>> risponde Izzy, portandosi poi alle labbra la bottiglia di Bacardi che ha ordinato. <<Voi avete fratelli?>>
Il mio amico annuisce. <<Un fratellino di otto anni>>
<<Beato te, io ne ho uno di tredici ed è un rompicoglioni patentato>>
Il tono e l'espressione con cui Izzy parla di suo fratello, ci fa scoppiare a ridere tutti e quattro.
<<E voi due?>> chiede poi rivolgendosi a me e Nora.
<<Figlia unica>> risponde lei.
<<Io ho una sorella di cinque anni>> rispondo pensando alla mia piccola Chloe.
Mi manca terribilmente e il fatto di rivederla solo nelle vacanze e a Natale mi distrugge ogni volta.

Passiamo quasi due ore a parlare del più e del meno, poi, dopo esserci scambiati i numeri di cellulare e aver deciso di organizzare un'altra uscita per rivederci, torniamo ognuno al proprio dormitorio.





A Terrible Secret || J.B. {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora