Dopo aver attraversato la foresta, Maria riuscì ad intravvedere una casetta. Davanti alla porta, c'era un anziana donna che le indicava di entrare. La donna non aveva altra scelta, o rimaneva lì per farsi sbranare o correva verso la salvezza. Scelse la seconda opzione e in ben che non si dica riuscì ad entrare in quella casa.
" G-grazie " – disse Maria, con il fiatone
" Qui c'è un letto, la puoi sistemare lì " – suggerì l'anziana, con un caldo sorriso
La donna mise la ragazza sul letto e si sedette su una sedia.
" Cosa vi è successo? State bene? " – chiese l'anziana, con tono preoccupato
" E' una storia lunga... " – rispose Maria, abbassando lo sguardo
" basta che state bene " – sorrise
" D-dove sono? " – dopo lunghe ore di sonno, Aya aprì gli occhi
" Padroncina! State bene? " – chiese Maria
La ragazza si alzò lentamente, ma senza separarsi dal letto. Davanti a se, vide una vecchia signora che la stava fissando.
" Sto bene " – rispose Aya, non sapendo neanche lei come stava
" Ho preparato una zuppa calda, ne vuoi un po'? "- chiese l'anziana, con un sorriso
Anche se era gentile con lei, Aya non poteva fidarsi fin da subito di quella persona. Dopo tutto quello che le era successo, ormai aveva capito di non fidarsi di nessuno.
" No... Ora sono solo stanca " – rispose la ragazza
Sentendo ciò, il volto della vecchia si oscurò per un istante, ma tornò normale un attimo dopo.
" Va bene piccolina, riposati " – disse l'anziana, prima di uscire dalla stanza
Maria guardò intensamente la ragazza, era immersa nei pensieri. Nella sua testa, le immagini del padre si ripetevano all'infinito. Ogni volta che guardava Aya, riviveva i suoi incubi.
" Dormirò vicino a te, okay? Ora riposati " – disse Maria, sorridendole
La ragazza accennò con la testa, si sdraiò e chiuse gli occhi.
La casa sta bruciando.
Un uomo con la giacca nera sta parlando con il cadavere di mio padre.
" Gli umani sono creature completamente folli... Ho visto infiniti umani così, ma tu sei il più folle di tutti quanti. Un umano impazzito dal desiderio è più spaventoso di qualsiasi demone. Eppure, adoro gli umani così folli... Vieni da me e potrai ricercare quanto ti pare e piace... " –
Mi pare che si chiami...
Ogre?
Aya si svegliò di soprassalto, era ancora notte. Stava sudando freddo e aveva la gola secca.
Si alzò lentamente dal letto e andò in cucina per bere qualcosa. Riempito il bicchiere d'acqua, uscì da quella casa, per prendere un po' d'aria. Quando aprì la porta, vide tre scalini davanti a se, così decise di sedersi tra questi.
' Madre... Padre... Perché è andata a finire così? Eravamo così felici... Ed ora... Questa felicità è andata in fiamme. ' – cominciò a pensare
Dal cielo, caddero dei fiocchi di neve nera. E' carbone...?
" Lui tornerà " – una voce la fece rabbrividire
Davanti a lei, si materializzò un ragazzo. Aveva i capelli rossi e gli occhi verdi.
' un... Fantasma... ' – pensò la ragazza, non muovendo un muscolo
" Ma... Ma... Io ti conosco! Sei quel ragazzo che aveva fame! " – realizzò Aya
" Lui tonerà... Devi far attenzione... Vorrà finire la sua opera " – disse il ragazzo, la sua voce si faceva sempre più debole
" Lui... Intendi... Mio padre? " – chiese la ragazza, cominciando a tremare
Il ragazzo fece cenno con la testa e scomparve.
' No.... No... Non può essere... Ormai mio padre è... Morto ' – pensando a questo, Aya cominciò a piangere silenziosamente
Ad un tratto, sentì la porta aprirsi.
" Non voglio vederti soffrire... Perciò ho deciso di aiutarti... " –
" Voglio uccidere tutto il tuo dolore " –
A quelle parole, la dolce Aya si girò. Vide l'anziana signora che le aveva ospitate. Stava sorridendo e in mano aveva un coltello.
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Aya Drevis | Mad Father
FanfictionDopo aver dato l'addio a tutti i ricordi, Aya e Maria scapparono da quella casa. Nel fra tempo, il ragazzo misterioso che le aveva aiutate era fuggito dal retro, convinto che se fosse rimasto con loro sarebbe stato solo un peso. Cosa succederà d'ora...