Goodmorning teens!

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«Daniel» lo chiamai incantata dalla nuova Sala in terra inglese.
«Sofia» rispose agitandomi il braccio a tenendo fisso lo sguardo intono a sé.
«Ma l'hai visto dove cazzo siamo finiti? Come cazzo abbiamo fatto a finire a Londra?» gli urlai guardandolo negli occhi.
«Non lo so» mi disse lui, però a voce bassa.
Si girò verso di me e mi guardò profondamente nei miei occhi. Fui incapace di capire a cosa stava pensando.
«So soltanto che voglio starci con te» continuò, per poi avvolgermi le guance nelle sue mani calde, che avevano sorretto i miei fianchi per anni, e baciarmi.
Fu proprio così. Daniel, il caro vecchio Daniel... Il ballerino più affascinante, se non simpatico, se non bravo... Mi prese il viso tra le mani e mi baciò in quella stanza vuota.
Non mi resi nemmeno conto quando ci staccammo, mi ricordo solo Laurette che fece la sua entrata nella Sala strillando «Good morning teens!»
«Farà così tutto l'anno?» commentai facendo ridere Daniel, che non sembrava affatto in imbarazzo per quella che aveva appena fatto.
Insieme a Laurette c'erano due allievi; un maschio e una femmina.
Il maschio mi ricordava l'Arcangelo degli X-men; capelli ricci e castani rasati alla base e corporatura muscolosa.
Lei invece, nonostante avesse la stessa aria a superiore di Laurette, mi sembrò simpatica. Ma ancora non la conoscevo.
Portava i capelli sciolti, neri, lunghi e liscissimi con la riga nel mezzo.
Non riuscii a vedere il colore degli occhi di nessuno dei due.
Per un attimo pensai che fossero fidanzati, ma Laurette pose fine ai miei dubbi sforzando un italiano definito da lei discreto.
«Loro sono Gabriel e Jennifer, sono nuovi come voi. Fate pure amicizia, oggi penso non balleremo»
Così lasciò la stanza e i due nuovi si avvicinarono.
«Qui è dove balleremo» pensò quasi tra sé e sé Gabriel.
«Siete nuovi?» disse sorridendo Jennifer, sforzandosi anche lei di parlare italiano.
«Si, da dove venite?» disse Daniel.
«Io da fuori città» disse Gabriel indicando qualcosa fuori dalla finestra a parete. «Lei viene da Spagna, però vive in Centro»
«Spagna, davvero?» esclamai a mani giunte.
Jennifer annuì con un sorriso timido, e Daniel continuò per me mettendomi le mani sulle spalle «Aah, lei adora la Spagna. Studia español da quando era piccola. È fissata con la Spagna»
«Es verdad? Estudias español?»
«Si, desde era pequeña. Mi sueño es ir a Barcelona»
«Todo el mundo quiere ir a Barcelona, pero te digo no!»
Le rivolsi uno sguardo confuso e lei pensò per qualche secondo a quello che stava per dire.
«Sono cambiate molte cose dai tempi della Barcellona che la gente crede che sia»
«Complimenti»
«Ma io lo so l'italiano, solo che sono abituata a parlare in inglese... Però la R la dico bene!»
Accennai una risata e notai che Daniel era intento a parlare con Gabriel.
È proprio un bel ragazzo... Mi dissi osservando l'Arcangelo.
Bel guaio. Piacevo a Daniel... Ma mi ero fissata con Gabriel.

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