Quelle parole mi scossero.
Com'era possibile? La leggenda non narrava niente del genere e perchè proprio loro?
"Spiegati meglio?" Disse Damon in cerca di spiegazioni
"Guardando i vari libri dal più antico al più recente abbiamo scoperto che tutti sono collegati, parlano tutti della guerra successa tra i quattro guardiani, la leggenda è sempre la stessa" disse Valeria sfogliando le pagine di vari libri
"Ma la fuga di Valentine Morton rimane un mistero, molte fonti dicono che sia riuscito a scappare grazie all'aiuto di un altro lupo"
"E questo cosa centra con noi" chiese Sofia
"A quel punto i libri non avevano risposte perciò abbiamo chiesto a vari licantropi se ne sapessero qualcosa, e la maggiorparte di questi ci ha riferito che i loro più vecchi famigliari avevano avuto l'opportunità di incontrare di persona i guardiani e ognuno di loro era sempre accompagnato da un licantropo, li chiamavano Occhi Viola"
"Quindi loro sarebbero i nostri protettori?" Disse Jessi
"Secondo voi perchè avete un legame così stretto e unito con loro? Voi siete legati" disse Jonas sorridendo
Sofie sorrise e mi strinse in un abbraccio
"Io l'ho sempre saputo che eravamo legate" disse ridendo
"In verità non sei tu la sua protettrice" disse Valeria un po a disagio
"Come no?" Chiedemmo nello stesso momento io e Sofia
"Tu sei la sua protettrice" disse indicando Jessi
"Aspetta quindi se lei e la sua protettrice vuol dire che..."
"Io sono il tuo protettore" disse Damon con un sorriso malizioso
"Infondo l'ho sempre saputo che eravamo legati noi due" disse Damon ripetendo la frase che aveva detto sofia e avvicinandosi a me con la sedia e mettendomi un braccio attorno alla vita.
"Togliti" dissi cercando di toglierli la mano ma senza successo
"Eddai ammettilo che ti piace" disse lui avvicinandosi e stringendo la presa sul mio fianco
"Non ti azzardare a toccarla" ringhiò una voce dall'altra parte del tavolo.
Jessi si era alzato dalla sedia e con le mani appoggiate al tavolo si stava sporgendo verso Damon minaccioso.
Damon accavallò le gambe con un sorriso da ebete sul volto.
"Fratello ti consiglio di non rivolgerti a me in questo modo se no da suo protettore ti vieto di vederla per la sua sicurezza" disse lui alzando un sopracciglio divertito
"E io da suo fidanzato ti consiglio ti togliere quel braccio altrimenti non farai una bella fine" gli ringhiò lui
"Vuoi mettermi alla prova" ringhiò Damon divertito
"Finitela" disse Sofia scocciata
Ma nessuno dei due rispose, erano impegnati in una sfida di sguardi pieni di odio.
"Damon smettila, non siamo qui per litigare"
Lui appena sentì la mia voce si voltò verso di me guardandomi con quei suoi occhi viola
"Ti prego" gli dissi
Lui mi scrutò per un momento poi tolse il braccio e lo appoggiò sullo schienale della sedia.
A quel punto Jessi si calmò e si sedette.
E la stanza venne invasa da un silenzio imbarazzante che venne interrotto dalla voce di Sofia
"Quindi siamo una specie di loro beta?"
"Più o meno si" disse Vale
"Abbiamo scoperto inoltre che secondo altre teorie che i protettori riescono a percepire le emozioni dei propri guardiani, quindi vuoi dire che se voi siete in pericolo loro lo percepiscono" disse Math euforico "Non è una figata"
"Si è davvero una figata stare a controllare lei ventiquattro ore su ventiquattro per non farla cacciare in qualche guaio" disse Damon con sarcasmo.
"Se non ti sta bene puoi anche andartene per me non c'è problema, me la so cavare anche da sola" lo guardai male io
"Dai lo sai che non ti lascerei mai dasola, e come gettare un agnello in pasto ai lupi, troveremo qualcosa di divertente da fare" disse lui con un pizzico di malizia.
Stavo per ribattere quando la porta della stanza si apre mostrando un ragazzo dai capelli corti castani e gli occhi del medesimo colore.
"La ragazza è pronta" disse lui
"Sta bene?" Chiese Ric
"Poteva stare meglio" disse semplicemente il ragazzo
"Ok grazie Brent, portala tra cinque minuti nella sala riunioni del branco" disse Ric
Lui fece un cenno e uscì dalla stanza.
"Dai andiamo" disse Ric alzandoci e facendoci strada.
"Tranquilla ti proteggo io non ti succederà niente" disse una voce alle mie spalle
"Non ho bisogno del tuo aiuto ho già il suo" dissi andando verso Jessi, gli presi la mano tra la mia e ci incamminammo.
Girai la testa indietro quando sentii parlare Damon e Sofia.
"Sarà giornata ancora molto lunga" confessò Damon
"Ma se è appena iniziata" disse Sofia ridendo.
"Cos'è sei già stanco per l'incarico che ti hanno affidato e troppo faticoso" disse lei spingendolo con il braccio
"No non mi stancherò mai" disse lui guardando da questa parte e incrociando il mio sguardo.
Mi sorrise io invece mi voltai subito dall'altra parte.
Non mi stancherò mai
Quelle parole mi rimbombavano nella testa una dietro l'altra in continuazione.
Non mi stancherò mai
Dopo cinque minuti precisi arrivammo davanti a una grande villa, Ric ci fece entrare e ci ritrovammo in una stanza con un tavolo a lato e un divano di pelle nera e una poltrona del medesimo materiale dall'altro.
Hai muri cerano appese armi di ogni tipo, dai piccoli coltelli a quelli più affilati e pericolosi.
Damon era rimasto affascinato dalle armi appese alle pareti e le scrutava curioso.
Quando la porta della stanza si aprì comparve nuovamente Brent insieme alla Kitsune.
Ora che la vedevo bene potevo notare le molte cicatrici che le ricoprivano il corpo.
"Grazie per averla portata" disse Ric con gentilezza
"Di niente" rispose Brent lasciando la ragazza nella stanza e andandose chiudendosi la porta alle spalle.
"Siediti pure qui" disse Ric facendo segno alla ragazza di sederti su una sedia.
Lei obbedì senza dire niente.
Damon prese un pugnale dal muro e si sedette sulla poltrona di pelle difronte alla kitsune girandosi il coltello fra le mani con un sorriso strafottente.
"Bene iniziamo"
____________________________________
Questo è 42 capitolo spero vi piaccia ❤
STAI LEGGENDO
Rose - L'anima Del Lupo
WerewolfLe gambe non mi ressero e caddi a terra, appoggiai la testa fra le gambe scorgendo le lacrime che mi scivolavano lungo il viso cadere sulle mie scarpe, alzai lo sguardo e lo vidi per l'ultima volta. "Era il paradiso ma al centro esatto dell'inferno"...