Capitolo 1 - Il maniero

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Settembre 2001.

In un piccolo paesino di campagna più precisamente Oklahoma City, in questo lasso di tempo vive la famiglia Blain.
Risiedevano in una delle più grandi case del paese, dopo poco più di nove mesi decidono di trasferirsi, a causa dei troppi impegni lavorativi ed il rumoroso vicinato.

La protagonista in assoluto Dana.
Dana da anni lavorava come pubblicitaria per un importante azienda di marketing, suo marito Pitt invece un militare dell'esercito della marina, sempre distante dalla famiglia non riesce a godersi il più possibile l'amore per sua moglie ed i loro due figli.
Peter il maggiore di otto anni e la piccola Jennifer di cinque anni.

- Pronto? Casa Blain! - risposi al telefono.

Era il Capitano non che migliore amico di Pitt - Parlo con la signora Dana? -

- Si sono io! -

- Buongiorno signora, sono il Capitano Holmes della Marina Militare, volevo presentarmi in casa vostra ma purtroppo la mia condizione non me lo permette, sono qui per dirvi che vostro marito è deceduto questa mattina a causa di una esercitazione in mare .. mi dispiace - il mondo mi crollò addosso.
Feci rimbalzare il telefono per terra, non potevo credere che mio marito fosse morto, che non fosse mai più tornato a casa.

6 anni dopo..

Avevo deciso di vendere questa casa per i troppi ricordi che mi legavano al mio Pitt, ma poi decisi per mia fortuna di restare anche perché più di tutto lo volevano i miei figli.
Avevo ripreso la vita di sempre cercando di andare avanti il più possibile non dimenticandomi mai quanto ogni giorno mi sentivo immensamente vuota, non vederlo entrare da quella porta per tutti noi, per quelli che lo conoscevano.
Per chi lo conosceva era un uomo di poche parole, affettuoso ed amante della vita.

Quella sera decisi di passare il fine settimana con mia sorella Maggie, mia sorella maggiore che viveva a pochi km da me.
A differenza mia viveva nel comune caos cittadino insieme a Jeff e i miei due nipoti di qualche anno più grandi dei miei.

Avanzando verso le loro stanze aprendo la porta che era chiusa busso con frequenza - Siete pronti? Sbrigatevi .. Jennifer .. Peter forza! Vi aspetto in macchina - mi incamminai verso la mia auto ed aspettando che i miei ragazzi uscivano dalla porta principale per entrare in macchina.

L'atmosfera non era delle migliori, quella sera viaggiammo a soli 60 km/h quando di colpo distratta dai notiziari della mia radio accesa non mi accorsi che un forte vento soffiò verso di noi, dal finestrino della macchina di colpo parve un volantino con scritto *Maniero in vendesi* in quell'attimo non riuscendo più ad avere il controllo del volante non feci in tempo a girare che finì fuori strada andando a sbattere contro ad un grosso albero.

L'atmosfera non era delle migliori, quella sera viaggiammo a soli 60 km/h quando di colpo distratta dai notiziari della mia radio accesa non mi accorsi che un forte vento soffiò verso di noi, dal finestrino della macchina di colpo parve un volanti...

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La fortuna questa volta era dalle nostre parti, nessun ferito .. qualche leggera ammaccatura sul viso.

Persi così i sensi, ma quando aprì con fatica gli occhi vidi l'auto accartocciata attaccata al grosso troncone che avevo davanti, alzo delicatamente la testa quando sento un forte dolore cervicale sorpassarmi per tutta quanta la schiena, il mio pensiero erano i miei bambini, mi girai e li vidi.. tirando un forte sospiro di sollievo.

- State tutti bene? - esclamo.

Peter si girò dal finestrino quando vide incredulo una maestosa casa raffigurata prima sul volantino.

- Mamma .. mamma guarda! -

Cerco di slacciarmi la cintura incastrata alla chiusura - Non adesso Peter.. sto cercando di.. - Peter insistette e disse ancora una volta. - Mamma guarda dal finestrino.. - Dana allora lo ascoltò e si voltò sbalordita - Aspettatemi qui, non vi muovete assolutamente.. torno subito.. - Dana così uscì dall'auto, ancora stordita non potè che ammirare quel favoloso maniero avvolto in una strana nebbia bianca.

Si girò così per aprire il secondo sportello dell'auto per far scendere i rispettivi figli - Prendete tutto quanto e andiamocene via da qui.. non mi piace affatto questo posto.. - Jennifer spaventata , si rivolse a sua madre con voce tremolante - Mamma ho paura..- Dana guardandola la prese in braccio, mentre con l'altra mano prese Peter.

Dopo un'ora furono tratti in salvo da un uomo con un furgoncino che li scortò a casa, Dana una volta rientrata a casa fece scendere prima i bambini e poi rivolgendosi al camionista disse - La ringrazio infinitamente -
- Potevate morire lo sapevate? Ora ritornate a casa e buona serata - Dana così chiuse lo sportello dell'autovettura.

Accompagnò i due bambini direttamente a letto, dopo la terrificante giornata passata.

Riuscì così a rintracciare sua sorella che disse - Dana! Che fine avete fatto? Sono le 23:00 lo sai? Vi stavamo aspettando! -
- Maggie me ne sono resa conto, solo che abbiamo avuto un incidente ecco tutto.. ma stai tranquilla stiamo tutti bene -
- Incidente? Potevi almeno chiamarmi no? - - Era quello che stavo facendo, il problema che il telefono non prendeva..-
- La prossima volta verrò io a prendervi, ora và a dormire.. buonanotte Dana - - Buonanotte -

Le radici del mio passato (SOSPESO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora