2 - La vera me

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Qualcosa mi afferrò per il collo e mi spintonò facendomi cadere e sbattere la testa.

Iniziai a vedere sfocato, sbattei un paio di volte gli occhi e ripresi coscienza.

Mi girai verso la cosa che mi aveva spinta e vidi un uomo, sulla trentina con i capelli e gli occhi di un nero pece.

L'uomo sogghignò e si avvicinò nuovamente a me.

Cercai di alzarmi ignorando il sangue che colava giù per la mano con la quale mi stavo premendo la testa dolorante.

Feci appena dieci passi che l'uomo mi riafferrò e mi bloccò con la schiena contro un albero a una velocità inumana.

Sentii la corteccia ruvida dell'albero premere insistentemente contro la mia schiena provocandomi un leggero dolore.

"Cosa c'è? Perchè non reagisci? Cos'è sei gia stanca?" disse lui con un ghigno

"Cosa vuoi da me! Lasciami perfavore!" Cercai di dire nonostante la sua mano attorno alla mia gola

"Cosa voglio da te..? Non sei tu il mio problema ma la tua razza bastarda. Se fossi stata umana avrei potuto anche risparmiarti." disse lui squadrandomi dall'alto al basso "Sai è proprio un vero peccato uccidere una bella ragazza come te" disse sfiorandomi la guancia con l'altra mano.

"Davvero non capisco di cosa stai parlando, non sono io la persona che stai cercando, per favore lasciami andare" dissi cercando di trattenere le lacrime invano.

"Davvero non sai niente? Non dirmi che sei una dilettante- disse ridendo- La verità e che tu non sei umana e neanchio, siamo dei mostri." disse sussurrandomi all'orecchio.

"Questa è la tua fine lupa" ghignò lui sollevandomi con una forza innaturale da terra.

Afferrai con entrambe le mani la sua che era serrata sul mio collo e cercai di liberarmi.

Ma dopo svariati tentativi falliti sentii le mie forze cominciare ad  abbandonarmi sempre di più.

Lasciai la presa dalla sua mano.

Sollevai lo sguardo per quanto potessi verso l'alto, vidi una folta chioma di un albero e tra i suoi vari rami si intravedeva a malapena il cielo.

Era un azzurro brillante e sereno, non mi sembrava di aver mai visto un cielo così luminoso.

È vero che la consapevolezza che la tua morte stia per venire renda anche quei pochi secondi o quelle semplici cose un paradiso.

Il mio respiro si fermò.

Tutti dicono che la morte sia tranquilla, silenziosa e indolore.

Ma quello che sentii io appena smisi di respirare, fù come cadere nel vuoto ma al posto di non precipitare mai, io atterrai su qualcosa di solido che mi fece sobbalzare.

Ripresi a respirare, ma non osai aprire gli occhi.

Ero viva?

Mi feci forza e aprii lentamente gli occhi, vidi l'uomo che mi stava per uccidere tra le fauci di un lupo grigio, questo gli stacco la testa e l'uomo si polverizzò, come se non fosse mai esistito.

Non è la realtà, sto sognando o sono morta, e impossibile,
Non è reale...non è reale...non è reale, ma più continuavo a ripertelo e piu passava il tempo sembrava sempre più vero.

Alzai lo sguardo e incontrai gli occhi azzurri del lupo grigio che mi aveva salvato, era bellissimo, avevo visto altri lupi nel bosco ma mai così grandi.

Il lupo mi ispezionò da cima a fondo e poi con un balzò scomparve nella foresta.

Cercai di alzarmi, la testa mi faceva ancora male e faticavo ancora a respirare ma riuscii lo stesso ad andare verso casa,

Volevo sapere la verità, cosa mi avevano nascosto per tutto questo tempo.

Quando arrivai aprii la porta< Bentornata Rose, come è andata la scuola?> disse mia madre

"Ditemi la verità, voglio sapere la verità, io non sono umana vero? E neanche voi"

Mio padre si alzo di scatto dalla sedia "Chi ti ha detto questo?"

"Un signore, nel bosco, che stava per uccidermi e un lupo mi ha salvato, cosa significa tutto questo?"

"Oddio! Stai bene?!" Chiese mia madre preoccupata, io annuii

"Rose la verità e che noi siamo dei licantropi, riusciamo a trasformarci in lupi"

"Stai scherzando vero?" Dissi

"No Rosy e la verità" disse mia mamma.

"Quell'uomo che ha cercato di ucciderti era un demone, uno dei nostri rivali più pericolosi" disse mio padre, ora tutto aveva senso.

Se fossi stata umana saremmo potuti diventare migliori amici, ma la natura ci ha messo uno contro all'altro

"Com'era il lupo che ti ha salvato?" Chiese mio padre

"Era grigio, molto grande e occhi azzurri"

"Jessie...." sussurrò mio padre

"Chi?"

Mio padre non rispose

"Rose abbiamo bisogno che tu non dica a nessuno che esistiamo" disse mia madre, io annuii.

"Ora vieni ti mostriamo una cosa"

I miei genitori escono di casa e io li seguo, fino ad arrivare al cuore del bosco.

"Ora guarda"disse mia madre trasformandosi in un bellissimo lupo grigio

"Non ci posso credere." dissi stupita, mio padre si trasformò subito dopo, in un lupo nero con gli occhi marroni.

"Rose, prova a diventare come noi anche te, basta pensare di essere un lupo". disse mia madre.

Iniziai a pensare che fossi un lupo, aprii gli occhi ma non cambiò nulla, ci riprovai, pensa di essere lupo, pensa di essere un lupo, mi dissi fra me e me, iniziai a sentirmi strana il mio corpo si stava trasformando, le pupille degli iniziavano a farsi verticali e le ossa si spezzavano, aprii gli occhi e vidi un folto pelo bianco era il mio, non ci credo ce lo fatta mi sono trasformata in un lupo, sono un bellissimo lupo bianco con gli occhi azzurri,iniziai a camminare a quattro zampe cadendo tremila volte, era fantastico potevi sentire anche i piu piccoli rumori e vedere a una lontananza sproporzionata, questo era il mio mondo.

Mio padre è mia madre iniziarono a camminare io li seguii correndo vidi un tronco per terra e decisi di saltarlo, feci un balzo e mi ritrovai capovolta per terra, lo ammetto faccio un po pena come lupo, però era bellissimo essere un lupo, sentire l'erba con le zampe, sentire tutti i suoni e i rumori del bosco.

Dopo aver camminato un bel po' nel bosco mio padre disse finalmente "Siamo arrivati", alzai lo sguardo e mi bloccai, non potevo credere hai miei occhi.

Allora vi è piaciuto il secondo capitolo Commentate e fatemelo sapere

Ciao a tutti da Eleonora10

~ E ~

Rose - L'anima Del Lupo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora