Capitolo 12

47 6 0
                                    

SOPHIA'S POV

Ho aspettato tutta la notte sveglia sperando che mi arrivasse un altro messaggio con più informazioni, ma niente.
Spero solo non sia qualche scherzo idiota per far soffrire la gente, credo di aver già sofferto abbastanza quando avevo l'età di Kendall.
Non dirò a nessuno questo fatto del messaggio, potrebbero,sapendo che molte persone lo sanno, non inviarmi più niente.
È un peccato che me lo abbiano inviato con lo sconosciuto, gli avrei chiesto informazioni, sono disposta a tutto pur di ritrovare Edward.
Mi alzo dal letto e vedo che sono le sette del mattino, non ho chiuso occhio tutta la notte.
Vado a fare una doccia e poi torno in camera mia per vestirmi, un jeans e una maglietta bianca andranno benissimo con le converse con il disegno della bandiera americana.
"Mamma, io vado a piedi, ho bisogno di una boccata d'aria" dico uscendo di casa.
"Va bene" le sento dire mentre lascio chiudere la porta dietro di me.
Inizio a camminare e dieci minuti dopo sono già a scuola.
"Hei" sento dire dietro di me.
"Ciao" dico girandomi verso Tyler.
"Hai visto Azzurra?" Mi chiede, ha uno strano sorriso in volto, sarà successo qualcosa tra i due.
"Non ancora"
Mi saluta e va alla ricerca della sua amata, sono davvero carini insieme.
Mi dirigo all'aula di Inglese e trovo la professoressa già seduta.
"Buongiorno, ho ritardato?" Chiedo mentre mi vado a sedere.
"Giusto due minuti, ma non fa nulla Thompson" mi risponde mentre controlla il registro.
Questa professoressa mi sta davvero simpatica, sembra molto giovane d'età e non lascia nemmeno compiti. È stato un peccato che non l'abbia avuta anche gli anni precedenti.

La giornata scolastica finisce velocemente, per fortuna, ho incontrato tutti i miei amici per pranzo e durante la ricreazione.
Questo pomeriggio c'è la gara di Kendall e lei ci tiene tantissimo alla mia presenza, ed io tengo a vederla ballare, è davvero brava.
Mentre mi dirigo a casa sento vibrare il telefono, un messaggio sempre da quel contatto anonimo.
«Edward sta bene»
Tiro un sospiro di sollievo, ma sono pur sempre agitata per il fatto che non so se sia tutto vero e anche per la paura di non rivederlo mai più.
Arrivo a casa in fretta e vado a fare i compiti.
Alle sei del pomeriggio ricevo una chiamata da mia madre.
"Mamma dimmi"
"Papà è già pronto, vieni con lui al concorso?"
"Si, a dopo"
Riattacco e vado a prendere il giubbotto.
Salgo in macchina con mio padre e ci dirigiamo in una palestra, ma con un enorme palcoscenico e migliaia di persone.
"Ed ecco a voi la numero 134, con il suo assolo di Hip-Hop" annuncia il presentatore da sopra il palco.
"Kendall è tra una decina di balli" mi annuncia mio padre, bene staremo qui fino a tarda serata, per aspettare poi la premiazione.
Mezz'ora dopo vedo finalmente salire mia sorella sul palco.
"Vi presento Kendall, con il numero 143 e con il suo assolo Jazz, un applauso signori e signore"
La musica parte e lei inizia a fare il suo assolo, è bravissima e sono fiera di lei, ci mette il cuore e l'anima quando danza.
Un paio d'ore dopo finalmente arriva la premiazione, un paio di bambine che avevo notato hanno vinto il sesto e quarto posto, adesso gli ultimi due stanno per essere scoperti.
"Il secondo posto va alla numero 174, complimenti" dice sempre il presentatore da sopra il palco.
"Ma il primo posto, con il titolo di reginetta della gara, e con il massimo punteggio vanno a Kendall, la numero 143, bravissima"
Io e mio padre ci alziamo e ci abbracciamo forte, è stata davvero brava e se lo è meritata.
La mia sorellina viene incoronata davanti a tutti, ha un sorriso smagliante e sono davvero fiera di lei, ci ha lavorato tanto e finalmente ce l'ha fatta.
Alle 20:30 sono già a casa, sto morendo di sotto visto la notte in bianco di ieri.
Mia mamma mi ha anche comunicato che non solo Kendall ha vinto il concorso, ma le hanno consegnato una borsa di studio da svolgere in Europa, per un mese intero, e che partirà insieme ai miei genitori. Sarà strano essere a casa da solo per un mese intero, ma mi divertirò a fare tardi la sera e ad invitare i miei amici a qualsiasi orario.
Siamo a marzo, e loro partiranno a Maggio, quindi tra non molto.
Tra una settimana mia sorella ha anche le gare nazionali, spero vinca di nuovo il primo posto.
Inizio a non poter tenere più gli occhi aperti davanti al cellulare, lo poso e poco dopo sogno già di trovare Ed e di vederlo tornare a casa.

We keep this love in silence.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora