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Pov. Nora

Sì. La mia vita doveva prendere una piega diversa.
Ciò che era avvenuto in questi pochi mesi al college, non potevo di certo cancellarlo, ma non potevo nemmeno fare finta di niente.
La natura era stata crudele, meschina, a legarmi così fortemente alla persona che, anche se da poco, mi era entrata nelle vene come eroina.

Pensavo a lui dalla mattina alla sera, dal sorgere del sole al suo tramontare, ma mi sforzavo, con l'aiuto di Izzy, di allontanare il suo viso dalla mia mente almeno per un po' durante il giorno.

E stava procedendo tutto secondo i piani - shopping, cinema, feste in discoteca in cui conoscere ragazzi nuovi - fino a quando, proprio ad una di queste feste, successe il caos.

<<Vedrai, stasera sono sicura che troverei un bel ragazzo con cui pomiciare e scordarti di Bieber, per quanto possa essere possibile siccome è tuo fratello>> esordisce la bruna all'entrata del locale notturno nel quale mi ha portato.
All'inizio, avevo ribattuto, non mi sembrava il luogo migliore in cui far affogare i miei pensieri e le mie ansie, in più nella sua condizione di ragazza incinta, avrei convenuto rimanere a casa davanti ad una tazza di tè e ad un bel film.

<<Non c'è bisogno che me lo ricordi ogni volta>> borbotto avanzando lungo la fila di persone che stava aspettando di entrare.
<<Scusa, è che anche per me è difficile da digerire>>

Di certo non quanto per me.

Sospiro, cercando di concentrarmi sulla serata a venire e non su altro di biondo e tatuato.
Una volta dentro, un sorriso meravigliato mi si dipinge immediatamente sul volto. Quel posto era enorme e, a discapito di quello che si potrebbe pensare, accogliente e luminoso.
Dai cartelloni posti all'esterno, quella sera avrebbe dovuto esserci una festa anni '60 con musiche e canzoni dello stesso periodo, ed infatti i primi ragazzi che intravedo indossano quasi tutti magliette bianche e giacche di pelle con qualche logo ricamato sul retro.

Al ritmo di Jailhouse Rock, del mitico Elvis Prisley, avanzo tra la folla seguita da Izzy, che mi posa le mani sulle spalle tipo trenino di capodanno ed inizia ad ancheggiare facendomi ridere.
Trovato un posto abbastanza largo per scatenarci entrambe, iniziamo a ballare alzando le braccia e muovendo i fianchi e le gambe come avrebbe fatto il re del rock 'n' roll.

***

Non eravamo arrivate nemmeno da dieci minuti e già alcuni ragazzi si erano messi a ballare intorno a noi, lanciandoci occhiate a dir poco maliziose.

Ero lì per divertirmi, giusto?

Con quella domanda nella testa mi avvicino ancheggiando a quello, a mio parere, più carino dei quattro, il quale mi aveva fissato sin dal suo arrivo in pista con molta, troppa insistenza.

Gli sorrido e inizio a ballare di fronte a lui, questa volta una canzone molto più lenta e sensuale ma allo stesso tempo coinvolgente e adrenalinica.

Il moro dagli occhi verdi come smeraldi, mi cinge i fianchi prima di cominciare anche lui a muoversi a ritmo con me.
<<Sei brava, sai?>> mi urla all'orecchio per sovrastare la musica.
<<Grazie>> rispondo io con voce altrettanto alta.
Poi, i nostri occhi si incrociano per qualche secondo. Sono sicura che voglia provare a baciarmi, e non mi dispiacerebbe affatto se, all'improvviso, non mi fosse venuta una terribile sete da costringermi ad abbassare lo sguardo.

<<Io vado a prendere qualcosa da bere, vieni con me?>> chiedo legandomi i capelli in una coda alta. Fa troppo caldo lì dentro per tenerli sciolti.
<<Certo, così offro io>> risponde il ragazzo seguendomi.

A Terrible Secret || J.B. {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora