Il mostro

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" Piccola mia... " - disse l'uomo, facendo un passo in avanti

Aya scosse lentamente la testa e fece un passo indietro.

Il padre si fermò e guardò sua figlia negli occhi:

" Hai paura di me? Del tuo papà? " - chiese lui, inclinando la testa da una parte

" Tu... " - disse la ragazza, cercando di prendere coraggio

" Tu? " - chiese il padre, per sentire il resto della frase

" Tu volevi uccidermi " - finì Aya, con il cuore a mille. Era certa che lui lo avrebbe fatto anche ora

" No, non ti volevo uccidere... Volevo solo renderti una meravigliosa bambola. Proprio come quella che hai tra le mani " - disse il padre, sorridendo

" Non ti farei mai del male " - continuò

Aya non gli credeva, non più ormai. Suo padre per lei era morto già da tanto tempo e di certo non avrebbe dato la sua fiducia ad un essere come quello. Ma in quel momento, riusciva a sentire una leggera nostalgia.

" perchè sei qui? e come fai ad essere... vivo? " - chiese la ragazza, non solo per saziare i suoi dubbi... Ma anche per trovare il momento giusto per scappare

" Un uomo mi ha riportato in vita... " - disse lui, sempre con il sorriso

" E... Sono qui per te. Per prenderti e portarti con me " - rispose l'uomo

" No! Io non verrò mai con te! " - disse frettolosamente la ragazza, indietreggiando di due passi

" Se verrai con me, sarai felice per sempre! Potremo fare tantissime bambole e nessuno ci disturberà! " - disse il padre

" ... " -

" ... " -

" ...... Tantissime bambole? E... non staremo per sempre insieme...? " - chiese Aya, per conferma

Non era più lei a decidere, ma la sua coscienza. Solo ora si rese conto di quello che stava succedendo. C'era qualcosa... Che decideva al suo posto.

' no... no... non voglio uccidere più nessuno... ', pensò Aya

" Certo, per sempre " - rise il padre

La ragazza, anche se non lo voleva, cominciò a sorridere.

" Coraggio, vieni da me " - disse l'uomo, facendogli segno

Aya fece qualche passo in avanti, non riusciva più a controllare il suo corpo.

Un rumore.

Un rametto che si spezza.

" AYAAA! " - urlò una voce

La ragazza voleva voltarsi, ma non ci riuscì. Per questo, quella voce si fece sempre più vicina, fino a rivelare il suo volto. Capelli biondi... Benda sull'occhio...

" Aya! Non lo fare! Non andare da lui! " - disse il ragazzo, toccandogli le spalle

Solo allora si rese conto di una collana...

" Figlia, vieni da me o sarà troppo tardi " - disse il padre di Aya, in tono arrabbiato

La ragazza scosse la testa ma il suo corpo ricominciò comunque a muoversi. Il ragazzo, speranzoso, staccò la collana che aveva sul collo e la ruppe lanciandola in modo violento un un albero.

" NOO! CHE HAI FATTO?!?! "- urlò furioso il padre

Aya riacquistò il senno e focalizzò bene la situazione. Appena constatò che non fosse un sogno, sorrise e, con le mille domande che gli si paravano nella mente, abbracciò il ragazzo per ringraziarlo. Lui ricambiò.

Ad un tratto, la terra cominciò a tremare e i due dovettero staccarsi. Quando Aya si voltò dalla parte del padre, vide un mostro terrificante al suo posto. Aveva degli occhi rossi e delle zanne grandissime. Il suo corpo era nero come il carbone e dalla sua bocca fuoriusciva dell'acido nero.

" scappiamo! " - disse il ragazzo, prendendo la mano di Aya

Passarono un paio di minuti di corsa, e i due cominciarono a stancarsi.

" Non ce la faccio più... " - commentò lei

" Siamo quasi arrivati " - disse lui, con il fiatone

Nel frattempo, dietro di loro quel mostro emanava versi da far raggelare il sangue.

Dopo un paio di svolte, i ragazzi videro vecchia casa di Aya.

" Presto! Aiutateci! "- disse il ragazzo, Appena varcò la soglia

E in quel preciso istante, tutti i fantasmi ( comprese le bambole ) si fiondarono sul mostro e cominciarono a ferirlo, mentre quell'essere inseguiva i due ragazzi. Ma, ad un tratto, Aya cadde a terra e quell'essere riuscì ad afferrarne una gamba. Il mostro, Strinse così forte che si sentì il rumore delle ossa rompersi.

....Appena sentì Aya urlare dal dolore, il ragazzo si precipitò sul mostro e, con l'aiuto degli altri, riuscì a tagliargli la mano. Quando una bambola tolse quella roba dalla gamba, il sangue si espanse ancora di più.

" Aya! Aya! " - disse il ragazzo, abbracciando la ragazza per spostarla

In preda al dolore, Aya chiuse lentamente gli occhi...

Aya Drevis | Mad FatherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora