CAPITOLO DICIOTTO

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Discailmer: Il mondo di Harry Potter è  di JK Rowling.
Inoltre i Serpincanti, sono di proprietà di Blue Owl, una scrittrice straniera. Il permesso per l'utilizzo dei Serpincanti mi è stato dato tramite l'autrice Mezzo_E_Mezzo. La storia di Blue Owl, tradotta da Mezzo_E_Mezzo è pubblicata su Efp. Vi invito ad andarla a leggere. To Shape And Change - Modellare e Cambiare.
Link: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3643621

31 Dicembre 1998
In quei giorni mi ero concentrato esclusivamente sul libro dei Serpincanti ma soprattutto di fare amicizia con Haga. Leggendo il libro mi accorsi che i Serpincanti avevano un meccanismo piuttosto elementare. Dalla lettura capì che per guarire bisognava solo dire in serpentese ciò che volevo fare. Nella guarigione dovevo manipolare la mia magia o se fosse stato possibile quella del paziente. Non c'era bisogno di usare la bacchetta, ma avveniva tutto grazie alle mie mani e alla magia di Haga. La cosa che più mi aveva lasciato colpito, ma che rimaneva ancora un dubbio, era che probabilmente potevo curare malattie che non si potevano curare con la magia o con le pozioni. Nonostante avessi trovato facile il metodo spiegato dal libro, rimaneva per me ancora un grande ignoto. Non potendo utilizzare i Serpincanti sulle persone, potevo andare solo a supposizioni, inoltre non potevo sapere il reale meccanismo. Perciò mi ripromisi di utilizzarli anche per qualche sciocchezza. Iniziai anche a leggere i libri regalati da Marlene, visto che sapevo ben poco su i metodi di guarigione e ancora di più sulle funzioni del corpo di un mago. Nonostante sapessi molto di più rispetto ad un qualsiasi ragazzo della mia età, quel campo era per me sconosciuto, dopotutto non avevo mai avuto bisogno di imparare qualcosa di questo tipo.
-Haga dobbiamo trovare una sistemazione sicura per portarti con me- disse rivolta al mio nuovo compagno, o meglio compagna.
-Master, vorrei poter stare a contatto con te. Starei più tranquilla sapendo di averti il più vicino possibile- disse lei.
-Possiamo trovare una soluzione. Ma dovrai imparare a stare buona, dopotutto capiterà spesso che ad Hogwarts verrò involontariamente spinto e non voglio che mordi qualche studente pensando che fosse pericoloso- spiegai alla femmina di serpente.
-Non preoccuparti Master, valuterò bene il momento in cui dovrò attaccare- disse lei.
-Vieni Haga, prova ad avvolgerti nel mio braccio- dissi alzando la manica ed avvicinando il braccio a lei. Molto lentamente strisciò verso me e si avvolse. -Inoltre se per i Serpincanti dovrò usare le mani e la tua magia, penso sia il posto più adatto dove tu possa stare- continuai.
-Sto molto bene qui Master- sibillò lei. Abbassai la manica costatando che non si vedeva. Improvvisamente però sentì un forte urlo provenire dal giardino sul retro, con un incantesimo l'avevamo trasformato in un campo da Quidditch. Corsi giù e poi fuori vedendo anche Lily e Marlene correre davanti a me. Teddy era disteso per terra, con la caviglia completamente storta. Era svenuto e in quel momento vidi l'occasione perfetta per utilizzare i Serpincanti.
-Cos'e successo?- chiesi avvicinandomi al piccolo mago.
-Stavamo giocando tutti insieme a Quidditch, quando è scivolato dalla scopa.- spiegò Jamie.
-Fortunatamente non volava troppo alto, non oso immaginare cosa sarebbe potuto succedere- disse subito dopo James. Remus accarezzava lentamente i capelli a suo figlio.
-Vado a prendere la bacchetta dentro e curiamo questa caviglia- disse Marlene alzandosi.
-No!- esclamai facendoli girare tutti verso me. -Fate provare a me. Il professore Piton mi ha regalato un libro su un particolare metodo di guarigione. Peggio che può andare è che la caviglia rimanga così com'è- dissi guardando ad uno ad uno i presenti.
-Vai Tom. Io mi fido di te- disse Remus annuendo. Alle sue spalle i tre ragazzi annuirono.
-Non spaventatevi okay? Qualsiasi domanda la rimanderemo a dopo- dissi guardando accuratamente la ferita di Teddy.
-Harry, il ragazzo sta bene. Come già detto il suo problema è solo la caviglia- disse lei perlustrando la magia di Teddy. Alzai la manica, facendo uscire allo scoperto la mia compagna. Alle mie spalle sentì dei sussulti.
-Cominciamo- dissi più a me che ad Haga. -:Osso rotto, riparati- dissi in serpentese, appoggiando lievemente le mie mani sulla caviglia. Sentì chiaramente la magia attraversare le mie mani, andando ad avvolgersi all'osso rotto di Teddy. Dopo pochissimi secondi sentì lo scricchiolio che mi fece capire che l'osso era ritornato al proprio posto, mentre la caviglia era ritornata alla sua posizione originale.
-Reinnerva- dissi questa volta usando la bacchetta. Teddy sbattè le palpebre un paio di volte prima di aprire gli occhi.
-Cos'e successo?- chiese Teddy guardandomi.
-Sei caduto dalla scopa. La caviglia come va?- chiesi spostando lo sguardo dal suo viso alla sua caviglia.
-Ora bene. Ma quando sono caduto mi faceva davvero male. È stata zia Marlene a guarirla?- chiese lui guardando ora suo padre.
-No è stato Tom- rispose Remus aiutandolo ad alzarsi. Subito dopo quelle parole mi trovai il piccolo mago dai capelli blu tra le mie braccia che mi abbracciava. Lo strinsi forte per poi lasciare la presa.
-Marlene vorrei che tu guardassi se davvero la caviglia è guarita- dissi rivolta alla Guaritrice.
-Entriamo dentro- disse lei. Entrammo dentro casa e Teddy fu aiutato da suo padre e tutti i presenti. Non appena Teddy si sedette sul divano, Marlene iniziò a muovere la bacchetta su Teddy. -Si, l'unica frattura è stata alla caviglia. Vedo il residuo della magia di Tom. Qualsiasi cosa tu abbia fatto, ha funzionato meglio di qualsiasi incantesimo- disse Marlene con tono professionale.
-Ora però vorremmo delle spiegazioni- disse Sirius.
-Il professore Piton ha scoperto da poco che sono un rettilofono. Perciò ha voluto regalarmi un libro sul l'utilizzo dei Serpincanti. È un metodo curativo solo per persone che come me sono rettilofoni. Prima di scendere stavo ancora leggendo il libro ed è stata la prima volta che li ho utilizzati- spiegai io, sperando che la confessione su quella mia capacità, vista da molti come simbolo di male, non li facesse allontanare da me.
-Ed il serpente?- chiese Marlene.
-I Serpincanti vengono praticati grazie ad un serpente magico. In questo caso Haga- dissi puntando poi il serpente avvolto nel mio polso.
-Sai che nel mondo magico non sono visti di buon occhio coloro che sanno parlare la lingua dei serpenti?- chiese James guardandomi.
-Lo so. Vengono associati a Voldemort. Ma vi giuro che io non sono come lui. Ora che ho scoperto questo metodo di cura, voglio sperimentarlo e coltivarlo il più possibile. Voglio capire cosa posso e cosa non posso fare. Non mi vedrete con un occhio diverso vero?- dissi sperando in una risposta negativa.
-No Tom. Che tu eri diverso l'avevo capito da subito. Se avessi voluto farci del male, già l'avresti fatto. Per quanto riguarda me, ti aiuterò il più possibile per coltivare questo tuo dono- disse Remus mettendo una mano sulla mia spalla.
-Si, sono d'accordo con Remus- disse Marlene sorridendomi.
-Grazie. Davvero- dissi ricambiando il sorriso con il cuore. Tutti sembravano capire la mia situazione e questo mi rassicurò.
-Ragazzi, stasera festeggeremo alla Tana. Perciò comportatevi bene- disse mia madre guardando i malandrini.
-Lily, posso portare Rose a Diagon Alley, devo fare un regalo ed ho bisogno del suo aiuto- dissi sorridendo.
-Va bene. Ma state attenti- disse Lily guardando James.
-Si. Tom è un ottimo mago. Saprà cavarsela in caso di emergenza- disse James annuendo.
-Grazie davvero- dissi sorridendo. Io e Rose andammo sopra per mettere il cappotto e la sciarpa. Anche se fuori nel giardino sembrava una giornata primaverile, fuori c'era il tipico freddo invernale. -Potevi almeno chiedere il mio parere vero?- chiese Rose sottovoce mentre ci dividevamo nelle stanze.
-Avresti detto si. Soprattutto non appena saprai il motivo- risposi con un sorriso.
-Lo so già- disse entrando definitivamente nella sua stanza. Entrando infilai il giubotto, la sciarpa e i guanti. Aspettai Rose in salotto, ma non dovetti aspettare molto.
-Penso che il miglior modo di viaggiare sia..- dissi facendo comparire Emily.
-Tom sei una continua sorpresa- esclamò Marlene. -Posso vederla più da vicino?-mi chiese facendo un passo avanti. Non ebbi il bisogno di parlare perché Emily volò verso Marlene per poi posarsi sul suo braccio.
-Oddio che sei bella- disse Marlene osservando ogni suo minimo dettaglio. Un verso acuto di Emily mi fece ridere.
-Vanitosa- dissi io ridendo ancora e scaturendo le risate delle persone intorno a me.  -Rose prendi la mia mano e stringila, cambia poco dalla sensazione di una materializzazione umana- dissi sorridendo a mia sorella, mentre Emily aveva spiccato il volo e girava intorno a noi in attesa che fossimo pronti. Dopo aver stretto la forte di Rose alzai il braccio ed Emily si abbassò ancora fino a toccarci, questo provocò una forte luce dorata all'interno del salotto Potter. Io e Rose ci ritrovammo in un vicolo di Diagon Alley. Iniziammo a girare per i negozi alla ricerca del regalo per Ginny. 
-Come mai hai deciso di voler fare un regalo a Ginny?- mi chiese lei mentre giravamo per i negozi.
-Inizialmente volevo tenermi distaccato. Non voglio che a lei piaccia Tom Evans. Da un momento all'altro tornerò ad essere Harry Potter e li si creerebbe un gran problema. Tuttavia la situazione cambia, più la guardo e più mi innamoro- dissi con sincerità.
-Ahhhhh che rivelazione- disse lei urlando.
-Smettila Rose, non voglio attirare l'attenzione- la rimproverai con un sorriso. Entrammo dentro un negozio che vendeva accessori magici. 
-Tom, Tom guarda!- disse lei puntando un bracciale. Il negoziante vedendo il nostro interesse per il bracciale si avvicinò.
-Siete innamorati ragazzi? Questo è l'oggetto perfetto per voi- disse prendendo tra le mani il bracciale.
-Questo bracciale tiene all'interno una forte magia. Intanto viene sempre acquistato insieme al suo gemello. Se la coppia terrà il bracciale sarà unito da un sottile filo argenteo. Ha la funzione anche di materializzazione in caso di emergenza- chiarii lui sorridendo.
-Sembra carino vero?- chiesi guardando mia sorella.
-Si. Sono sicura che a Ginny piacerà molto- disse lei sorridendo.
-Oh, allora il regalo è per un'altra donzella?- chiese il negoziante. -Mi sono dimenticato. Il diamante cambierà colore e ciò dipende dallo stato d'animo- disse sorridendo.
-Va bene. Li prendo- dissi sorridendo. Pagai i bracciali due galeoni ed uscimmo.
-Un gelato da Florean?- chiesi mentre camminavamo per le vie di Diagon Alley.
-Si dai, anche se c'è freddo non posso rinunciare a quel gelato- rispose lei accordando. Andammo a prenderci il gelato ed uscimmo con i nostri coni nelle mani. -È il primo gelato che mangiamo insieme- disse lei sorridendomi.
-È vero, ma sarà uno dei tanti che potremo mangiarci- risposi io ricambiando il suo sorriso. Camminammo parlottando tra noi fino a quando non finimmo il gelato.
-Sarà tutto diverso non appena sapranno di chi sei realmente- disse lei sorridendo.
-Hai ragione, penso che ancora ci vorrà qualche settimana. Il tempo di risolvere ancora qualche problema- dissi io ricambiando il sorriso.
-Ora che intendi fare con questa cosa della guarigione?- chiese lei guardandomi.
-Parlerò con Silente. Voglio che chiedere se posso aiutare Madama Chips, almeno con le ferite meno gravi. Se non mi esercito, non potrò mai sapere fino a dove posso arrivare- risposi sorridendo. -Bene, forse è il momento di tornare a casa. James starà morendo dalla preoccupazione- dissi io guardandola e ridendo subito dopo. 
-Hai proprio ragione- ricambiò la risata. Rose mi seguì per le vie secondarie di Diagon Alley, fino a quando non mi sentì tanto tranquillo da chiamare Emily. Non appena arrivammo dentro casa Potter, Rose volò sopra per lavarsi e sistemarsi per la serata. 
-Tom tutto okay?- mi chiese James avvicinandosi a me.
-Si, non c'era nessuno di sospetto a Diagon Alley- risposi sorridendo.
-Bene, mi sa che ti conviene andarti a preparare. Visto che hai comprato un regalo per una ragazza dai capelli rossi, dovrai farti bello- disse James senza riuscire a nascondere un sorriso.
-E tu come lo sai?- chiesi io scioccato.
-Caro Tom. io sono un malandrino e a me queste cose non sfuggono-  disse ridendo sotto i baffi, per poi salire le scale verso le sue stanze. Rimasi a guardare in direzione delle scale con un sorriso sulle labbra, poi decisi di andare a fare una doccia. Non appena mi asciugai, passai alla difficile scelta di come vestirmi. Alla fine optai per qualcosa di semplice. Poco prima delle 19 scesi giu, trovando quasi tutta la famiglia, fatta eccezione per Rose e Marlene.
-Caro Tom, non fare mai figlie femmine, è così che andrà a finire. Una continua attesa- disse James mettendo una mano sulla mia spalla.
-Allora non dovrei nemmeno sposarmi- dissi puntando Sirius ma riferendomi all'assenza di Marlene. Fortunatamente arrivarono quasi subito.
-Bene Tom sai come funziona no?- chiese Lily guardandomi.
-Papà io odio viaggiare con il camino. La cenere mi entra dentro le orecchie e mi fa sentire più male di una smaterializzazione- si lamentò Teddy guardando Remus.
-Teddy sai bene che il punto di smaterializzazione è lontano- rispose Remus guardando attentamente il figlio.
-Remus abbiamo una soluzione- mi intromisi nella discussione. -Io e Teddy possiamo andare con Emily. Riesce a smaterializzarsi anche con incantesimi che non lo permettono- dissi con convizione.
-Per me va bene. Tu che dici Teddy?- chiese Remus al figlio. Guardando soltanto il suo sorriso capimmo che ne era entusiasta. Emily apparve sopra la mia spalla.
-Ma Tom non è mai venuto alla Tana- disse Lily.
-Non preoccupatevi. Ho i miei mezzi- dissi ridendo e afferrando forte la mano di Teddy ci smaterializzammo. Ci fermammo davanti al porta, dove tutte le persone all'interno della casa ci stavano aspettando.
-Bene, diciamo che se Tom fosse stato un nemico saprebbe tutti i posti dove attaccarci- disse Sirius sorridendo e facendoci ridere tutti. Entrammo dentro dove trovai quasi tutto l'Ordine presente.
-È già tutto pronto, aspettiamo il preside e Severus e possiamo iniziare- disse Molly entrando in cucina seguita da Lily e Marlene. Insieme a Rose ci avvicinammo a Bill, Fred, George, Ron, Ginny, Hermione e Neville.
-Ragazzi ben arrivati, venite venite- disse Bill facendo spazio sul divano e sulle poltrone.
-Come stai trascorrendo queste vacanze?- mi chiese Hermione sorridendo.
-Molto meglio rispetto agli ultimi natali che ho avuto- risposi sinceramente. Ginny mi guardava in modo strano, facendomi sentire a disagio. Subito dopo sentimmo Molly urlare che potevamo metterci a tavola. Molly aveva deciso di mettere Severus e Silente vicino a me. Non vedevo Severus da Natale e nonostante ci fossimo scambiati delle lettere, dovevo ammettere che mi mancava. Non appena tutti ci sedemmo notammo le buonissime cose che c'erano a tavola e cominciammo a mangiare.

**

Dopo il dolce, ci alzammo finalmente da tavola. Rose si avvicinò a me con un sorriso.
-È il momento giusto. Vai a dare il regalo a Ginny e se trovi il coraggio, dille la verità- disse Rose sorridendo. Le sorrisi e prendendo un respiro profondo mi avvicinai a Ginny.
-Scusa Ginny potrei parlarti?- chiesi avvicinandomi a lei.
-Si certo- rispose alzandosi. Con la bacchetta feci un incantesimo di riscaldamento e la portai fuori.  Nevicava forte, così creai una bolla affinché la neve non ci cadesse sopra.
-So che può sembrare fuori luogo e inopportuno, ma ho un regalo per te- dissi io ed uscì la scatola dalla tasca. Lei mi guardò, sorrise ed aprì la scatola. Guardò attentamente il bracciale e poi lo sguardo si fermò sul mio polso.
-Hai lo stesso bracciale- disse lei sorridendo.
-Si, sono due gemelli. Se ti troverai in pericolo e penserai intensamente a me ti farà smaterializzare vicino a me- spiegai sorridendo.  -Ginny io ti amo. Ma ti amo da così tanto tempo che averti qua, nuovamente tra le mie braccia, mi fa battere forte il cuore- dissi io, sapendo bene che mi stavo esponendo tanto.
-Non c'e bisogno che tu dica nulla Harry- disse mettendomi una mano sulla spalla. La guardai scioccato, facendola ridere.
-E tu come fai a saperlo?- chiesi senza parole.
-Stanotte ti ho sognato. Mi dicevi che in verità il tuo nome era Harry Potter. Quando mi sono svegliata ricordavo bene il sogno e mi sono messa a ragionare. Il rapporto tra te e Rose è cambiato da un giorno all'altro, ti trattava come se fossi un fratello. Essendo Harry Potter lo sei davvero. Ma voglio sapere. Se sei morto anni e anni, come fai ad essere qui davanti a me?- chiese lei e compresi la sua curiosità. Le spiegai dei miei genitori e della guerra che per quanto sembrava finita, era ricominciata portando con se molte vittime. Dopo un breve riassunto, appena finì di parlare lei mi abbracciò.
-Ginny posso baciarti?- le chiesi sorridendo.
-I baci non si chiedono- rispose lei, il mio sorriso si allargò ancora di più e la baciai. Mi sentivo rinato, energico. Era come se dopo molto tempo in apnea stessi ricominciando a respirare. Non appena mi allontanai mi sorrise.
-Non lo dirai a nessuno vero? Ne vale la vostra vita- dissi seriamente.
-Sono un mangiamorte, ma sono anche il nemico più temuto di Voldemort, più di Silente.- continuai.
-Tu prometti che starai sempre attento- disse accarezzandomi la guancia.
-Lo prometto. So che sarà difficile stare lontani, ma è necessario- dissi in un sussurro.
-Lo so- rispose lei. -Ora rientriamo
Se i miei fratelli dovessero accorgersi che io e tu non ci siamo, diventeresti il loro bersaglio- disse ridendo subito dopo.
-Okay andiamo, ma prima devi mettere questo- dissi mostrando il bracciale. Glielo misi ed entrammo sorridendo. Forse sarebbe stato difficile, ma ora stavo meglio. Non appena entrammo vidi i tanti sorrisi e mi si riscaldó il cuore. Vedere tutte quelle persone che mi stavano a cuore così felici mi fece sorridere pure a me.
-Smettila di fare il sentimentale ragazzino- disse una voce alle mie spalle che riconobbi subito. Severus aveva appoggiato la mano sulla mia spalla e si avvicinò a me.
-Lupin mi ha detto che oggi hai usato i Serpincanti- disse improvvisamente.
-Si. Teddy si era rotto la caviglia e ho voluto provarci. Ma per imparare ad usarli devo fare pratica.- dissi sorridendo. -Volevo chiedere a Silente se nel fine settimane posso aiutare Madama Chips in infermiera- continuai.
-Sono convinto che il preside non rifiuterà questa tua proposta- rispose Severus con convizione.
-Severus entro la fine dell'anno voglio trovare tutti gli horcrux, devo sbrigarmi o inventerà qualche altra cosa- dissi con determinazione e rabbia.
-Si hai ragione, ma non pensarci al momento. Goditi questa bella atmosfera. Quasi piace pure a me- disse gnignando subito dopo.
-Hai ragione- dissi sorridendo. Vidi Ginny guardarmi e sorridere. Continuai a guardarli ridere e scherzare. Le vacanze ormai erano finite ed era finito il tempo di rilassarsi, dovevo agire. Ora non ero più solo e questo mi faceva sentire ancora più sicuro di me.

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