Quella sera tornai a casa entusiasta. Emozionata, irrequieta... Non riuscivo a stare ferma. Ma appena lo dissi a mia madre...
«Sie! Un se ne parla nemmeno mih! A Milano? 'Ndo voi andà, te? A Milano vole andà chesta»
«Dai, mamma, alò... È dopo la fine della scuola!»
«Io ummi movo da qui. Se vai a Milano poi ci resti».
***
Quella sera pioveva. Piovve tanto. Mi affacciai al balcone aspettando che un miracolo cadesse tra le mie braccia appoggiate sul marmo.
Mia mamma non ha mai creduto in me. Mi ha sempre riferito che son troppo grassottella per ballare, che son goffa, e mi ha sempre invitata a smettere. Pensai a quanto saltai di gioia al pensiero di poter andare dalla Provincia di Arezzo a Milano. A tutte le volte che avrei ballato... E pensai subito al dolore che avrei provato a dire alle mie compagne "Citte, non verrò".
Quella sera pioveva. Piovve tanto. Ma non so se le gocce scendevano dal cielo o dai miei occhi.
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È soltanto successo
Romantizm«Mi prendi?» «Quando mai ti ho lasciata cadere?» ~ Daniel e Sofia