Capitolo 19

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La sala d'aspetto dell'ospedale era bianca, asettica e fredda.
Non voleva trovarsi li.
Judy cominciava ad odiare quel posto. L'aveva vista piano piano riempirsi. Tutto il distretto di polizia era li con lei. Erano ore che aspettavano.
I medici non dicevano niente.
Non riusciva a stare ferma. Percorreva il corridoio avanti e indietro ininterrottamente.
Aveva paura. Se avesse perso Nick...
Non voleva nemmeno pensarci.
Lui doveva vivere.
Voleva riabbracciarlo.
Sentì lo stomaco stringersi in una morsa. Le lacrime ormai conoscevano la strada fin troppo bene.
Non riusciva a fermarle in alcun modo. Si appoggiò con la schiena al muro del corridioio. Alzò lo sguardo dal pavimento, solo per incontrare quello di Clawhauser. Il ghepardo era seduto in fondo alla sala d'aspetto, ma non la perdeva di vista nemmeno un secondo. Era preoccupato.
Le sorrise, ma lei non riuscì a contraccambiare.
Non aveva voglia di sorridere.
<Judy Hopps?>
La coniglietta non si era nemmeno accorta del dottore che le si era avvicinato. Lo aspettava. Voleva sapere, ma allo stesso tempo era terrorizzata.
<Si, sono io.>
La giraffa in camice bianco annuí e girò il foglio della cartella clinica, che aveva tra le zampe.
<Nick Wilde al momento é stabile. Abbiamo estratto il proiettile, fermato l'emorragia e ricucito i tessuti danneggiati. Al momento é sotto osservazione e gli sono stati somministrati grandi quantità di antidolorifici. Perciò...>
<Quindi sta bene? È salvo?>
<Vivrà, ma...>
<Posso vederlo?> era la seconda volta che lo interrompeva e lo vide quasi spazientito.
<Si può vederlo, ma a causa dell'anestesia e dei farmaci potrebbe dormire per molte ore, oppure svegliarsi e poi riaddormentarsi immediatamente dopo.>
Il medico si voltò. Doveva sentirsi osservato. Tutti gli agenti di polizia presenti si erano alzati ed erano accorsi per sentire. Lo vide sospirare.
<Per il momento solo i famigliari possono fargli visita.>
Judy vide tutti rimettersi seduti, molto delusi per non poter vedere Nick.
La coniglietta si sentì leggera come una piuma. Vedendo il Capitano Bogo imbronciato le venne pure da ridere. Rise forte. Tutti la guardavano, ma non le importava. Il suo Nick era vivo. Stava bene. Sarebbe tornato da lei. Contava solo questo. Seguì il dottore mentre si asciugava il musino.
Il sorriso era tornato.

~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*

Entrando nella stanza tornó seria.
Si diresse verso il letto. Nick dormiva profondamente. Gli prese la zampa. Sarebbe andato tutto a posto. Qualcuno bussò alla porta.
<Avanti.>
Un'infermiera entrò nella stanza con una busta marrone in mano.
<Gli effetti personali di Nick Wilde.>
<Si, li lasci pure sul tavolino.>
La leonessa lasciò il tutto sul tavolo vicino alla finestra e poi uscì.
Il telefono di Judy prese a vibrare. Non aveva idea di chi potesse essere.
<Judy Hopps.>
<Judy! Sono Merienne! Oddio, come sta Nick?>
<Merienne! Nick dorme, i medici dicono che è fuori pericolo. Chi ti ha detto che...> era così preoccupata, che si era perfino dimenticata di avertire la sorella della volpe.
<Grazie al cielo! Stiamo tornando! Tra 5 ore, circa, dovrei essere lì! É stato Benjamin!>
<Ah capisco.Perfetto.Ti aspetto qui!>
Riattaccó. Quel ghepardo era stato magnifico. L'aveva stupita. Merienne e Victor non avendo potuto fare la luna di miele subito dopo il matrimonio erano partiti la settimana scorsa. Perciò dovevano trovarsi molto lontano. Sospiró. Guardó Nick. Sorrise. Sta bene.
La felicità era palpabile. Si diresse verso il tavolino. Voleva vedere cosa c'era dentro alla busta. Il distintivo, la giacca, le scarpe, la camicia, gli occhiali da sole, i pantaloni. Da questi ultimi spuntavano dei fogli.
Judy li prese. La volpe voleva parlarle di una cosa prima che si dedicassero al caso.
Quei fogli centravano qualcosa.
Si mise seduta sulla poltrona rosa pallido, vicino al letto. Lesse entrambi i fogli. Si portò le zampe alla bocca.
Le lacrime tornarono. Erano certificati. Certificati di adozione.
Già firmati da Nick.
Mancava la sua firma. Lui le aveva promesso di darle una famiglia. Riguardò le foto dei cuccioli.
Due coniglietti identici e una volpina. Erano bellissimi. Erano perfetti.
Judy perse la sua penna a forma di carota dal taschino. Fu lieta di avere quella penna con se.
Racchiudeva molti ricordi.
Firmò a sua volta.
Sorrise guardando Nick.
Era diventata mamma.
Grazie amore mio.
Baciò la zampa della volpe e lasciò che la paura svanisse dal suo corpo, cedendo il posto alla tranquillitá.

~Spazio Autrice~
BUM...non è morto visto? Tutti in ansia per niente! Domanda: il prossimo sará l'ultimo capitolo?
Chissà, chissà...
Bacini pelosi 💋❤

I Sentimenti Di Una Volpe E Una Coniglietta [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora