Capitolo 28

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-Ho un amico che potrebbe aiutarci- dice prendendo il cellulare in mano.

Compone qualcosa sulla tastiera e poi appoggia il cellulare sull'orecchio.

-Hey...ciao...si esatto...prepara tutto okay? Stiamo arrivando- dice.

-Okay possiamo andare- esclama.

-Andare dove? Cosa deve preparare?- chiedo allarmata.

-Nulla, andiamo dai- dice porgendomi una mano.

Mi avvicino a lui e insieme iniziamo a camminare.

-Pensi che qualcuno si faccia qualche domanda su di noi?- domando a testa bassa.

-Non stiamo facendo nulla di male, si siamo solo dati qualche bacio. Non c'è nulla tra di noi, perciò tranquilla okay?- dice guardandomi sorridente.

Annuisco. Già...non c'è nulla fra di noi. Sono così stupida a pensare ad un noi. Insomma noi ci odiamo e non potrebbe mai e dico MAI accadere nulla fra di noi.

"Ma non farmi ridere". Ma taci tu!

"Ti ricordo che quelle farfalle nello stomaco le hai sentite tu". Sbuffo

-Qualcosa non va?- chiede Cam.

-No nulla tranquillo- rispondo sorridendo falsamente. Eppure non so per quale strano motivo ho sentito le farfalle nello stomaco....magari mi stava vendendo solamente il ciclo. Non lo so...ho paura che lui mi piaccia. Io non posso piacere a lui e lui non può piacere a me. Insomma è impossibile.

-Saliamo- sussurra.

Mi sveglio dai miei pensieri e vedo che siamo già davanti alla macchina. Non mi ero nemmeno resa conto di star camminando.

-Sei strana- borbotta osservandomi. Scuoto la testa ed entro in macchina.

Il problema non sono solo le farfalle nello stomaco...è che con lui mi sto aprendo troppo. Sono sempre stata una ragazza acida, mentre con lui sto cambiando ed io non voglio cambiare.

-Sicura di stare bene?- chiede dopo non so quanto tempo di silenzio.

-Sì...- dico fredda.

Scaccio via i pensieri dalla mia testa e mi giro verso di lui sorridente. Lo vedo rassicuranti.

-Solo un po' agitata- continuo poi.

Lui annuisce.

-Tranquilla, o forse no- sussurra ridacchiando.

Lo fulmino con lo sguardo e ad un certo punto la macchina si ferma.

-Vieni- dice.

Esco dalla macchina e lo seguo. Entriamo dentro un edificio grigio e saliamo delle scale.
E tutto buoio. .. solo una piccola luce illumina la stanza.

Attraversiamo un enorme corridoio che sembra non finire mai, poi vedo una luce. La luce del sole. Sorrido non appena capisco dove mi trovo. Sono in cima ad un palazzo.

-Non ti farò camminare di nuovo sui bordi del palazzo, faremo qualcosa di più estremo- dice ridendo.

Spalanco gli occhi....qualcosa di più estremo?!

-Fammi indovinare....ci batteremo giù?- dico sarcastica.

-Una cosa simile- risponde lui.

Quasi non mi strozzo con la mia saliva.
Ad accoglierci arriva un ragazzo, avrà qualche anno in più di noi.

-Ehi Cam- dice il biondo stringendogli la mano.

-Salve- dice salutandomi con il capo.

-Smettila stronzo- ride Cameron.

-Andiamo- borbotta il ragazzo. Ci porta davanti un enorme paracadute.

-Oh no- sussurro.

-Oh si- risponde Cameron.

Giro sui miei tacchi e cammino il più veloce possibile lontano da lí.

Mi sento sollevata da terra e in poco tempo mi ritrovo la schiena di Cameron spiaciccata alla faccia.

-Mollami! Puoi scordartelo che mi butto da un palazzo!- urlo.

-Shhh....non succederà nulla- sussurra.

-Non succederà nulla?! Davvero? ! Ma si, infondo ci stiamo solo buttando da un fottuto palazzo, giuro che ti stacco la testa Cameron! Mettimi giù!- continuo ad urlare.

Lui inizia a ridere.

-Cazzo ridi stronzo?!- urlo.

-Sta calma piccola Beth- dice tranquillo.

-E non chiamarmi piccola Beth!- grido.

-Okay piccola Beth- ridacchia.

Gli tiro un pugno sulla schiena.

-Uuu che dolore- ridacchia.

Gli tiro un altro pugno e lui mi da una sculacciata al sedere.

-Non azzardarti a farlo- grido.

-Intendi questo?- domanda ripetendo il movimento.

Ritorno con i piedi a terra e il biondino mi sta infilando l'imbracatura.

-Siete due stronzi!- esclamo incrociando le mani al petto.

Cameron infila la protezione e attacca il paracadute all'imbracatura.

Il ragazzo mi aiuta a fare lo stesso e dopo si mette accanto a me.

-Devi anche volare con me?- domando al biondo.

Lui annuisce ridendo.

In un batter d'occhio mi ritrovo volante nel cielo azzurro.

-Visto? Sapevo ti sarebbe piaciuto- urla Cameron per farsi sentire.

-Ma vaffanculo Cameron!- grido.

Okay lo ammetto, adoro questa sensazione, ho l'adrenalina che scorre nelle mie vene ed un sentimento di libertà che mi rilassa. Vorrei sentirmi tutti i giorni così. Libera, libera da tutto, libera dai pensieri.

Mi guardo attorno e sorrido, non pensavo potesse essere così bello.

Dopo qualche secondo torniamo a terra. Metto le mani sul viso ed inizio a ridere. Non posso credere di averlo fatto davvero. Non mi sentivo così da tanto tempo.

Ci togliamo l'imbracatura e alzo il viso verso il cielo, poi sorrido.

-Non posso credere di averlo fatto davvero- sussurro.

-Mi sentivo anche io così la prima volta- sussurra Cameron dietro di me.

Mi giro verso di lui e ridacchio.

-Assomigli tanto al mio papá- ammetto sorridendo.

-Spero sia un complimento- risponde lui appracciandomi.

Vorrei parlargli di tutto quello che pensavo prima, ma adesso mi è passata la voglia, sto così bene fra le sue braccia.

-Ti rivelo un segreto- sussurra affondando la testa fra i miei capelli.

-Ti voglio bene, non lo dico mai a nessuno perciò ritieniti fortunata- continua poi.

-Ti voglio bene anche io- rispondo stringendomi a lui.

Nuovo capitoloallora? Come state? Siete già in vacanza? Io no...peccato!

Vi voglio bene ragazze/i ❤

A presto

Just You And I || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora