Nessuno come lui

Capitolo 8

Osservo Chriss con quell'incarnato diafano, i gesti lievi. la sua presenza, accanto ame, è come se alleggerisse una parte delle mie sofferenze. sguardo celeste e l'aura crepuscolare che accende le cose intorno a se di una luce carezzevole. È come se allegerisse una parte delle mie sofferenze, semplicemente ascoltando mi fa stare bene, così continuo a raccontare.

"Dovetti faticare non poco per convincere mio padre che stavo magnificamente informa perché in effetti le sue riserve non riguardavano la mia salute, non digeriva il fatto che sarei uscita nuovamente di sera con un ragazzo. L'aiuto di Clara influi molto sulla sua decisione. Gli fece  un discorso molto convincente, imbastito ad arte per farlo cedere, tanto che io stessa non avrei saputo fare di meglio.

< Caro, non puoi privarla di questa bellissima esperienza... pensa se avessero impedito a noi due di frequentarci, non saremmo qui oggi. È il suo primo appuntamento. Quanto tempo passerà prima che le ricapiti un'altra occasione! >.

Mentre lei parlava misi il broncio e l'infallibile espressione da cucciolo, sapendo che così lo avrei intenerito. Passai un intero pomeriggio in camera con René che mi suggeriva cosa indossare, era più eccitata di me come se quell'appuntamento fosse un evento da tramandare ai posteri mentre io lo consideravo un incontro tra due semplici compagni di scuola ritrovatesi dopo circa un anno. Non diedi importanza all'abbigliamento, tutto andava bene purché comodi ed optai per i miei jeans preferiti un twin-set color verde acqua che risaltavano i miei occhi, composti da top e giacchetto a ¾ ed in fine un paio di sandali con tacchi alti e cinturino che chiudevano alle caviglie. Ci incontrammo nuovamente al Driskill Bakery. Mentre mi avvicinavo, lo vidi osservare l'orologio e voltarsi a guardare i due lati della via. Sembrava in ansia e non appena si accorse che stavo attraversando le strisce venne incontro e mi diede un bacio sulla guancia."

- Cosa provasti.

- Non saprei, non riuscivo a decifrare quel gesto che per molti potrebbe sembrare scontato. Vedi Chris, il fatto è che solo un anno prima eravamo sul punto di scannarci e adesso, volta che lo vedevo con i suoi gesti gentili, più maturi, mi mandava in confusione.

- l'università fa questo effetto, si diventa maturi. Ma dimmi, come andò l'appuntamento?

"Cenammo allo stesso posto ordinando alette di pollo piccanti, tacos accompagnati da un tripudio di salse, una Diet coke per me e una birra per lui. Chiacchierammo e ridemmo per tutta la durata della cena. Mentre aspettavamo il conto, qualcosa cambiò, rimase a fissarmi in silenzio con un sorriso compiaciuto. I suoi occhi sprofondarono nei miei come se stesse provando ad analizzarmi. lo distolsi sentendomi nuda sotto al suo sguardo.

<Che c'è! Perché mi guardi così?>
< Niente, stavo solo riflettendo... È che oltre alle tue varie scomparse da scuola, al tuo ritorno ho notato in te del cinismo ed un po' di critica. Adesso, vedendoti il mio unico rimpianto è di non aver avuto modo di conoscerti meglio prima. >

Quindi non ero da sola ad avere rimpianti su come erano andate le cose, ma le sue parole mi diedero anche la consapevolezza che mi aveva notata già in precedenza, rammentandosi anche delle mie lunghe assenze di cui non ne conosceva la causa e che non avevo intenzione di rivelare. Non so il perché ma, per un momento la sua frase mi fece sentire adulata. Una sensazione che non avevo mai provato e che non l'avrei mai sostituito con la compassione che, probabilmente, lui avrebbe mostrato se glielo avessi rivelato. Come promesso, mi portò al cinema, una multisala che dava diversi film, dall'azione al fantasy e, nell'imbarazzo della scelta decidemmo in comune accordo, di vedere Hunger Games Il canto della rivolta. Il tempo volò e si era fatto tardi così si offrì di riaccompagnarmi a piedi fino a casa. In quella lunga passeggiata parlammo del più e del meno rivelandomi un aspetto di lui in netto contrasto dal ragazzo che si era mostrato durante tutta la serata.