E penso che questa sensazione non se ne andrà mai. Quella sensazione di vuoto d'aria come quando da bambina saltavi da un gradino troppo alto, o ti dondolavi su un'altalena.
Il cuore che ti si muove dentro il petto e pam, dritto lì, in mezzo ai polmoni. E poi giù, sempre più giù fino a sprofondare dentro lo stomaco, lasciandoti senza respiro.
Quel senso di vertigine che ti fa tremare gambe e cuore, quando pensi a un ricordo. Un ricordo che diventerà sempre più lontano, sfocato, quasi come nascosto dalla materna e confortante penombra di un pomeriggio d'estate. E lo ritroverai lì, tutte le volte che, riaffiorando, ti fará dire: "Una volta mia nonna mi diceva. Una volta avevo un amico".
Una volta e non più. Ricordi nascosti nella penombra, al riparo dal sole cocente.Ed é così che a volte mi sento. Come quando in estate, dopo pranzo, ti metti a letto, le persiane semichiuse, e sei in quella sorta di dormiveglia dove tutto sembra confuso e la stanza, i rumori, le voci, ti sembrano quasi irreali. Un fruscio lontano e quasi indistinguibile mescolato al canto delle cicale. Risate lontane di bambini in bicicletta, o che giocano a nascondino. L'infanzia-che-più-non-torna.
E i ricordi sono lí con te, che continui a fluttuare dentro una bolla sospesa nel tempo, su questa altalena di malinconia col cuore che sembra essere di ghiaccio e fili invisibili che ti stringono la gola. La sensazione di cadere giù da mura altissime mentre stai per addormentarti. Colare a picco verso cióchenonépiú. E provi a uscire ma non ci riesci. E non ci riesci perché la verità é che non vuoi.E vorresti tornare indietro. E vorresti riabbracciare chi non c'è. E vorresti parlargli, chiedergli delle cose. Chiedergli scusa per non esserci stata come forse avrebbero voluto. Dir loro grazie per averti forse ritenuto una persona migliore di quella che sei.
Ma poi ti viene in mente quella canzone di De Gregori, che faceva: "Ma se soltanto per un attimo potessi averti accanto, forse non ti direi niente, ma ti guarderei soltanto".
Già. Vi guarderei soltanto forse, é vero. E questo già mi basterebbe.
E allora lasciatemi qui, almeno per oggi.
Lasciatemi qui, almeno un altro po'.
Se non posso avervi accanto, alla fine, per rivedervi mi basta solo chiudere gli occhi.
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Diario Di Un'Ansiosa
Tiểu Thuyết ChungViaggio all'interno della stanze (del cuore e della mente) di chi deve purtroppo e suo malgrado convivere con due ospiti indesiderate: l'ansia e la malinconia. Se anche voi vi sentite così, siete nel posto giusto. Perché a volte , mal comune mezzo...