La resa dei conti. La laurea.

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A pochi esami dalla laurea, mi sento praticamente come un gatto dentro una lavatrice. Niente mi calma, tutto mi agita. La sola vista dei libri mi da la nausea e la notte faccio sogni degni di una paziente di neuropsichiatria. Quello che per la gente normale é il traguardo che aspettavano da anni, per me diventa solo un enorme, grandissimo adessocomecazzofacciovogliomorireadesso

E niente, quindi passo le mie giornate a rimuginare su cosa farò dopo, come sarà la mia vita sotto i ponti, costretta al vagabondaggio.. chissà chi sarà il mio vicino di cartone? Dite che mi lascerà bere dalla sua fiaschetta??

Be, ironia a parte, diciamo che il mal di testa é diventato una costante, e che affronto ogni secondo con la canzoncina itsthefinalcountdown tudududuuu tududududuuuu nel mio cervelletto.

Poi tra il caldo, le zanzare, l'allergia, e la signorina ansia seduta accanto a me che sbuffa e scalpita, capirete bene che non sto passando delle belle giornate. Eh no. Niente, mi tocca soffrire e studiare. Studiare e soffrire. In un loop infinito.

L'inferno secondo me é decisamente un posto più confortevole per adesso. Se non altro si rotolano nel fango ma non studiano.

Torno alle mie prigioni.

Vostra,

L'anima errante laureanda

Diario Di Un'AnsiosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora