Capitolo 08

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Nick, dopo tanto tempo, si sentiva veramente bene.
Aveva dormito tutta la notte, senza incubi.
Un vero successo!
Piano piano sentiva che si abituava alla casa.
I fantasmi c'erano ancora, ma ora sentiva di porterli scofiggere.
Li vedeva in ogni angolo buio, ma una forza nuova cresceva dentro di lui.
Come al solito erano le 07:30.
Stava andando al lavoro e non vedeva l'ora di vedere la sua Carotina, dalla felicità aveva comprato dei dolcetti da dividere con lei. Arrivato alla centrale di polizia salutó Clawhauser con la zampa e lo superó il piú velocemente possibile.
Il ghepardo era un chiaccherone e lo avrebbe tenuto li fermo per ore a parlare.
<A-aspetta Nick!>
Lui non si fermó, ma accelleró il passo, costringendo il povero Clawhauser a seguirlo di corsa.
Voleva arrivare alla scrivania di Judy il prima possibile.
Dopo due passi, il povero ghepardo in sovrappeso era già stanco.
A Nick fece quasi pena e decise di ascoltarlo. Era una bellissima giornata dopo tutto.
<Dimmi, amico>
<Judy...> Non riuscí a continuare la frase. Ansimava troppo forte.
Iniziò ad agitarsi.
<Judy? >
<Si...Judy è in malattia.>
<Ah...>
La volpe non sapeva cosa dire.
Rimase a bocca aperta.
Guardò il vassoio che reggeva in mano.
Li aveva comprati per niente.
Passò l'intero vassoio in mano a Benjiamin, che fu ben felice di accettarlo.
Judy è malata?
<Clawhauser dí al Capitano Bogo che non ci sono nemmeno io!>.
<M-ma come? Sei appena arrivato!>
<Infatti e ora me ne vado.>
Uscí velocemente.
Il ghepardo ovviamente sconvolto tornò alla sua postazione chiedendosi cosa stava succedendo a quei due.
Nick si ricordava perfettamente dove abitava la coniglietta.
Pensò che almeno quei dolci non sarebbero andati sprecati.

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Arrivato sotto il palazzo suonó il campanello. Gli aprí un'anziana pangolina tutta ingobbita.
<Chi stai cercando giovanotto?>
<Judy Hopps. Posso salire? É la mia collega.>
L'anziana lo squadrò da capo a piedi.
In quel momento si ricordó di avere ancora indosso la divisa.
Questo dettaglio ovviamente alla pangolina non era sfuggito.
<Entri pure.>
Lo accompagnó davanti alla porta dell'appartamento e poi, silenziosamente, se ne andó.
Mentre bussava alla porta si chiese in che stato l'avrebbe trovata.
Ipotizzò che avesse la febbre alta e che fosse a letto.
Non sarebbe mai mancata al lavoro se non per qualcosa di grave.
Poteva immaginarla sotto le coperte, con il nasino gocciolante e il termometro in bocca. Sorrise.
Sempre e assolutamente adorabile anche se malata.
<Avanti.>
Nick aprì la porta.
Rimase immobile sulla soglia.
La coniglietta non sembrava stare male, anzi era indaffarata. Stava facendo le valigie. Rimasero a fissarsi per un tempo lunghissimo. Le orecchie di Judy si abbassarono.
L'aveva colta sul fatto. Aveva mentito.
Non posso crederci.
<Che cosa fai qui?>
Sembrava quasi più scioccata di lui.
<Ero venuto a vedere come stavi, ma a quanto pare qui non c'é affatto bisogno di me.>
La coniglietta non disse niente.
Continuava a guardarsi i piedi.
Non lo aveva avvisato. Non una parola.
Una telefonata o un messaggio.
Niente.
Nick era troppo arrabbiato anche solo per chiedere perché stesse facendo le valigie.
Stava per uscire chiudendosi la porta alle spalle, ma notò qualcosa nell'angolo, sul pavimento...Era la penna-carota registratore. Quanti ricordi. Sorrise.
La raccolse e per sbaglió partí l'ultima registrazione.
《Nick...Nick...》
Era la sua Carotina che piangeva, chiamandolo, disperata.
La guardó e l'aspressione di lei era di puro shock.
<Non è possibile. NO!>
Judy si lanciò letteralmente su di lui per afferrare la penna.
《Io ti amo Nick.》
Rimase pietrificato a guardarla.
Lei lasciò il suo braccio e nascose il muso tra le zampe e la volpe pensó di non aver capito bene.
Fece ripartire la registrazione.

~Spazio Autrice~
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi auguro che continuerete a leggere la storia. Baci a tutti 💛💚

I Sentimenti Di Una Volpe E Una Coniglietta [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora