Capitolo 22

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Dopo aver lasciato Richard a terra, Ciel corse nel lungo corridoio dove anche gli altri erano entrati.
Sentì dei rumori provocati da un combattimento in atto e si diresse verso quella direzione.
Quando si avvicinò abbastanza da vederci chiaro, non potè credere ai suoi occhi.
Sebastian era ricoperto di ferite che, per quanto piccole, erano numerose e gli limitavano la concentrazione sullo scontro.
Si era tolto la giacca come suo solito per non rovinarla ma il resto del completo che aveva addosso era sporco e a brandelli.
Questi non fece attenzione all'arrivo del padrone ma continuò a combattere contro James, che nonostante si ritrovasse nello stesso stato dell'avversario, non intendeva gettare la spugna.
Ciel era disgustato da quella vista, soprattutto dal suo maggiordomo che gli aveva giurato di trovarsi in condizioni perlomeno decenti.
-:Sebastian!:- gridò il Conte.
Con un balzo il maggiordomo riuscì a schivare un calcio di James e si affrettò ad inchinarsi davanti a Ciel col capo chino.
-:Bocchan...sono profondamente dispiaciuto per il mio inguardabile stato:-.
Ciel lo guardò in silenzio. -:Se non ti dai una mossa non arriveremo mai da Victor, ti aspetto qui:-.
Sebastian alzò lo sguardo e obbedì.
Si alzò e si stiracchiò la schiena.
Con una mano tirò indietro i capelli e subito dopo le ferite scomparirono rapidamente.
James si mise in posizione di combattimento.-:La tua capacitá rigenerativa è impressionante, è più veloce di 8,36 secondi della mia, temo che dovrò essere più duro con te:-.
Sebastian ghignò a queste parole -:Di solito, quando devo combattere preferisco farla finita subito ma da una parte non mi piace svelare tutto il mio potere come se non mi appartenesse e per questo uso solo metá delle mie capacitá per studiare il mio avversario:-
-:Dove vuoi arrivare?:- chiese nervoso James.
-:Tu stai bluffando, volevi farmi perdere tempo e energia ma sei allo sfinimento, da quanto tempo soffri la fame? Sei così debole che ti è bastato esaurirti con Paul, e visto che sono un gentil uomo ti farò il favore di farti fuori senza farti provare niente:-.
Detto questo Sebastian scomparve. James si mise a controllare ovunque per avvistarlo ma non lo vedeva, e soprattutto, non lo percepiva.
-:Almeno ringraziami:- disse una voce quasi maliziosa dietro le spalle di James che non fece in tempo a girarsi che si trovó con il petto perforato e una mano con dei lunghi artigli che lo trapassava.
Sebastian tolse la mano con rapidità e James cadde al suolo formando una pozza di sangue.
Ciel si avvicinò al corpo del demone il quale, con gli occhi scarlatti, cercò di velocizzare la sua rigenerazione. Il Conte usò il sangue del demone per disegnare un rombo ad esso circostante e pronunció una formula in aramaico.
-:Il mio maggiordomo sará pure stato buono con te ma io non sono come lui, questa barriera dovresti conoscerla, alzati e il tuo dolore aumenterá, cerca di superare le linee e sei morto:-.
-:Maledetto!:- gemette James.
-:Lo so:-. disse Ciel mentre se ne andava via con Sebastian.

Una risata rumorosa e insana eccheggiò per tutta la casa.
-:Undertaker:- disse il maggiordomo. I due si misero alla ricerca dello shinigami. Le pareti sembravano diventare sempre più malridotte mentre correvano. Victor non si era chiaramente trattenuto.
Un alone di polvere e detriti di oggetti distrutti li portò alla scena del combattimento dei due fratelli. Undertaker e Victor, uniti solo dal legame di sangue e dallo strano modo di porsi con le persone. Entrambi si guardavano con la stessa aria arrogante e con un sorriso inquietante sul viso.
Ciel era indeciso su quale dei due fosse più svitato ma il corpo addormentato di Elizabeth su un tavolo lo fece ritornare alla realtà.
Undertaker salutò nella sua direzione -:Che bello averti qui Conte! Come va Sebastian? Carino il vostro giochetto e con la collaborazione del mio fratellino rompiscatole mi divertite ancora di più:-. Cercò di soffocare una risata con le lunghe maniche del completo emettendo degli strani rumori dalla bocca.
Victor sguainò una lunga ascia con le lame ad entrambe le estremità, l'aria si fece più densa e dal corpo si sprigionò un'aura dorata e potente -:Non riderai più dopo aver assaggiato il sapore della mia vittoria per la seconda volta:- e trionfante si lanciò tracciando un arco con la lancia  pronto a colpire il suo avversario. CLANG!
La falce di Undertaker aveva intercettato il colpo liberando una forte ventata d'aria tra i combattenti. -:Victor, Victor, Victor, sei sempre stato così sicuro di te stesso..:- lo shinigami spinse indietro il fratello come se questi fosse fatto di piuma. -:..ma vedi la tua sicurezza non ti ha mai portato a capire che tu sei un debole in confronto a me:-
-:Sei morto ai miei piedi fratello!Hai esalato l'ultimo respiro con uno sguardo non solo impotente ma anche senza speranza sul terreno macchiato dal sangue che IO avevo sparso!:-
-:Come fai a darti così tante arie? Io sono morto per mano mia!:-.
Undertaker attaccò saltando in aria e colpì Victor così velocemente che questo non fu in grado di schivare finendo sdraiato a terra e con uno shinigami addosso.
Undertaker rise malvagiamente e si avvicinò al viso di Victor per guardarlo negli occhi e con una voce insolitamente seria disse ciò che davvero era successo, -:Tu sporco verme non sei mai stato in grado di battermi e così hai deciso di eliminare solo un pezzo di me, hai ucciso la mia Eloise dopo essermi sacrificato per lei facendomi morire con rabbia e odio anziché con speranza e felicità, hai sempre fatto così, ogni mia gioia si tramutava in tristezza e per colpa della tua invidia hai continuato anche al momento della mia morte..:- mise una mano sul collo di Victor e strinse -:..non farai la stessa cosa anche dopo la mia morte, se oggi sono qui è solo per merito della tua ignoranza:-. Victor mollò la presa sulla sua lancia e cercò di liberarsi dalla stritolante mano di Undertaker. Soffocava sempre di più e cominciò a prendere un colorito bluastro. Cercò di dire qualcosa ma alla fine i suoi occhi si rigirarono all'indietro e smise di muoversi.
Undertaker si alzò, non disse nulla, non rise nemmeno. Si girò in direzione dei due demoni che avevano assistito alla scena. Si avvicinò con passo più deciso, la falce puntata a terra. Disegnò un semicerchio con l'arma liberando i sigilli di legno che volteggiavano dietro la sua schiena. Sebastian e Ciel sprigionarono le loro aure e i loro occhi brillarono come fari nella notte. Il Conte sguainò la sua spada e il maggiordomo la sua argenteria dalle mani. Tutti e tre si lanciarono in un attacco che all'impatto fece crepare il pavimento e alzare pezzi di suolo. Indietreggiarono con un balzo e si scrutarono. Lo shinigami stava per attivare uno dei suoi sigilli ma si ritrovò a volare in direzione della parete e prima di rendersi conto di ciò che stesse succedendo sbattè con violenza contro il muro. Si rialzò dalle macerie e con sua sorpresa vide Victor in piedi che rideva come un pazzo. -:SONO IMMORTALE STUPIDO FRATELLONE!:- E si catapultò contro lo shinigami provocando una voragine sul muro. Il loro combattimento si spostò in giardino con la polvere che li seguiva.
Ciel e Sebastian corsero verso Elizabeth ma il Conte inciampò quasi cadendo a terra. Qualcosa lo aveva colpito da dietro, si girò e vide Richard che atterrava con la sua spada demoniaca in mano. -:Sei testardo Moonlight:-. Richard non rispose.
-:Sebastian, occupati di Lizzy:-
-:Yes, my Lord:- e il maggiordomo corse verso il tavolo. Mentre si avvicinava notò che la ragazza stava dormendo profondamente, un po' troppo per i suoi gusti, poi si rese conto del pericolo che stava correndo e si fermò giusto in tempo per non cadere contro la trappola che era stata disegnata attorno a Elizabeth.
-:Complimenti vostra altezza, ha percepito la presenza della barriera:- Nina comparì da dietro una delle poche colonne rimaste intatte nella stanza. Stava disegnando dei simboli luminosi davanti a lei. -:Sto cercando di spezzare l'incantesimo, è molto difficile dato che è in grado di disintegrare un demone del rango di sua maestà Baal, posso permettermi di chiederle aiuto?:-
Sebastian guardò la ragazzina bionda e dallo sguardo spento che attendeva una risposta. Aveva gli occhi ancora rossi e fasci di aura nera che gli ballavano leggeri sulle spalle. Si abbassò all'altezza della giovane e, con un sorriso che avrebbe steso chiunque nel suo raggio visivo, si diresse a lei con la mano sul petto -:Sarei più che felice di aiutare una giovane in difficoltà, my lady:-. Nina arrossì, ma cercò di mantenere la sua solita espressione assente e presentò il suo disegno al demone che la ascoltava con attenzione.
-:Sono riuscita a ridurre il diametro della barriera e ad affievolirne l'efficacia ma non riesco ad andare oltre, Undertaker si è attrezzato bene:-
-:Incredibile, è riuscita a diminuire la portata standard della trappola nonostante la sua giovane età, sò che è maleducato da parte mia ma posso sapere quanti anni ha?:-
-:175 compresi gli anni da mortale:-
-:Ah, nient'altro che una ragazza prodigio, sono onorato di lavorare con lei lady Nina:-
La ragazza si sentì avvampare più di prima e prima di pronunciare un certo e misero "uhm g-g-ra huh zieh", il maggiordomo cominciò a dire la sua sui simboli.
Era immersa nel profumo improvvisamente attarente del demone ma dovette tornare alla realtà per non fare brutta figura con uno dei membri più importanti della casata reale dell'Inferno.
-:...quindi se disegna il dente e la montagna dentro l'ottagono potrà spezzare l'incantesimo, lei ha usato un pentagono con l'occhio graffiato, è utile ma non abbastanza potente, prego, provi pure:-
Nina ci mise un po' ad elaborare ma fece quello che le disse Sebastian. Disegnò l'ottagono con il dente e la montagna e si concentrò per disintegrare la barriera, ci sarebbe voluto del tempo prima che questo accadesse soprattutto perché i simboli ottagonali erano i più potenti e difficili da gestire, quindi prese il suo tempo per completare la formula.
Sebastian si sedette accanto a lei guardando i suoi progressi e incoraggiandola quando dava segni di affaticamento.
Intanto dall'altra parte della stanza, Ciel e Richard stavano duellando affondando le spade e intercettandone i colpi.
Ciel stava cominciando ad avere delle difficoltà, si sentiva strano. Una decina di minuti fa aveva steso Richard grazie alle illusioni che gli aveva impartito, mentre adesso non riusciva nemmeno a sparargli un po' di nube sugli occhi.
-:Che cosa stai facendo?:- chiese.
-:Non sembra ovvio? Hai difficoltà a usare le tue illusioni vero?:-
Ciel voleva delle risposte e Richard glielo lesse in faccia.
-:Ho fatto un piccolo scambio col mio maggiordomo, stava morendo quindi mi ha dato i suoi occhi in cambio del mio cuore:-
-:Che vuoi dire?:-
-:La tua magia funziona e anche molto bene, ma non ha effetto su di me, James è morto dandomi potere in cambio dei sentimenti, è morto con un cuore in grado di percepire odio e amore, eroico non credi?:-
Ciel non capiva ma era chiaro che Richard era diverso, i suoi occhi erano verdi ma brillavano di rosso mentre combatteva.
Attaccò senza farsi altri problemi mentali e lasciando una lunga scia blu alle spalle.
Un altro colpo bloccato.
Ciel e Richard andarono avanti così finchè Undertaker non venne scaraventato per l'ennesima volta contro il suolo e prendendo il Conte in pieno. Ciel spostò lo shinigami, aveva perso la sua spada durante l'impatto e sia lui che Undertaker erano a terra con i menti alzati dalle lame dei rispettivi avversari.
Richard guardò  Ciel poi spostò lo sguardo su Victor e i suoi occhi arsero di rabbia.
-:Appena avrò finito con Phantomhive sarà il tuo turno lurido cane:-
Victor mimò un inchino e sorrise arrogantemente -:Non vedo l'ora, forse il secondo sarà delizioso tanto quanto il primo, il dolce sarà decisamente più appagante dopo di te:-.
Intanto, delle crepe si stavano formando ai bordi della barriera attorno a Elizabeth.
Sebastian stava sussurrando delle dolci parole a Nina che ascoltava e si sentiva cullata dalla melodiosa voce del demone.
-:Continua così my lady, lo stai facendo per te e per Victor:-
-:Per me e per Victor:- ripetè lei
-:Sì, tu gli vuoi bene non è così? Anche lui te ne vuole:-
-:Anche lui me ne vuole:-disse Nina a sua volta
-:Brava, continua, non fermarti, tu e Victor dovete vincere:-
-:Dobbiamo vincere:- disse con le gote rosse e gli occhi più assenti che mai.
-:Chi deve uscirne vincitore? Rispondimi:-
-:Io e Victor:-
Un potente boato svelò una grande cupola violacea che si stava disintegrando in mille pezzi come il vetro.
Nina urlò di un dolore straziante seguita da Victor che si accasciò a terra.
Entrambi si volatilizzarono insieme alla barriera lasciando Richard e Undertaker a bocca aperta.
Lo shinigami si alzò.-:Quindi sei stato tu ad innalzare quella barriera, non è così Sebastian? Credevo fosse stata opera di Victor:-
Il maggiordomo mise una mano sul viso e con tono colpevole fece un -:Oh, oh:-
Richard era sconvolto. -:Che significa tutto questo?:-
Ciel si alzò ripulendosi i vestiti come se nulla fosse. -:Significa che non mi andava di allearmi con l'Ordine della bilancia e che mi sono divertito a fargli credere il contrario:-
Sebastian cancellò il disegno della barriera con un gesto della mano -:Il mio Bocchan ha anche aproffittato della vostra rivalità rendendo la sua visita al mondo terreno un po' più stuzzicante:-
Richard non poteva credere che quello fosse stato un semplice gioco per quei due demoni.
-:Quindi volete dire che siete stati dalla nostra parte per tutto il tempo?:-
Ciel raccolse la sua spada e si avvicinò al tavolo. Guardò la ragazza ancora dormiente e puntò lo sguardo su Richard. Uno sguardo rosso e maligno. -:Chi ha mai detto che ci fossero solo due parti?:-
La stanza calò nel buio e le urla delle anime dannate rieccheggiarono nel nulla oscuro.
Sebastian e Ciel avevano invocato le tenebre dell'abisso più freddo e doloroso per rapire Elizabeth.

Kuroshitsuji/Black Butler-Il tempo passa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora