Rachel camminava in tutta fretta per le strade di Jump City,sentiva già l'odore che di solito preannunciava la pioggia. Nei suoi vestiti scuri fatti di jeans e maglietta nera di una band sconosciuta,sentiva che la pioggia non avrebbe fatto altro che ingigantire i suoi problemi. Aveva intenzione di arrivare la municipio o alla centrale polizia di quella città prima che piovesse. Purtroppo il suo piano non andò a buon fine,vedeva già in lontananza ciò che poteva somigliare ad una centrale di polizia che iniziò a piovere. La centrale era in fondo alla via e lei appena all'inizio. Impossibile lanciarsi in una corsa verso la stazione senza bagnarsi da capo a piedi. Nonostante questo si mise a correre,cercando un riparo dall'acqua. Appena vide una sorta di locale affollato di gente che rideva,entrava ed usciva da sotto il tettuccio che segnava la via per la porta,vi si fiondò dentro,spintonando con delicatezza chi le sbarrava la strada. Non aveva più forze. Una volta dentro si rese conto di quanto sfortunata fosse. Era una discoteca.
Rachel odiava la discoteca. Era troppo rumorosa e sentiva sempre il ritmo della musica che sovrastava i suoi pensieri,talvolta battendole nel petto al posto del suo cuore. Troppa gente,troppa folla. Un mucchio di persone sudate e appiccicose che si strusciavano tra loro credendosi superiori solo perché perdono la ragione. C'erano centinaia di ragazze in vestitini corti che si facevano toccare e guardavano tutti dall'alto in basso,tentando di far sentire inferiore chi le stava intorno. Con Rachel non funzionava. Non poteva importarle di meno di quelle. Le raccontavano fatti a loro successi per impressionarla,ma lei rispondeva sempre sgarbatamente,facendo acute osservazioni e,talvolta,ignorandoli quando quelli si infuriavano.Sei menefreghista.
Avrebbe detto una persona qualunque.
No,sono realista.Rispondeva lei. Ed era vero. Rachel sapeva che,per quanto si credessero superiori gli altri,erano esattamente uguali a lei. Se si feriva,sanguinava; se le avrebbero sparato,sarebbe morta; e così era con tutti. Non ne vedeva il motivo. Forse era per questo che lei e la sua amica Kori erano così legate nonostante fossero completamente diverse. Kori,essendo ingenua,non vedeva come una persona potesse sentirsi superiore o inferiore ad un'altra,a Rachel semplicemente non interessava.
Sospirò rendendosi conto di dov'era finita,si passò una mano tra i corti capelli corvini bagnati,chiudendo per un momento i grandi occhi color ametista. Per fortuna nessuno era venuto ad importunarla.
<< Ehi >>
Aveva parlato troppo presto. Si voltò e si trovò di fronte un bel ragazzo biondo dagli occhi color cielo. Sembrava avere una buona muscolatura ed indossa jeans chiari a vita bassa e una t-shirt.
<< Che vuoi? >> Gli rispose bruscamente.
<< Niente,volevo conoscerti. Sai,non sembri esattamente un tipo da discoteca. >> Disse,alzando le spalle.
Lei lo fissò. << No,infatti sono qui solo per riparami dalla pioggia. >>
<< E che ci fai a quest'ora in giro da sola quando sta per piovere? >>
A Rachel fu chiaro che quel biondino ci stava provando con lei.
Strani gusti,il biondo.
Si disse. Lo fissò in maniera impassibile e continua ma il suo sorriso non si cancellò. Alla fine si arrese.
<< Devo andare nella centrale di polizia. >> Spiegò.
<< Come mai? >>
<< Affari miei. >>
Il biondino alzò le mani in segno di resa,sempre sorridendo. << Okay,okay,ho capito. Vuoi qualcosa? Ti offro da bere? >>
<< No. >>
<< Wow che freddezza,sei interessante. >>
Rachel rimase per pochi secondi sorpresa dalla sfacciataggine del biondino.
<< Guarda che non attacca con me. >> Lo informò.
<< Okay. >> Sorrise lui con un'alzata di spalle. << Se di qui? >>
<< No,perché ti interessa? >> Rispose brusca.
<< Voglio solo conoscerti. >> Sorrise ancora. << Sei in un albergo o qualcosa del genere? >>
<< No. >>
<< A casa di un parente? >>
<< No. >>
<< Di un amico? >>
<< No. >>
L'espressione del biondino si fece perplessa. << Sai almeno dove starai per 'sta notte? >>
Per strada.
Avrebbe voluto rispondere Rachel.
<< No. >> Disse invece.
L'espressione del biondo si fece ancor più perplessa ma insofferente alla raffica di freddi "No.". << Allora come mai vai dalla polizia? Non sarebbe meglio andare in un albergo? >>
Rachel sbuffò. << Non ci arrivi? >>
Il biondo la guardò imbarazzato a mo' di scusa.<< Ehm ... >>
Rachel sospirò nuovamente. Quel ragazzo non era molto intelligente. << Mi hanno derubata di tutto. Soldi,carta di credito,passaporto ... >>
<< Oh! Mi spiace,ma beh sai,può capitare in questa città ... Vuoi chiamare qualcuno? Se vuoi ti presto il telefono. >>
<< Non voglio chiamare nessuno che non sia la polizia,e lo faccio con il mio telefono grazie,devo solo ricaricarlo. >>
<< Non te l'hanno rubato? >>
<< Non l'hanno visto. >>
<< Oh beh,tanto per dirtelo ... La maggior parte dei poliziotti stanno scortando il sindaco per una commissione di nonsoché e gli unici poliziotti in pattuglia sono proprio quelli che non ti posso aiutare ... >>
<< E tu come fai a saperlo? >>
<< Emily lavora come segretaria al municipio da un po',viene qui quasi ogni sera libera che ha. >>
<< Non so chi sia questa Emily e non mi interessa. >> Disse fredda prima di avviarsi per la porta a controllare la situazione. La pioggia era cessata. Ma era chiaro che di lì a poco sarebbe ricominciata,si sentiva ancora quell'odore di terra bagnata che lo preannunciava. Fece per avviarsi fuori ma sentì la voce del biondino.
<< Aspetta! >> E poi le era arrivato accanto con un elegante giacca che ad occhio costava sui 300 dollari. << Se non hai dove dormire per stanotte,puoi venire da me. Non ho- >>
<< Non mi interessa. Smettila di seguirmi. >> Lo interruppe fredda.
<< Volevo solo essere gentile- >>
<< Non mi serve. Me la cavo benissimo da sola senza il tuo aiuto o il tuo patetico tentativo di provarci con me. >> Disse e velocizzò il passo lasciandolo indietro.
Si girò appena per vedere che il biondo si era fermato. Chiaramente deluso dalla sua reazione. A Rachel un po' dispiacque,ma si voltò di scatto cercando di ignorarlo.
<< Posso ... Posso almeno sapere il tuo nome? >> Disse piano il ragazzo,ancora con tono deluso. Dubitava che la mora lo avesse sentito.
Ma Rachel aveva sentito benissimo. << Rachel. >> Disse partendo spedita senza né guardarlo né degnarsi di chiedergli il nome. Non voleva saperlo.
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ONE-SHOT SHIP TEEN TITANS
FanficCiao a tutti..vi starete chiedendo perchè ho creato questo libro. È per le ONE-SHOT. Per chi non lo sapesse,è la storia di una coppia(o altro) in un solo capitolo. Infatti One(uno)shot (corto) In questo libro farò delle piccole one-shot sulla bbrae...