Un uomo dalla giacca nera.
' Ogre? ' – si chiese la ragazza
Quell'essere chiamò Aya e lei fece cenno con la testa.
' dopo tutto, mi ha aiutata... Dovrei ringraziarlo... ' – pensò fra se e se, uscendo di casa
Appena aprì la porta, scese le scale e si avvicinò a lui.
" Quindi stai bene " – sorrise la ragazza
" Perché non dovrei? " – chiese l'uomo
Aya scosse la testa, senza fiatare.
" A quanto pare ora hai una nuova casa. Dovresti fare attenzione, in giro ci sono tanti mostri che vorrebbero ucciderti " – commentò Ogre
La ragazza guardò l'uomo, seria. Come se questo suo gesto, fosse una risposta a quelle sue parole. Aya sapeva benissimo che alcuni di loro la volevano morta... Dopo tutto è la figlia del dottore.
" Oh beh, se vuoi posso aiutarti " – continuò l'essere
" Aiutarmi? " – chiese confusa
" Beh, non credo che una donna ti possa proteggere da quei mostri. Perciò, volevo donarti un amuleto " – rispose l'uomo
Ogre mise la sua mano in una tasca e prese una collana. Il ciondolo era bellissimo, a forma di cuore e di colore rosso chiaro.
" N-non posso accettare... " – disse la ragazza, imbarazzata
" Prendila, non sei obbligata ad indossarla. E poi, ti proteggerà dai mostri " – spiegò l'uomo, prendendo la mano della ragazza e aprendola
" G-grazie " – disse Aya, afferrando la collana
La ragazza abbassò lo sguardo e la osservò. Era come... Ipnotizzata. Il tempo passava e non si rese conto che era arrivata mattina.
" Padroncina? " – chiese una voce alle sue spalle
La ragazza tornò nel mondo reale e alzò lo sguardo. Ogre era scomparso.
" Padroncina? " – chiese ancora
Aya si voltò e vide Maria.
" Tutto bene? " – chiese la donna, avvicinandosi a lei
La ragazza accennò con la testa e portò la mano destra alle sue spalle, come per nascondere la collana.
" Ora vado a cercare un lavoro, poi vedrò di dare un'occhiata alla scuola. La colazione sta sul tavolo, okay? " – disse Maria, sorridendole
La ragazza ricambiò il sorriso ed accennò con il capo. Era ancora un po' stordita e non aveva la ben che minima voglia di parlare.
" Ci sentiamo dopo allora, non allontanarti " – raccomandò la donna, prima di andarsene
Aya entrò in casa e notò che sul tavolo c'era la colazione, come aveva detto Maria. Dopo aver mangiato, dato che non aveva sonno, cominciò a giocare con Palla di Neve, il coniglietto.
' mi ricordo che una volta mio padre aveva guarito Palla di Neve quando era ferito. Però... Sembrava che il mio coniglio non si fosse fatto neanche un graffio... ' -
' Ora che ci penso, a casa avevo visto tanti conigli dentro dei barattoli... Ed erano uguali a Palla di Neve... ' -
' E se il coniglio che ho adesso non fosse lui? E se Palla di Neve... fosse morto quel giorno? ' – La ragazza cominciò a tremare al solo pensiero.
Osservò il suo unico amico, immersa nelle sue mille domande senza una risposta.
" Sei tu vero? Sei Palla di Neve? " – chiese Aya a quell'animaletto
Il coniglio la guardò intensamente negli occhi ed inclinò leggermente la testa.
" Che stupida, tu non puoi parlare " – rise, malinconica
" Aya.... Aya... " – la ragazza guardò il coniglio
Aveva... Parlato?
" Aya... Dammi da mangiare... Ho fame... " – il musetto non si apriva
" Riesco a leggerti nel pensiero? " – chiese la ragazza
Una risata la fece sobbalzare. Quando Aya si voltò, vide il ragazzo dai capelli biondi.
" Dovevi vedere la tua faccia! " – rise il biondino
La ragazza sbuffò e si avvicinò.
" Come hai fatto ad entrare? " – chiese
" La porta era aperta. Dovresti stare più attenta " – sorrise il ragazzo, malizioso
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Aya Drevis | Mad Father
FanfictionDopo aver dato l'addio a tutti i ricordi, Aya e Maria scapparono da quella casa. Nel fra tempo, il ragazzo misterioso che le aveva aiutate era fuggito dal retro, convinto che se fosse rimasto con loro sarebbe stato solo un peso. Cosa succederà d'ora...