10. La mia vita è salva..

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Mi svegliai con un pensiero fisso, come se mi martellasse la testa..

Mi lascerà se non potrò dargli degli eredi?

Non riuscì a togliermelo dalla mente.. Mi tormentava e per far passare questa sofferenza, dovevo fare solo una cosa: CHIEDERE!
Preparai la colazione per tutti e due, cercando di pensare a come chiederglielo..

Pancake ai mirtilli e caffè americano.. sono le cose che adoro di più al mondo, anche se, molte delle volte, o sono sempre di fretta oppure non ho mai voglia di prepararle..

"Buongiorno amore bello!" disse mentre si stiracchiava.
"Buongiorno amore" risposi un po' freddamente.
"Hai qualcosa che non va.. Dimmelo.. ormai ti conosco bene!"
"Ehm... Ho un pensiero per la testa che mi sta uccidendo..." dissi, impaurita nel vedere la sua reazione "Se non posso darti dei figli, mi lasceresti? Devi essere sincero!"
"Ma stai scherzando? Io non ti lascerò mai per nessuna ragione al mondo! Stavamo per avere un figlio, ma c'è lo hanno strappato a causa di quel assassino che la deve pagare a tutti i costi! Se il destino non ci farà avere dei figli nostri, ne adotteremo uno.. Promesso!" rispose e mi diede un abbraccio forte "Tu sei solo mia!"
"Ti amo tantissimo" risposi piangendo.
"Anch'io amore della mia vita" sussurrò dolcemente.
Facemmo colazione, mano nella mano, e andammo in ospedale per fare la visita..

Spero almeno di far abbassare i dosaggi.. non posso vivere così!

Entrammo e ci sedemmo nella sala d'aspetto..
Un'infermiera entrò e disse:
"Signora Willis?"
"Si sono io" risposi.
"Il dottor Carlinson la sta aspettando.. Venga con me"
"Certo!" risposi.
Percorremmo un corridoio lunghissimo per arrivare nello studio del dottor Carlinson..
"Salve dottore" dissi.
"Salve Serena, bentornata.. si sieda!" rispose.
Le raccontai tutto quello che era successo e che le medicine erano troppo forti da farmi dormire più di 15 ore al giorno..
"Serena, non posso togliere completamente i dosaggi, ma le abbasserò almeno del 50% .. vorrei informarle, inoltre, che tra due mesi, se va tutto bene, le toglierò del tutto! È contenta?" disse il medico.
"Oh santo cielo! È una notizia bellissima! La ringrazio tantissimo!" esclamai.
"La visita è finita.. Ci vediamo tra due mesi.. Arrivederci Serena!"
"Oh grazie dottore! Arrivederci!" gli strinsi la mano e me ne andai felice.
Uscì dallo studio e abbracciai forte Gerard..
"Sono felicissima e tutto grazie a te!" dissi.
"Cosa ti ha detto il medico? Dai racconta!" domandò.
"Va tutto bene.. Mi ha abbassato la dose e tra due mesi me le toglierà del tutto!"
"Ma che bella notizia!" rispose stringendomi così forte, da lasciarmi senza respiro.
Andammo a casa e invitammo i miei genitori per cena..

Avrei voluto invitare volentieri anche i genitori di Gerard, ma morirono tanto tempo fa.. La madre morì durante il parto di Jenny e il padre morì dopo una lunga agonia per un cancro alla prostata.. Quando me lo raccontò, mi misi a piangere per il dispiacere.. non so cosa vuol dire perdere i propri genitori! Non lo vorrei mai provare..

"Mia cara! Che sorpresa vederti! Come stai amore della mamma?" disse mia madre mentre entrò dal portone.
"Ciao mamma! Io sto bene!" esclamai, lasciandomi cadere nelle sue braccia.
"Allora cosa hai preparato al tuo povero ed anziano padre?" domandò.
"Oh papà! Ho preparato tantissime cose buone!" risposi "tra cui una pietanza che adori tanto"
"Non vedo l'ora di sapere quale sia e di assaggiare tutto, gioiello prezioso" rispose porgendomi un bacio sulla guancia.
Appena finì di preparare la cena, chiamai tutti e si accomodammo a tavola.. Preparai delle tagliatelle all'uovo con sugo di cozze, fritto di mare con un contorno di insalata verde e cocktail di salmone, una macedonia esotica e una torta alle carote..

Avete capito la pietanza che adora mio padre?
No?
Ve lo dirò io... adora il fritto di mare! Lui va pazzo per quello.. non guarda in faccia a nessuno mentre lo mangia!

"La mia cuoca preferita!" disse mio padre.
"Grazie papà!" risposi abbracciandolo.
"Si era tutto squisito! Queste arti culinarie le hai prese da me, figlia mia.." esclamò mia madre.
"Concordo!" ridacchiò mio padre.
"Si veramente brava!" disse Gerard.
"Grazie a tutti!" risposi.
Scherzammo e ridemmo, fino a quando non si fece notte fonda e i miei genitori dovettero fare ritorno a casa..
"Grazie mille della bella serata tesoro!" disse mia madre abbracciandomi.
"Buonanotte a tutti e due!" esclamò mio padre.
"Buonanotte mamma e papà" risposi.
"Buonanotte!" rispose Gerard e ne andarono.
"Finalmente possiamo andare a letto.. Sono stanchissima!" dissi.
"Si andiamo.." rispose.
Ci mettemmo nel letto e mi addormentai subito..

Arrivò il giorno del processo di John..  Presi il controllo delle emozioni ed mi preparai per l' affronto..
Non ci misi molto a cambiarmi d'abito e aspettai mio padre per andare in tribunale..
"Ciao gioiello prezioso.. Sei sicura di venire? Non vorrei che....." disse mio padre.
"Si sicurissima papi!" risposi.
"Ok va bene.. Partiamo!" esclamò.
Arrivammo in tribunale, uscimmo dalla macchina e presi la forza di entrare.. Ci riuscì con l'aiuto di Gerard, che ci raggiunse dal lavoro,ed entrai nella sala in cui vidi il mio assassino vestito elegantemente..

Per quale motivo si è vestito così? Non siamo mica ad un funerale!

Lo guardai con una grinta che non sapevo nemmeno io di averla..
Dopo un quarto d'ora iniziò la sentenza..

Saranno le ore più lunghe della mia vita, ma io sono più FORTE di lui!

Dopo cinque ore tra sentenza e riunioni della giuria, arrivò il verdetto.. dichiararono John Stuart colpevole del tentato omicidio di Serena Willis, rimarrà in prigione per 20 anni con risarcimento della somma di 1.000.000 dollari per ripercussioni su terzi..
Feci un respiro di sollievo per questo evento memorabile..

La mia vita è salva.. Devo ringraziare il Signore.. Ma ha ucciso la vita che portavo in grembo! Non ci credo ancora a tutto questo..

Uscendo dalla sala, sentì un urlo:
"Prima o poi ti ucciderò, brutta puttana! Non la passerai liscia! Ricordatelo! Ti rovinerò troia! Dovevo spararti in testa!" disse John mentre veniva scortato da quattro poliziotti.
Sentì il cuore battere all'impazzata.. Dovevo uscire veloce prima che mi mancasse l'aria.. Non sentivo più nulla e vidi tutto nero..
"Oh mio Dio! Serena!" disse qualcuno in lontananza, mentre mi raccolse da terra..
Dopo un po', mi svegliai nel letto di casa mia..
"Cosa è successo? Dove mi trovo?" chiesi.
"Hai avuto uno spavento e sei svenuta in tribunale.. ti ho riportato a casa" rispose mio padre "mi ha aiutato Gerard a portarti su.. Purtroppo io sono anziano e non riesco più a portarti in peso".
"Allora grazie a tutti e due" dissi con una voce rauca.
"Sei il nostro amore!" rispose Gerard guardando mio padre.
"Anche voi siete la mia vita" dissi mentre mi scese una lacrima nel viso.
"Ti lasciamo risposare" disse mio padre.
"Va bene" risposi e mi addormentai.

Prima o poi ti ucciderò, brutta puttana!
Ricordatelo!
Prima o poi ti ucciderò, brutta puttana!
Ti rovinerò troia!
Prima o poi ti ucciderò, brutta puttana!
Dovevo spararti in testa!
Prima o poi ti ucciderò, brutta puttana!
Non la passerai liscia!
Prima o poi ti ucciderò, brutta puttana!
Mi rimbomba sempre nella testa e ho paura.. TROPPA PAURA!
E se mi fa veramente del male?
Basta Serena! Devi stare solo tranquilla.. Hai tantissime persone che ti proteggeranno.. Poi hai Gerard, l'amore della tua vita..

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