Nessuno dei due aveva saputo dirle di no. Si era presentata con un sorriso enorme sul viso, l'eccitazione a scorrerle nelle vene, l'entusiasmo di una bambina piccola. Joris non se l'era sentita di scuotere la testa in segno di diniego. Barry aveva esitato molto, imbronciato com'era, ma alla fine aveva ceduto.
Sarebbe servito ad entrambi isolarsi per un po' dal proprio cervello, cedere ai pensieri frustranti li aveva irrigiditi e Arleen se n'era accorta subito.
"Adesso" guardò i suoi due amici con le mani sui fianchi e sorrise. "Voi ve ne starete qui fuori e mi aiuterete a scegliere l'abito" batté le mani e poi sparì letteralmente dentro al camerino. La commessa aveva l'aria divertita, di chi li stava palesemente prendendo in giro per quella tortura che gli stavano infliggendo.
Erano arrivati in ritardo in negozio, perciò Arleen aveva già scelto un paio di abiti da sogno da provare immaginando la faccia di Sebastian. Si morse il labbro, certa che il ragazzone dagli occhi verdi ne sarebbe rimasto incantato comunque, anche quando indossava un paio di semplici jeans.
Ne indossò uno, il primo che la commessa le aveva consigliato, e se lo infilò dalle gambe, sentendo la seta morbida della sottoveste scivolarle su per le gambe. Sospirò, nel guardarsi allo specchio.
"Qualcuno viene a darmi una mano con la lampo?" domandò ad alta voce. Non si scandalizzò quando dal riflesso allo specchio riconobbe il francesino. Sembrava teso, nervoso per qualcosa che lo tormentava, ma non aveva voglia di pressarlo.
Joris le sfiorò la schiena nuda, scorgendo dal profondo spacco il pizzo delle mutandine nere. Con delicatezza, le tirò su la cerniera, fino a chiuderla del tutto. Sorrise alla ragazza allo specchio e poi si morse il labbro. Uscirono entrambi dal camerino e si specchiò, accorgendosi dei silenzi opprimenti alle sue spalle.
Un paio di ragazze la fissarono, e riconobbe alcune delle sue compagne di corso, odiose ed invidiose come poche. "Sei meravigliosa, Leen" borbottò Joris, riportandola alla realtà. Sbatté solo per un attimo le ciglia, come se fosse caduta in trance e tornò a rimirarsi.
Il vestito era bellissimo, grigio fumo, con una gonna non troppo corta di tulle. Il corpetto era pieno di pietruzze scintillanti, che le mettevano un sacco in risalto gli occhi da cerbiatta. Scalza, sembrava più bassa del solito, ma tutto sommato il risultato non era per niente male. "Forse dovrei provare con un vestito lungo, voi che dite? Non penso sia appropriato" mormorò sovrappensiero.
Sarebbe stato il suo ballo quello, non solo perché l'aveva organizzato lei con tanta fatica, ma perché ci sarebbe stato Sebastian e mille altri sguardi su di sé, non voleva deludere nessuno, tanto meno sé stessa. "Questo ti sta davvero bene, prova anche gli altri" fu Barry ad intervenire e Arleen gli fece un sorriso dallo specchio.
Da quando aveva baciato Sebastian, le cose si erano fatte più difficili. Non resisteva più all'impulso di frenare le mani, di evitarsi di carezzarlo troppo, di rubargli dei baci mentre parlava solo perché distratta dalle sue labbra, di abbassare lo sguardo se sentiva dentro una vampata di calore anomala.
Era quasi una situazione nuova, perché quel ragazzo la stava trattando con riguardo, la sfiorava delicatamente, la toccava senza forza, le stringeva una mano se ne avvertiva il bisogno; ed Arleen aveva paura che tutto finisse, che si stancasse presto una volta conosciuta veramente.
Non aveva smesso di pensare a quel bacio, al sapore della sua bocca e al suo sguardo quasi imbarazzato per tutta la sera. Non pensava di conoscere un lato così ingenuo di un ragazzo simile. Lo vedeva sulle copertine dei giornali locali, come sponsor di determinate linee di costumi da bagno o intimo, ma di fronte a lei diventava un ragazzino. Le era quasi parso di avere a che fare con due persone diverse, eppure le piaceva da impazzire. Era bello da morire con quegli enormi occhi verdi dalle pagliuzze dorate, era divertente e tenero, sapeva anche essere sexy con uno sguardo soltanto. Ed Arleen credeva di aver perso la testa poco alla volta, di ogni suo lato.
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The Perfect Storm
Romance"Joris, se non vuoi che ti baci, stenditi per favore" In quel momento, il francese, si sentì in trappola. Era focalizzato sulla sua bocca a cuore, sul respiro lento e caldo del ragazzo, su una sua mano che risalì lenta su una sua coscia. E poi succe...