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Justin e Nora non potevano immaginare che quel bacio, spontaneo ma prevedibile, sarebbe stato il loro guaio più grande.

Pov Nora.
Dopo la lezione di infermieristica, dove un allegro Professor Goldman ci aveva spiegato come fare iniezioni ai bambini di età inferiore ai tre mesi, usando un bambolotto apposito ma inquietante, tornai nella mia stanza e raccontai della mia breve fuga con Justin dopo la pausa pranzo a Izzy.
<<È stato carino? Intendo, si è dimostrato lo stesso Bieber 'so tutto io e ho tutte le oche ai miei piedi' di sempre, oppure..>>
<<No, tutto il contrario>> replico, ripensando alle sue mani strette sui miei fianchi e ai suoi occhi che si specchiano nei miei. <<È stato molto... simpatico>>
Davvero quella era l'unica parola che mi veniva in mente per definirlo?
<<Simpatico..>> ripete Izzy alzando un sopracciglio.
Annuisco, e dando un colpo di tosse senza che ce ne fosse un reale motivo, mi alzo dal letto sul quale siamo sedute da più di mezz'ora.
<<Nora Walker, tu mi stai nascondendo qualcosa! Sputa immediatamente il rospo>>
Beccata.
Prendo un bel respiro e guardo la mia amica, che aspetta impaziente che dica qualcosa.
<<Okay, te lo dico. Ci siamo baciati>>
L'ho detto, adesso è contenta? Ma soprattutto, io lo sono?
Izzy sgrana gli occhi e spalanca la bocca, senza dire una parola per un tempo che sembra infinito.
<<Dì qualcosa, per Dio>>
Dopo essersi ricomposta, si alza in piedi e si posiziona di fianco a me.
<<Dimmi che stai scherzando!>> dice posandomi le mani sulle spalle.
A dire la verità quelle parole mi feriscono. Invece di essere felice per me, è questa la sua reazione?
<<No, a dire il vero non sto scherzando. Perché? C'è qualcosa che dovrei sapere ma che invece non so?>> domando leggermente turbata.
<<Nora stiamo parlando di Bieber. Insomma, sai che voci girano>>. Izzy fa una pausa, alza le spalle e poi riprende. <<Non è che sia un ragazzo proprio fedele>>
Lo so. So che voci girano sul suo conto, ma prima con me è stato dolce, gentile. Magari fa così con tutte, magari no. In ogni caso...
<<Ci siamo dati solo un bacio. Il bacio che ci stavamo per dare alla festa, ma che il tuo aitante Theo ha interrotto>>. Rido leggermente nel pronunciare quella frase e lei, fortunatamente, fa altrettanto.
<<Allora dove avete deciso di andare voi?>> chiedo, abbandonando l'argomento Nora-Justin.
Izzy sembra non notare quel voi e mi risponde che andranno al cinema a vedere Me Before You, alla visione delle 21.30.
<<Sembra figo!>> dico, rimuginando se dirle che anche io e Justin usciremo insieme.
<<Già, comunque Nora, sta attenta con Justin okay? Voglio dire, è davvero un bel ragazzo, ma assicurati che oltre alla bellezza ci sia di più. Non vorrei vederti soffrire per uno così>>
Uno così? Che ne sa lei di come è Justin?
Cioè non lo so nemmeno io, ma..
<<Tranquilla, stasera usciamo insieme. Scoprirò qualcosa in più sul suo conto>>
Rimane in silenzio e lasciamo cadere a quel modo la conversazione.

Pov Theo.

<<Merda, merda, merda>> impreco, scaraventando i miei vestiti fuori dall'armadio. Avevo pensato di mettermi la camicia nera con il taschino bianco, la mia preferita, ma non c'è. È sparita nel nulla. In più sono già le 21.00 e non ho più tempo per cercarne un'altra.
<<Che succede?>> domanda Justin che, con le cuffie nelle orecchie, nota la mia espressione esasperata.
<<Non trovo la mia camicia col taschino bianco>> dico sbuffando e continuando a rovistare nell'armadio.
<<È nel mio guardaroba. Me l'hai prestata per la festa ricordi?>>
Nel suo.. Cristo. Dirlo prima no, eh?

Dopo essermi vestito e profumato, esco dalla stanza, non senza un briciolo di ansia.
Un po' mi preoccupa uscire con l'amica di Nora per il semplice fatto che ho ancora lei in mente.
Forse uscendo con Izzy, qualcosa cambierà, oppure no.
L'unica cosa certa, è che a Justin piace Nora e a Nora piace Justin. In conclusione: devo togliermela dalla testa.
Arrivato davanti alla camera delle ragazze busso senza esitazione. Per fortuna, è la stessa Izzy ad aprire, ma intravedo comunque la rossa distesa sul letto a sfogliare le pagine di un quaderno.
<<Ciao!>> esclamo vedendo il bellissimo sorriso di Isabel. <<Stai benissimo>> aggiungo nell'osservare la sua mise. Indossa un carinissimo vestitino bianco con delle roselline rosse e tiene i capelli raccolti in un delizioso chignon.
<<Grazie, anche tu non sei niente male con questa camicia>>

Per fortuna Justin me l'ha trovata.

Pov Justin.
Due minuti esatti e Nora sarebbe spuntata da dietro l'angolo dell'edificio. Questo, ovviamente, se fosse puntuale.
E, grazie a Dio, lo è.
Ci eravamo dati appuntamento sulle gradinate del campo da calcio del college. Per niente romantico, lo so, ma siccome non è, per ora, nulla di serio, ma solo un uscita per 'capirci qualcosa', mi sembrava andasse bene cosi.
La guardo avvicinarsi, bella come non mai, illuminata dai raggi della luna, e non posso ignorare il fatto che, in questo momento, l'unica cosa a cui riesco a pensare, sono le sue labbra sulle mie.
<<Buonasera splendore>> mormoro appena mi raggiunge.
<<Buonasera Bieber>> risponde lei sorridendo.
<<Io sono stato più dolce>> brontolo fingendo un broncio che non la lascia per niente impietosita.
Al contrario, ride di gusto e la sua risata è musica per le mie orecchie.
<<Come va?>> chiedo.
Si rilassa, appoggiando la schiena, lasciata nuda dalla canotta nera che ha addosso, al gradino dietro di noi.
<<Molto bene>> sussurra alzando il viso verso il cielo. <<Ci sono un sacco di stelle stasera>>
La imito, e mi accorgo che ha perfettamente ragione. <<Bello, vero? Per questo ti ho chiesto di incontrarci qui, per via delle stelle>>
Lei mi guarda alzando subito un sopracciglio.
<<Che c'è? È così difficile da credere?>> domando incapace di nascondere un sorriso.
Nora ride di nuovo. <<Sì, è difficile>> risponde. <<Anche perché come potevi sapere se ci sarebbero state le stelle, dal momento che il luogo l'abbiamo deciso alle sei di pomeriggio, quando il sole era ancora alto? Mh?>>
1-0 per Nora.
<<Okay, va bene.. Non lo sapevo. Me lo sono inventato adesso, per fare colpo>> confesso mettendo una mano sul cuore.
Rimaniamo per qualche minuto in silenzio poi le chiedo cosa le andrebbe di fare.
<<Quando ero piccola facevo sempre un gioco con mia mamma, nelle sere di luna piena. Sere come questa. Chiudevamo un occhio e alzavamo il pollice fino a far scomparire la luna. Non so perché, ma lo trovavo magico>>
Sarei rimasto ad ascoltarla per ore.
<<Questione di prospettiva>> dico provando a fare la magia.
La vedo sorridere e mi avvicino a lei tanto da far sfiorare le nostre ginocchia.
Il suo sguardo percorre le mie gambe, il mio torace, e infine il mio viso.
Si avvicina a me, lo sta facendo sul serio, ma nel momento in cui anche io faccio la stessa cosa, il suo telefono squilla.
Si ritrae arricciando il naso, cosa che fa quando è seccata, e risponde.
<<Pronto? - Ciao mamma - cosa? - davvero? - Okay, ci vediamo domani>>
Sorride durante tutta la conversazione, e, anche se quella telefonata ha interrotto per la seconda volta un nostro bacio, sono felice. Mi basta stare con lei per esserlo.
<<Novità?>>
Mi guarda e annuisce, stringendo lo smartphone tra le mani.
<<Mia mamma è a Miami. Domani viene a trovarmi!>>

A Terrible Secret || J.B. {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora