Un triste...Addio?

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Uscì da quella maledettissima stanza e, appena mise piede su uno scalino, vide Aya.

" Ah, bene. Ti sei svegliata " - disse il biondo, sorridendo

La ragazza, a disagio, scappò via.

" Scusala, è un po' timida " - disse Maria, sorridendo

" Io e Aya abbiamo deciso di andarcene e di dimenticarci di tutto questo " - continuò

Il ragazzo non rispose...

" C'è qualcosa che non va? Non sembri compiaciuto " - commentò la donna

" Stai attenta all'uomo dagli occhi rossi che indossa una giacca nera... " - avvertì

" Uhm, va bene. " - rispose la donna

Entrambi trovarono Aya ed il ragazzo le accompagnò all'uscita.

" Ci hai salvate prima... ti ringrazio... " - disse la ragazza

" Non c'è n'è bisogno. Ho fatto quello che mi ha chiesto lei " -

" Intendi mia madre? " - chiese Aya

" Dicevo, mi dispiace di averti spaventata... " - disse il ragazzo, cambiando argomento. (Qualche ora fa, Voleva convincere alla ragazza di fuggire con lui, ma venne fermato da Maria, che gli aveva lanciato un coltello.)

" Non intendevo farti del male... credi a questo, perlomeno " - continuò

" Capisco... mamma voleva proteggermi. Grazie, mamma " - disse la ragazza

" Voglio vederti ancora... " - continuò

" Anche lei lo voleva. Ma non penso avrebbe voluto essere vista com'è adesso " - disse a lei

" È... in qualsiasi stato mamma sia, io... " - cominciò a dire, ma fu interrotta

" Va tutto bene. Ti sta guardando da lontano. Quindi non essere triste. Se lo sei, renderai anche lei triste " - disse il biondino

" Giusto... " -

Il ragazzo abbassò lo sguardo.

" La maledizione svanirà presto... quindi è quasi ora dei saluti " - informò

" Te ne andrai? " - chiese Aya, visibilmente triste

" Siamo vivi adesso solo grazie alla maledizione... " - spiegò lui

" ... capisco " - rispose la ragazza, con volto trite

" Ma c'è qualcosa che devo fare prima di andarmene. Cioè dare fuoco alla dimora " - disse il ragazzo

" Perché dovresti...! Non puoi farlo! Tutti i momenti felici passati qui dentro... " - replicò Aya

" Non è mio intento bruciarli. Ma è possibile che qualcuno possa trovare tracce di tuo padre. Non possiamo far succedere di nuovo la stessa tragedia " - spiegò il ragazzo

" È quello che vuole anche mamma? " - chiese la ragazza

" ..... " Il ragazzo accennò con la testa.

" Okay... se è ciò che voleva mamma, allora fallo..." - disse convinta

" Signorina... " - disse dispiaciuta Maria

" È tutto okay, Maria. Anche se questa casa scompare, i miei ricordi di mamma e papà non lo faranno " - commentò Aya

" Signorina... " -

Maria Face un passo indietro.

" Si, ha ragione " - continuò la donna, pensierosa

" Aya, c'è una cosa che devi chiederti. Non dimenticare le persone che sono state sacrificate. Nessuno di noi aveva parenti. Nessuno ci ha cercati... nessuno ci ha ricordati... nessuno sapeva della nostra esistenza. La nostra esistenza sarà dimenticata dal mondo. Ma abbiamo vissuto. Quindi non voglio che ci dimentichi. Voglio che tenga nel tuo cuore la prova che noi eravamo qua... è il minimo che puoi fare per noi " - disse il ragazzo, abbassando lo sguardo

" Si... non dimenticherò mai " - Rispose Aya, con tono flebile

" Ti ringrazio... " disse lui, sorridendo leggermente

" Beh, questo è un addio... " - continuò a dire

Quando Il pavimento cominciò a bruciare, lui si avvicinò alla ragazza e le diede un bacio sulla fronte.

" addio, Aya. Che gli dei ti sorridano " -

" Ora, vai " - disse il ragazzo, allontanandosi

" Addio... " disse Aya

La ragazza prese il coniglio, si diresse verso la porta e, per l'ultima volta, lo guardò. In realtà non voleva lasciarlo...

' perché è morto? Perché? Vorrei tanto che fosse vivo... ' pensò a malincuore


Aya Drevis | Mad FatherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora