L'Hunter Magica

Part 2

5 anni dopo

Esco dalla vasca avvolgendomi in un telo profumato e pulito. Mi scuoto i capelli biondi facendoli gocciolare dappertutto. Me li asciugo e mi dirigo verso la mia stanza. Mi infilo un reggiseno e un tanga di pizzo viola. Successivamente mi dirigo verso il mio armadio e prendo un paio di jeans neri a vita alta aderenti, un top bianco e una giacchetta di lana nera e un paio di converse nere. Chiudo l'armadio andando verso il grande specchio, che adorna la mia grande stanza.

Mi trucco con un filo di eye-liner nero, un po di mascara e per finire un rossetto color carne. Indosso il ciondolo con il minerale Dafne, per poi prendere una pistola calibro 500 e dirigendomi verso la sala comune dell'organizzazione degli Hunter.

Con sguardo freddo entro dentro la sala facendo sbattere le ante al muro. Tutti gli occhi ora sono su di me. Sorrido maligna andando verso la sedia, posta accanto a quella del capo, rossa fuoco.

Mi siedo rivolgendo un sorriso di scuse, per il mio ritardo, al capo. Lui mi fa un cenno e si alza incominciando l'assemblea "Durante una missione, abbiamo scoperti vari traditori"

Dalle porte entrano tre uomini, ognuno con una donna affianco.
Il capo, Kyle, li indica "Sono loro gli uomini che hanno tradito la nostra organizzazione e per questo verranno puniti, insieme alle loro mogli"

Gli uomini legati si agitano, virilmente spaventati per le loro metà.
"Ma non sarà una morte veloce e indolore"

Kyle si gira verso di me mostrandomi un sorriso orgoglioso "Ma sarà la nostra assassina più spietata a scegliere la loro morte"

Mi alzo con tutta la mia eleganza e destrezza, avanzando lentamente verso i traditori. Il silenzio regna nella stanza mentre guardo uno ad uno gli uomini. Poi sposto il mio sguardo sulle donne, ferme e pronte alla morte per i loro compagni.
Alzo un sopracciglio curato e perfetto, facendo brillare di più i miei occhi verdi

"Donne, voglio la motivazione per cui i vostri compagni hanno tradito la nostra sacra organizzazione"

La mia voce esce fuori dalle mie labbra delicata ma allo stesso tempo fredda come il ghiaccio.

"Io sono fiera di mio marito. Ha seguito i suoi ideali ed ha agito con saggezza"
Fisso la donna mora che ha avuto il coraggio di parlarmi, ma non il coraggio di guardarmi negli occhi.

"Guardami" sibilo fredda.

La donna, come se fosse sotto un'incantesimo, alza il volto guardandomi. Mi avvicino lentamente trovandomi davanti a lei. Il minerale tintinna, facendomi fluire, dal capo in giù, una sensazione piacevolmente rilassante "Dolore"

La donna sgrana gli occhi piagandosi dal dolore e urlando per esso.
L'uomo affianco a lei tenta di andarle più vicino ma altri uomini lo tengono fermo.

Senza far rumore e con delicatezza arrivo davanti l'altra donna, stavolta bionda "Voglio la tua di spiegazione stavolta"

La donna non alza il capo per nessuna ragione al mondo e comincia a parlare, più che altro a sussurrare "Il mio compagno ha scelto di tradire l'organizzazione perché sapeva a cosa andava incontro e io lo seguirò. Inferno o paradiso che sia"

Mi avvicino lentamente al suo orecchio sussurrandogli un "Pazzia straziante"

Mi allontano e la donna cade a terra cominciando a graffiarsi tutta la pelle fino a far comparire delle piccole tracce di sangue e di conseguenza urlare per il dolore che si sta procurando.

Passo all'altra donna, testa alta e sguardo fiero "Mio marito ha fatto quello che ha fatto per una ragione valida. Uccidimi pure ma prima o poi andrai all'inferno anche tu!"