Capitolo 40

125 7 1
                                    

Lo scosto per cercare di alzarmi,scivolo dal divano .
Una volta alzata lo metto pancia su e noto il suo respiro farsi sempre più debole ,posiziono 2 dite al collo in direzione della carotide e il battito cardiaco è quasi assente.
"Giovanni amore mio"dico piangendo
Prendo il mio telefono dalla scatola e chiamo il 118
"Per favore venite presto ,un uomo si è sentito male ,è svenuto,in via delle rose "dico agitata .
Gli sbottono la camicia per farlo respirare meglio
"Amore mio ,non abbandonarmi ,ti prego"dico accarezzandolo dolcemente.
Dopo neanche 5 minuti sento il suono dell ambulanza,apro la porta e subito 2 medici entrano con una barella ,adagiano Giovanni portandolo con loro .
Guardo spaventata ,tutto sembra correre velocemente .
"Signorina lei è una parente?"
"Ehmm...si ...sono la figlia"
"Allora può venire con noi"
Prendo le chiavi di casa ,chiudo e salgo sulla ambulanza ,sedendomi vicino a lui.
I medici gli hanno già messo la mascherina con l ossigeno per farlo respirare e al petto ,in direzione del cuore,dei fili attaccati ad un macchinario che segna il battito.
Dovrei avvisare la moglie ,ma non ho il numero.
Prendo il telefono dalla tasca di Giovanni e gli invio un messaggio .
Non voglio parlargli,come potrei dirle che il marito era con me.
Ad Anna:
Giovanni è stato ricoverato d urgenza in ospedale
Breve ma coinciso .
Dopo 15 minuti circa l ambulanza si ferma,i medici scendono al barella con lui di sopra e lo portono dentro la struttura dell ospedale.
Li seguo ,ma arrivati in un lungo corridoio con tante stanze un medico mi ferma con la mano dicendomi
"Signorina deve andare a compilare il ricovero di suo padre ,ora lo portiamo in terapia intensiva ,le faremo sapere "
" si va bene ,salvatelo !!"dico piangendo
"Faremo il possibile"
Mi diriggo alla reception dove una donna sulla cinquantina, con un cartellino che indica il suo nome "Alessandra", mi dice
"Signorina cosa le serve?"
"Devo compilare il ricovero di mio padre"
La parola padre verso di lui ,non so perché,ma viene spontaneo .
"va bene,questo è il foglio ,metta il nome del paziente,data di nascita e poi mi deve dare carta d identità e tessera sanitaria"
Mi porge il foglio e comincio a compilarlo
"Nome :Giovanni Rossi, Data di nascita :..."
Pensandoci bene lui non mi ha mai detto la sua data di nascita .
Prendo i documenti dal suo portafoglio ,per fortuna prima avevo pensato di prenderlo dalla sua tasca.
Data di nascita 8/06/1972
Tra pochi giorni fa il compleanno .
Che bello!!!
Finito di compilare il ricovero mi reco nella sala d attesa ,mi siedo ma non riesco a stare seduta ,mi alzo e comincio a camminare per poi risedermi.
Sono troppo agitata !!
Mi giro a destra e a sinistra per vedere se trovo qualche medico a cui posso domandarmi di lui ,ma niente .
L unica che vedo arrivare è la moglie con le 2 figlie piangere disperatamente .
Non so che fare ,vorrei restare qui ma sicuramente lei non vorrà .
Cosi prendo la borsa e decido di andarmene e magari ritornare più tardi ,quando ad un tratto sento chiamarmi
"Francesca!"
"Si"dico girandomi
È Anna,cosa vorrà,forse vuole di nuovo gridarmi
"Io sono sicura che a lui farebbe piacere che tu restassi qui "dice piangendo
"Davvero?"
"Si ,in fondo una persona che noi amiamo più della nostra stessa vita ora sta combattendo tra la vita e la morte"
"Grazie,grazie "
Ci abbracciamo .
Sono felice di avere avuto la possibilità di rimanere.


Un Amore ContrastatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora