Capitolo 14 - Ascolta il tuo cuore

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Quanti pensieri si fecero vivi dentro me quella notte,il dolore delle immense contusioni che mi avevano inflitto in quella caduta erano insopportabili,tutto era diventato ingestibile,ogni cosa,ogni minimo pensiero detto era una condanna.

L'anziana vecchietta in quel momento si alzò,mi vide sofferente ed incredula,mi fece alzare e con gentilezza mi abbracciò,rivolgendomi queste parole < Non dubitate mai di me,siete oramai come una figlia e non vi abbandonerò,non vi lascerò andar via..devi cercare di resistere,di esser forte ad ogni avversità..guardami cara..guardami e ascoltami..> la guardai mentre i miei occhi erano sopraffatti da una minuscola veletta trasparente piena di sofferenza < Avete un bellissimo viso,mi dispiace per quello che vi è successo,non capisco neanche il..> la zittii mentre mi sdraiai a letto < Non finirò mai di ringraziarvi,fino ad oggi non credevo fosse stato possibile tutto questo,non credevo che..giuro che mi vendicherò lo giuro sul mio onore che mai più nessuno mi toccherà..nessuno > l'anziana che ancora non capì qual'era il suo nome,mi fece riaddormentare.

La mattina successiva iniziai a sentirmi ancora più debole,sentivo il calore della mia pelle bruciare così forte che ogni cosa ormai per me era diventata insignificante,l'anziana signora capì che la febbre mi era apparsa e così decise di inzupparmi la fronte di acqua,quando esclamò < E' ora di togliere le bende mia cara.. > sorridendo,non ero soddisfatta di quelle sue parole ma feci ciò che mi aveva appena ordinato.

Mi alzai pur non stando bene andando vicino allo specchio,aprii gli occhi mentre il suo incoraggiamento in me si fece evidente,il mio viso era intatto purtroppo dalla fronte al naso non riuscivo a riconoscermi più,dov'era la mia vecchia me?Cosa ne è stato di tutta quella bellezza se sarei diventata un mostro agli occhi degli altri?

Abbracciai forte quella donna,quando presi l'iniziativa < Io sono..Dana comunque o almeno credevo di esserlo > si avvicinò a me mentre mi fece sedere < Mi chiamano la vecchia dei boschi..ma tu puoi chiamarmi tranquillamente Zafir > continuò < So che non sarei giusta dirti questo,ma so che ben presto riuscirai ad avere la tua vita,quella che ti è sempre appartenuta..non voglio intromm..> gli dissi < No..assolutamente..voi mi avete aiutata in ogni modo Zafir oramai siete la mia seconda famiglia..vi racconterò tutto non appena mi sentirò meglio..ho bisogno di riposare adesso > mi rimboccò le coperte mentre si sedette accanto al fuoco.

In realtà la febbre in quel momento si alzò di ben 41 gradi,vidi strane ombre e io che correvo e urlavo all'idea di non farcela,di colpo notai due presenze,erano mia madre e mio padre..e mia sorella..mia sorella?

L'amore che provava quella inevitabile donna era inconfondibile,così anziana eppure così indifesa,ero decisa a riconquistare la mia dignità e tutto ciò che fino ad ora mi aveva ostacolata.

Sentii così bussare alla porta,Zafir aprì..nonostante tutto mi alzai,sentii qualcuno che parlava di una certa sparizione..decisi così di trovare una soluzione per potermene andare.

Il problema è che non volevo lasciarla sola,senza prima averle spiegato il motivo di quello che stava succedendo..forse fuggendo non risolverò mai i miei problemi ma almeno mi aiuteranno a capire che sono solo una donna alla ricerca del suo passato.


Le radici del mio passato (SOSPESO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora