Capitolo 13

43 4 0
                                    

CHRISTIAN'S POV
Arrivo a scuola nettamente in ritardo, iniziamo bene la giornata.
Per fortuna oggi è Venerdì, domani potrò dormire fino ad ora di pranzo, ne ho proprio bisogno.
Forse sarebbe meglio saltare la prima ora, il professore mi riproverebbe e non seguirei nulla della lezione.
Vado verso il mio armadietto e vedo Azzurra che sta camminando da sola per i corridoi.
La saluto con la mano e faccio cenno di avvicinarsi.
"Hei" mi dice appoggiandosi alla schiera di armadietti viola.
"Ciao, ma cosa ci fai qui?"
"Sto aspettando un alunno nuovo per mostrargli la scuola"
"Ancora alunni arrivano a Marzo?" Chiedo sbalordito.
Annuisce.
"Posso chiederti una cosa?" Le chiedo.
"Certo" mi risponde sorridendo.
"Ma Courtney, in passato, com'è stata?"
Abbassa subito lo sguardo e sembra faccia finta di non aver sentito la mia domanda.
"Non devi dirmelo per forza, io lo faccio per lei" le dico per rassicurarla, so molte più cose di Azzurra, so che Courtney fino a due mesi fa soffriva di anoressia e che adesso sta guarendo, che oltre alla sua famiglia lo so solamente io, che disprezza se stessa.
So anche che è bellissima.
"È stata strana durante gli ultimi tre mesi, poi circa due mesi fa ha iniziato a non uscire più, a partire all'improvviso, a non venire a scuola per settimane intere, molti si lamentavano del fatto che non veniva bocciata, ma sai il Perchè... Non possono bocciarla" mi risponde Azzurra continuando a guardare a terra.
Suona la campanella, e un ragazzino con gli occhiali si avvicina a noi, sarà l'alunno nuovo della scuola.
Azzurra va via con il ragazzo ed io corro per i corridoi della scuola alla ricerca di Courtney.
È fuori la sua aula, sta parlando con un gruppo di ragazze, il sole le risalta i capelli biondi e gli occhi azzurri, e sembra ancora più bella del solito.
In questi giorni abbiamo parlato spesso, ma mai della sua malattia, di solito parlavamo del mio lavoro, di come ho capito di essere gay, della musica che le piace...
Devo fare qualcosa per farle capire quanto sia perfetta.
Mi avvicino a lei e le sorrido, senza dirci nulla, la prendo per mano ed iniziamo a camminare. Sophia, Dylan e Tyler stanno parlando in un angolo e decido di avvicinarmi.
"Ciao" ci salutano non appena ci vedono.
Sophia vede che io e Courtney ci teniamo la mano ed alza un sopracciglio chiedendomi spiegazione, le faccio cenno con la testa che le parlerò dopo.
Perfetto, mi tocca inventare una scusa pure per Sophia.
"Gli stavo chiedendo se pomeriggio venite in piscina da me" mi dice Dylan.
"Oh certo, grazie" rispondo.
"Non posso, grazie lo stesso" risponde Courtney guardando da tutt'altra parte rispetto a me e mi lascia la mano.
Le lancio un'occhiataccia e sembra essersene accorta comunque, anche senza avermi visto.
"Perchè non vieni?" le chiede Tyler avvicinandosi a lei.
"Ho impegni" risponde lei guardandolo in faccia.
Solo a me non riesce a mentire guardandomi negli occhi? Forse Perchè so il reale motivo per cui non vuole mentire, ho fatto delle ricerche sull'anoressia, può benissimo andare in piscina, la aiuterà a rafforzare i muscoli.
"E cos'hai di tanto importante da fare?" Continua Tyler.
Courtney si guarda intorno in cerca di una scusa, se lei non viene, non ci vado nemmeno io.
"Mi ero completamente scordato! Dobbiamo andare da sua zia" esclamo e lei mi guarda sorpresa.
"No Chris, tu puoi andarci, io ci vado da sola" mi dice guardandomi finalmente negli occhi.
Faccio cenno di no con la testa ma la campanella interrompe Courtney che stava per dire qualcosa.
"Fatemi sapere, venite dai! Dalla zia potrete andarci un altro giorno" dice Dylan andandosene.
"Courtney vieni in classe con me?" Le chiede Tyler, lei annuisce.
Si rivolte verso di me e mima un 'grazie' con le labbra. Accenno un sorriso.
Sophia è accanto a me e sembra che stia cercando spiegazione, bene, dovrò inventarmi qualcosa in fretta.
"Chris, mi sei mancato molto" dice abbracciandomi.
"Anche tu Sophi, ma Perchè queste attenzioni?" Dico ridendo.
Le accarezzo i lunghi capelli rossi, siamo cresciuti insieme, le voglio troppo bene.
"Così, mi andava" risponde.
Sorride.
"Volevo dirti che mercoledì ci saranno le gare nazionali di Kendall e volevo chiederti se volessi venire, le farebbe piacere"
"Certo!" Le dico.
"Dovremmo portarci i suoi amichetti, devi aiutarmi a tenere a bada Adam se no mi starà appiccicato tutto il tempo" dice ridendo.
"Si, non balla lui?" Chiedo.
"No"
"Sai, all'ultima gara ha vinto il primo posto, la coroncina per reginetta della gara e una borsa di studio del valore di un mese in un'Europa!" Dice emozionata Sophia.
Sono fiero di Kendall, è una ballerina fantastica.
"Che bello, ci andrai anche tu?" Chiedo.
Scuota la testa. "Solo i miei, sarò sola a casa per un mese intero"
Scoppio a ridere, immagino già che Sophia mi costringerà a dormire da lei ogni sera per paura dei ladri o di qualche altra sciocchezza.
"Prepara il pigiama" mi dice ridendo.
"Immaginavo già" rido anch'io.
Ci dirigiamo verso la classe ma Sophia si ferma all'improvviso.
"Devo dirti una cosa riguardo mio.."
"Ragazzi entrate su" ci interrompe il professore alla soglia della porta.
Annuiamo entrambi, me lo dirà dopo.

We keep this love in silence.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora