CAPITOLO QUATTRO

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28 Agosto 1998

Ormai mi svegliavo sempire presto. Quella mattina decisi di andare fare colazione. Quando mi sedetti al mio solito tavolo isolato, vidi Tom raggiungermi con una busta in mano.
-Signor Evans cinque minuti fa è arrivata questa lettera con un gufo di Hogwarts. Questo non se ne vuole andare, aspetta sicuramente la risposta- mi disse Tom porgendomi la busta. Quando se ne andò l'apri e lessi la pergamena.
"Caro Tom, tra poco inizierà la scuola. Mi chiedevo se già hai comprato tutte le cose che ti servono. Essendo un nuovo alunno dovrai comprare proprio tutto. Io alle 10 andrò a Diagon Alley. Per rispondermi consegna questa lettera con la risposta al gufo. Se per te è un si, ci vedremo all'uscita del muro di Diagon Alley. Altrimenti ci vedremo direttamente ad Hogwsrts l'1 settembre.
Con affetto, Remus."
Sorrisi realmente contento per quella lettera. Scrissi una risposta positiva e la diedi al gufo. Erano le 9.30, avevo il tempo per finire la mia colazione, lavarmi e vestirmi. Mangiai tutto velocemente, avevo una gran voglia di stare con Remus. In tutti i miei anni ad Hogwarts non avevo mai fatto le compere con i miei genitori, con Remus o con Sirius. Ero elettrizzato. Quando finì di mangiare tornai in camera per farmi una doccia. Quando uscì, mi asciugai corpo e capelli con un incantesimo e mi cambiai. Ero pronto. Presi un bel Po di galeoni e li infilai in tasca, poi uscì. Toccai i mattoni con la bacchetta e si aprì il passaggio. Remus era già li, mi stava guardando con un sorriso.
-Ciao Remus- dissi io sorridendo.
-Ehi Tom. Andiamo dai, ci sono molte spese da fare- disse lui sorridendo.
-E Teddy dov'e?- chiesi a Remus.
-È da Madama McClan. Vieni che te lo faccio conoscere- disse Remus sorridendo. Andammo verso la sarta di Diagon Alley e mi ritrovai davanti un bambino con i capelli azzurro acceso.
-Teddy lui è Tom- disse Remus rivolto al figlio.
-Ciao- disse lui timidamente. Questo era il mio figlioccio, solo un po cresciuto.
-Tom, Teddy è un...- interruppi Remus.
-Un metamorfomagus- dissi io sorridendo a Teddy. I suoi capelli iniziarono a cambiare colore, da azzurro ad un colore più caldo. Mi inginocchiai a terra per essere al livello di Teddy.
-Ti svelo un segreto. Una mia amica che era come te, mi ha insegnato a cambiare quasi come voi. C'è solo una differenza, voi lo fate senza rendervene conto, è un vostro particolare. Io uso la magia. Guarda- dissi io. Chiusi un secondo gli occhi e appena li aprì vidi Teddy con un sorriso e i capelli rossi.
-Papà papà. Riesce anche lui a farlo- disse Teddy entusiasta.
-È una trasfigurazione?- chiese Remus curioso.
-Ovviamente. Ma non come quella che spiegano a scuola. Questa me l'hanno insegnata come dicevo a Teddy un'amica.- risposi con un sorriso.
-Lo fa pure senza bacchetta. Sei bravo- disse Teddy elettrizato.
-Quest'anno perciò è il tuo primo anno ad Hogwarts- chiesi rimanendo sempre inginocchiato davanti a lui.
-Si- rispose lui con un sorrisone.
-Sai che quest'anno ci sarò anch'io?- chiesi sorridendo al bambino.
-Davvero?- chiese più entusiasta. I suoi capelli cominciarono a cambiare colore, finché si fermarono al mio naturale colore di capelli, uguali a James.
-Teddy perche hai capelli come zio James?- chiese Remus stranito.
-Non so papà. Ho guardato Tom e mi è venuto spontaneo.- rispose lui. Teddy aveva sicuramente percepito che quella era solo una trasformazione e dentro di lui istintivamente riusciva a percepire il vero me. Ci mancava solo che si faceva diventare pure gli occhi verdi, a quel punto era un po più difficile sviarsela.
-Io vado a prendere la divisa da Madama McClan- dissi io alzandomi e iniziai ad andare verso la sarta, seguito da Remus e Teddy .

**

Alla fine di tutte le compere andammo da Olivander per prendere la bacchetta a Teddy. Decisi di restare fuori, era un bel momento per entrambi, sarei stato di troppo. Quando uscirono Teddy aveva un sorrisone e sfoggiava la sua bacchetta.
"Harry entra dentro il negozio di bacchette e chiedi della tua. Entra con la tua vera identità, poi penserò io a tutto." mi disse Emily mentalmente.
-Oh mi sono ricordato di un piccolo problema con la mia bacchetta. Ci vediamo davanti al negozio di animali okay?- chiesi sorridendo.
-Va bene Tom. A tra poco- disse Remus poco convinto, anche Teddy mi mando un'occhiataccia. Probabilmente gli stavo simpatico. Mentre mi giravo ed entravo cambiai identità ritornando Harry Potter.
-Salve posso aiutarla?- mi chiese Olivander quando entrai. Sussultò un po vedendo la strana somiglianza.
-Vorrei comprare una bacchetta. So gia dirle però qual'e- dissi io con viso serio.
-Mi dica allora- rispose Olivander con un tono seccato dal mio atteggiamento.
-11 pollici, agrifoglio e piuma di fenice- dissi con tranquillità.
-Signore ricordo tutte le bacchette che ho venduto. Posso dirle che la Fenice ha dato solo due piume, una di queste è nella bacchetta di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato. È strano come lei è destinato a questa bacchetta. Molto strano direi- disse Olivander osservandomi attentamente. Mi sembrava di essere tornato a sette anni fa. Quando venni per la prima volta e quella bacchetta mi scelse. Andò verso i vari scaffali e prese la bacchetta. Quando me la ritrovai davanti mi venne spontaneo prenderla. Un'enorme luce mi avvolse, un luce dorata.
-Bene, quanto le devo?- chiesi con un sorrisino.

**

Quandò uscì dal negozio, con la bacchetta, andai subito davanti al negozio di animali. Vidi subito Remus e Teddy li ad aspettarmi.
-Mi fai compagnia che devo comprarmi una gufo?- chiesi a Teddy. Lui sorrise e guardò suo padre.
-Certo andiamo- disse Remus con un sorriso. Entrai e iniziai a guardare i vari gufi.
-Papà me lo compri un gufo?- chiese Teddy a Remus.
-Facciamo così. Se tu mi aiuti a cercare il mio gufo, io te ne regalo uno tua scelta.- dissi io in modo e convicerlo. Infondo, anche se non in questo mondo, era il mio figlioccio e dovevo.
-Tom non preoccuparti. Lo comprerò io- disse Remus guardandomi.
-No Remus. Voglio fare questo regalo a Teddy e poi i soldi non mi mancano al momento- risposi con toni convincente.
-Io...- iniziò Remus.
-Shhh. Fai fare a me- dissi io. Iniziai ad osservare i vari gufi, finché la notai li in alto. Edvige era bella proprio come ricordavo. Anche lei, come altri, aveva sacrificato la vita per me.
-Teddy io ho trovato la mia civetta!- esclamai io entusiata.
-Non ti conviene ragazzo. La civetta non si fa toccare da nessuno- disse il proprietario. Allungai la mano e accarezzai le ali, lei fece stridullo contenta. -Per Merlino che stranitá- borbottò il proprietario.
-Ed io invece?- chiese Terry attirando l'attenzione. Guardai ancora e notai un gufetto piccolo rossiccio.
-Che ne dici di quello? È ancora piccolino, ma presto crescerà- dissi io guardando Teddy. Lui iniziò a cambiare colore di capelli con cosi tanta frequenza che alcuni colori non lo vidi proprio.
-È bellissimo- disse lui entusista.
-Bene. Li prendo tutti e due- dissi al proprietario.
-Tom per favore, fai pagare me- disse Remus.
-No Remus. È un regalo-risposi sorridendo. Pagai ed uscimmo con le due gabbie.
-Grazie. Grazie. Grazie- ripeteva Teddy saltellando per le strade. Io e Remus ci guardammo in faccia e scoppiammo a ridere.
-Bene. È ora di tornare al Paiolo Magico. È stato un piacere fare questa compere con voi- dissi io, mi calzi sulle ginocchia. -E noi due ci vediamo nell'ultima cabina del treno. Ti va?- chiesi sorridendo.
-Siiiii. Posso portare un'amico?- chiese Teddy.
-Uno, due, tre.. quanti ne vuoi. Inoltre quando arriveremo ad Hogwarts ti aiuterò ad addestrare il tuo gufetto. Ci stai?- chiesi io ancora.
-Si grazie- disse lui sorridendo e di slancio mi abbracció. Appena mi resi conto di avere davvero il mio figlioccio tra la braccia mi vennero le lacrime agli occhi. Quando ci staccammo, gli scompigliai i capelli e mi alzai.
-Arrivederci professor Lupin, a presto- dissi io con toni giocoso.
-Che burlone che sei. A presto- disse Remus stringendomi la mano -E grazie Tom- disse lui sorridendo.
-Grazie a voi. A presto- dissi io, mi girai e camminai verso il muro del Paiolo, lo superai e decisi di pranzare, così mi misi isolato a pensare a questa splendida giornata.

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