Aya sorrise inconsciamente e si mise a ridere silenziosamente.
" Signorina! Signorinaa! " - una voce la chiamò da lontano
La ragazza sospirò e seguì la voce.
" Sto arrivando " - rispose Aya, alzando il tono di voce per farsi sentire
Dopo una camminata, riuscì a trovare la sua attuale casa. Davanti alla porta, Maria la stava aspettando.
" Aya, tutto bene? Sebri... Strana " - disse la donna, guardandola negli occhi
" Io sto benissimo " - sorrise la ragazza, stringendo la presa del libro
Solo quando Aya era vicina, Maria si accorse di quello che tra le mani.
" E quello? " - chiese confusa
" Oh, niente di che. Piuttosto, sei riuscita a trovare qualche fantasma? " - chiese Aya, seria
" Non ancora... " - rispose Maria, abbassando il capo
" Ah, è pronto comunque. Spero che abbiate fame " -
" Grazie. Ma non c'è più bisogno di darmi del lei " - disse Aya. Poco dopo entrarono in casa e si sedettero a tavola
Appena finì, si alzò da tavola e disse a Maria che era tutto delizioso.
" Questo è il massimo che possiamo permetterci per ora, ma non riusciremo a mantenerci per molto... Perciò ho pensato di fare un extra. Poi magari potremmo anche aiutare delle persone che non possono permettersi tanto... A casa nostra se possiamo " - disse la donna
" Poi, Potresti anche aiutarmi. " -
" Davvero? Posso? " - chiese Aya, entusiasta
" Anche se non hai ancora un diploma o altro... Potresti lo stesso aiutarmi. Sarà un nostro piccolo segreto. " - disse Maria, sorridendo
" E se qualcuno scoprisse che non sono un infermiera vera? " - chiese Aya
" Non ti preoccupare. Cercheremo di renderti un infermiera realistica. Però, ad una condizione... Dovrai studiare man mano che lavorerai. Così potrai anche fare pratica, no? " - disse la donna, sorridendo
" Si! " - sorrrise Aya
" Stamattina, in biblioteca, ho visto alcuni libri che potrebbero esserti utili. Dopo passo di lì e li vado a prendere " - disse Maria
La ragazza accennò con la testa.
' ho già tutto quello che mi serve ', pensò Aya, trattenendo una risata
" Io ora vado nella mia stanza, a dopo " - disse lei, dirigendosi nella camera
Appena chiuse la porta, cominciò a studiare.
Il libro rosso.
...
...
Passarono diversi mesi e la ragazza ormai era diventata un'infermiera molto speciale. Riusciva a curare le ferite, ma sopratutto... Ogni giorno espandeva la sua bellissima collezione di bambole. Non era cambiata solo d'animo, ma anche d'aspetto. Si era tagliata i capelli ed era ormai cresciuta. Del ragazzo che cercava non vi era ancora traccia, e questo le lasciava un senso di vuoto che riusciva a riempire solo con le bambole. Più ne aveva, più era felice e non si sentiva sola.
...
...
" Finalmente sono arrivata! Ho sentito di questo posto... " - una donna dai capelli lunghi e castani si trovò difronte alla casa di Aya e Maria.
Si guardò in giro e notò un cartello: " Clinica Drevis ".
" Clinica...? Si, deve essere questo il posto " -
" E' nel bel mezzo del nulla... Nessuno la noterebbe " - realizzò la donna, un po' insospettita
Dopo aver sospirato, prese coraggio ed andò a bussare.
Dopo neanche tre secondi, la porta si aprì. Davanti a lei, vi era una ragazza bellissima. Aveva gli occhi blu e dei capelli corti neri. Aya.
" U-Uhm... Ciao... " - quasi si ibarazzava per la sua bellezza
" Ah, una paziente! Benvenuta " - disse gentile Aya
' è così bella... è la dottoressa? ', si chiese la donna
" Qual'è il problema? " - chiese gentilemente la ragazza
" Si, beh... Sono nata molto debole... Ho chiesto un controllo al dottore locale, ma... Come posso dire... La mia famiglia è molto povera, quindi il dottore mi ha lasciata perdere. Per questo sono venuta qui. Ho sentito che qua fanno controlli gratis... " - disse timidamente la donna
" Si. Non chiediamo soldi ai nostri pazienti. Non preoccuparti " - confermò la ragazza, sorridendole gentilmente
' non ti preoccupare, non soffrirai più mia cara ', pensò Aya, cercando di non ridere
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Aya Drevis | Mad Father
FanfictionDopo aver dato l'addio a tutti i ricordi, Aya e Maria scapparono da quella casa. Nel fra tempo, il ragazzo misterioso che le aveva aiutate era fuggito dal retro, convinto che se fosse rimasto con loro sarebbe stato solo un peso. Cosa succederà d'ora...