Un sorriso nascosto

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Con il cuore che le batteva all'impazzata, continuò a camminare guidata da quella mano... O meglio, persona. Strinse la presa, appena sentì una risata sopra di se.

" Prendimi se ci riesci hahahah " - rise una vocina

Appena finì la frase, l'aiutante la trascinò via da lì.

" C'era una bamb- " - stette per protastare ma venne subito interrotta

" Aveva un coltello in mano " - disse l'aiutante, sotto voce

A quelle parole, Aya rabbrividì e il suo battito cardiaco aumentava.

" Tranquilla, io ti aiuterò " - continuò

I due continuarono a camminare fino a quando la persona che la guidava si fermò. Si sentì uno strano rumore, come se fosse stato aperto qualcosa. E infatti...

" Dentro questo baule ci sono due bambole, le sento. Sbrigati a toccarle e sta attenta " - sussurrò l'aiutante

Aya annuì inutilmente e fece qualche passo in avanti per raggiungere il baule. Lo aprì con cautela e toccò le due bambole per un secondo, come se fossero dei biscotti appena sfornati. Dopo questo suo gesto, l'aiutante chiuse immediatamente il baule.

" apri! apri! apri! apri! " - urlarono le due bamboline

Cominciarono a bussare da dentro il baule. Aya, inquieta, portò la sua mano sul suo cuore.

' 8 bambole... altre due e tutto questo finirà... ', pensò la ragazza.

Continuarono a camminare senza sosta, da almeno due minuti. Ormai aveva perlustrato tutto...

" la bambola... " - cominciò a dire Aya

" La bambola sul soffitto... " -

" Probabilmente si sarà spostata " - disse l'aiutante

" E se non l'avesse fatto? " - chiese la ragazza, speranzosa di trovarla

" Aya... è pericoloso... " – disse lui

" la tua voce... Ora mi è tutto chiaro... Sei tu... Sei quel ragazzo che- " – non finì la frase che egli rispose

" Si " –

" Sono io. Ma ora la cosa importante è trovare quelle bambole " – disse il ragazzo, fermandosi

" C-c'è un modo per provare a prendere quella bambola sul soffitto " – realizzò la ragazza

" E come? " – chiese lui

" D-devo... " – era intimidita, anche solo a pensarci

" Devi? " – cercò di farla conuare

" D-devo... D-devo s-salire... S-s-sulle t-t-tue s-s-spalle... " – disse Aya, balbettando

" Ma certo! Perché non ho pensato prima! " – rise leggermente, per quanto fosse stupido

Nel fra tempo la ragazza arrossiva nell'oscurità.

" Vieni, Sali " – disse il ragazzo, mettendosi in ginocchio

La ragazza salì timidamente sulla spalla di lui, cercando un modo per non dargli fastidio.

" Ora alza le mani. Io camminerò per la stanza, okay? " – avvertì il ragazzo

Aya accennò con la testa anche se era inutile ed alzò le braccia più che potè.

Dopo qualche minuto, Aya toccò una ciocca di capelli.

" F-Fermo "- disse la ragazza

" F-Fai un passo indietro per favore "

Il ragazzo la accontentò e lei riuscì nuovamente a toccare quella ciocca. La tirò a se più forte che potè, tanto che fece perdere l'equilibrio al biondo e cadde sopra di lui, con in mano una bambola.

" S-s-scusa! " – disse Aya, timidamente, alzandosi dal ragazzo

" Non ti devi scusare " – rise leggermente lui

' mi è piaciuto ', pensò il ragazzo, con un sorriso nascosto nell'oscurità

Aya si fece nuovamente rossa, ma poi si ricordò della bambola.

" Se mi tiri un'altra volta i capelli, giuro che ti rado a zero " – disse quella bambola

La ragazza la poggiò a terra e si scusò con lei.

" Questa volta chiudo un occhio " – disse la bambola

Lei era stranamente diversa dalle altre, non rideva e non ha neanche cercato di ferire Aya.

" La bambola che cerchi non si farà trovare facilmente. Ti consiglio di cercare in posti non facilmente raggiungibili " – consigliò la piccola, prima di andarsene.

' che strano... una bambola che ci aiuta... forse lei è dalla mia parte? ', si chiese la ragazza, osservando nel vuoto

I ragazzi continuarono a cercare, ma senza risultato. Ormai era passato più di un ora e i due si erano stancati a cercare.

" Forse è meglio se ci riposiamo. Tu dormi e io faccio la guardia " – suggerì il ragazzo

" Ma così non dormirai! Facciamo a turno "- disse la ragazza, preoccupata

" ... " –

" Grazie... " – disse gentilmente lui

Aya sorrise nell'oscurità e chiuse gli occhi. Appena si svegliò, disse al ragazzo che poteva riposarsi. Ma, dopo qualche minuto...

Aya Drevis | Mad FatherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora