Capitolo 18-squilibri

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Clarke
"Avanti" dico sciogliendomi con una smorfia dall'abbraccio con Bell quando qualcuno bussa alla nostra porta. "Heda, Titus desidera parlarti" è una guardia, annuisco e lui chiude la porta dopo un piccolo inchino. "Devo andare" dico sbuffando, come vorrei restare qui con lui invece che pensare alla guerra e al mio dannato piano top secret. "Lo so, principessa...ci vediamo dopo?" dice baciandomi la testa "faccio presto, lo prometto" dico con un sorriso stampato sulla faccia..quanto mi è mancata questa pace tra noi.

"Titus" dico entrando nella sala del consiglio. "Heda, buongiorno" risponde voltandosi verso di me; nella sala c'è un'altra ragazza, bionda e occhi color ghiaccio, che parlava con Titus. "Ora va Keyla,ne parliamo più tardi" dice lui lasciandole un bacio sulla tempia destra; "a dopo padre. Heda" dice facendomi un cenno della testa mentre mi passa accanto per uscire. Padre?! "Non sapevo avessi una figlia" dico quando mi assicuro che Keyla sia già fuori. "Già" sorride. "Di cosa volevi parlarmi?" cambio argomento, voglio tornare presto da Bellamy. "Oh si. Heda bisogna partire per le ricerche" "Le ricerche?" non capisco. "Di Luna.." "Ma come ricerche? Non sapete già dov'è?" "Lo sapevamo...non l'hanno più trovata, sarà partita o qualcosa del genere" "maledizione!" impreco. "Bene, allora forma delle squadre, io approvo tutto quello che fai" dico voltandomi per uscire dalla stanza. "Heda" mi richiama e mi volto "devi partire anche tu con una squadra, o il popolo penserà qualcosa.." "Ma io.." "Heda. La scusa per le partenze sarà quella di cercare provviste e rifugi..che immagine darai se tu sei qui comoda nella tua torre?" sospiro..ha ragione, bisogna mantenere il segreto e destare ogni sospetto. "Ok" "Da sola, Heda" alzo lo sguardo di scatto e mi rendo conto che nessuno dei miei amici potrà venire con me, neanche Bellamy. "Lo so" concludo e mi avvio verso il balcone per prendere aria quando mi viene in mente qualcosa. "Sai una cosa? Porterò con me Re Roan" "Ma come e... perchè Heda?" sembra nel panico, è sempre così preoccupato per me che a volte non lo sopporto. "Perchè in prigione potrebbe parlare con i muri e i muri ascoltano Titus" annuisce "Si parte stasera"conclude e con un inchino lascia la stanza.  "Stasera" sussurro.

Bellamy

"Clarke" dico vedendola unirsi al nostro tavolo per pranzo, finalmente è qui. "hei" dice salutando tutti, ovvero me, Murphy e Jasper. Mi lascia un bacio sulla guancia prima di sedersi affianco a me. "allora, cosa avete fatto stamattina?" chiede e sembra nervosa dal modo in cui si pizzica le unghie, ma comunque ignoro questo comportamento e rispondo "oh beh forse non lo sai, ma cosa dico sai tutto di questo posto credo..comunque qui hanno una palestra magnifica" aggiungo un sorriso, così che capisca che ci sto provando davvero. "mi fa piacere che vi siate divertiti" dice, lo sguardo nel vuoto. "Clarke?" la richiama Jasper. "Eh?" dice e notando le nostre espressioni perplesse aggiunge "scusate ero sovrappensiero" "che c'è?" le sussurro all'orecchio quando sono certo che gli altri due stiano parlando tra loro. "Ti devo parlare" "Dimmi tutto" cerco di non darlo a vedere ma sono dannatamente preoccupato. "stasera parto" dice tutto d'un fiato ed io perdo un battito. "Cosa? E per dove?" dico alzando involontariamente la voce facendo girare gli altri due al nostro tavolo verso di noi; "scusate, potreste darci un minuto?" chiede lei, con fare piuttosto dolce "certo"annuisce Jhon trascinandosi dietro Jasper. "Dove vai?" richiedo. "Devo partire con una squadra per cercare rifornimenti e qualche rifugio" "non può andarci qualcun altro?" "No, non posso fare la figura della fannullona" "Mm ok, allora vengo con te" "No" cosa? Sono colpito dalla sua risposta secca così ricomincio "Che vuol dire no?" "Vuol dire no, Bellamy" "Lo so che vuol dire" ribatto stizzito "Allora perchè chiedi?" mi sta innervosendo e non poco. "Clarke, spiegami perchè non posso venire fottutamente con te?" "Perchè i rifugi li possono vedere solo i soldati per primi e poi il popolo..è la legge. Se partissi dovrei metterti in prigione" ma che sciocchezza è mai questa..che cazzo di leggi sono?! "Ma che stai dicendo Cla.." "Senti Bellamy, ho detto di no e basta. Devo far rispettare le leggi, ma per prima devo rispettarle io stessa!" "Non ha un fottuto senso" dico alzandomi e andandomene, non sopporto più le sue cazzate, non oggi..dopo che ci sto provando solo per lei.

Abby
"Hei" sussurro entrando nella sua stanza non ricevendo alcuna risposta. Noto subito l'atmosfera cupa e buia, così mi affretto verso le tende rosse e le spalanco facendo entrare tutta la luce del sole che ormai è alto in cielo. "Chiudi subito dannazione" una voce proviene da un cumulo di coperte e cuscini. "Ah allora ci sei" dico, cercando di sentirmi il più leggera possibile. "Chiudi" grida. "Non lo farò, quindi ora esci e non fare la ragazzina" sto usando un tono duro, in queste situazioni bisogna essere tosti. A queste parole la piccola montagna disordinata comincia ad oscillare e, dopo la caduta di qualche cuscino qua e la, la sua testa fuoriesce dal mucchio. "Raven" sussurro e una fitta mi attraversa il cuore notando i suoi occhi arrossati, i lividi di un profondo viola sul suo volto e il viso scavato e pallido. "Ciao Abby" sembra calma, brutto segno. "Esci da lì, parliamo un po'" dico e sorprendendomi lei ubbidisce. "Chiudi un po' ti prego" piagnucola e così chiudo le tende per metà. "Come stai?" "Davvero bene" e uno strano sorriso le attraversa il viso, è terrificante. "Dico davvero" "Lo dico anche io davvero" ora sta imitando la mia voce, è completamente andata. "Raven" la riprendo e lei sbuffa, sembra una bambina. "Perchè venite tutti qui a farmi visita..io sto benissimo e voglio uscire" "Non vuoi uscire davvero..ti da fastidio persino la luce" guarda in basso, non sa quello che dice. "Hai sempre ragione" "Non è vero.." sussurro. "Abby?" "Mm?" "Perchè non siete venuti a salvarmi? Perchè? Non sono abbastanza importante per voi? Per Jhon?" piange ora, il suo atteggiamento passa da superbo a misero in un secondo. "Ma che dici Raven?" dico prendendole il viso tra le mani con fare materno, cosa che stranamente mi lascia fare. "Tu sei importante per noi...e lo sai che per Jhon sei la cosa più importante al mondo, te l'ha detto un sacco di volte. Ti abbiamo cercata sempre..solo che non riuscivamo a trovarti tesoro" continuo guardandola negli occhi. Per un secondo annuisce ma poi nei suoi occhi passa qualcosa che non ci ho mai visto prima: cattiveria. "Toglimi le mani di dosso, troia" dice tra i denti mentre mi strappa via le mani dal suo volto. "Raven ma.." "No! Non toccarmi, va via..ti odio, vi odio!" grida e capisco che è il momento di andare via. Esco dalla stanza e mi sento prosciugata da tutte le mie forze..così mi accascio lungo la porta; giuro su mia figlia che riporterò Raven indietro...fosse l'ultima cosa che faccio.

Spazio autrice
Ehilà avete visto? Stamattina doppio regalo,doppia pubblicazione...chissà se non ne pubblicherò qualcuno anche stasera.....
Ad ogni modo che ne pensate dello svolgimento? Aspetto tanti commenti e stellineeeee, Anna❤️

Ice heart || BELLARKEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora