Barry aveva gli occhi lucidi. Fu quella la cosa che notò Gideon non appena gli si fece vicino per baciarlo. Non riuscì a tirarsi indietro, non riuscì a pensare a Ryan, l'unica cosa che lo rendeva felice era la sua presenza improvvisa e costante.
Lo sguardo del maggiore era infuocato come sempre, aveva quella lingua maledetta sulle labbra, gli occhi che brillavano in un misto di gioia e passione. "Sei di nuovo qui" sibilò con un sorriso mal contenuto. E Gideon sollevò le spalle come se tutto fosse normale, sorridendo apertamente di fronte a quel ragazzino spaurito che quella mattina non aveva nulla della tigre affamata che aveva sempre visto in lui. "Perché non riesco a starti troppo lontano" gongolò nel vederlo arrossire a quella risposta sfacciata.
Barry si mordicchiò le labbra e lo fece entrare in casa, guidandolo verso la sua camera in silenzio, sotto lo sguardo terribilmente furioso della sorella e della madre, che trasudavano disapprovazione da ogni poro. Gideon le salutò educatamente, senza provare il minimo pudore, e con un sorriso seguì il ragazzino senza troppo storie. "Sei un bugiardo schifoso" lo rimbeccò un po' con stizza, perché in fondo era vero.
Il pensiero che volesse semplicemente scopare con lui non era ancora passato, aveva paura di non rivedere mai più lo stesso Gideon del giorno prima, quello gentile e che pareva vedere il suo animo per la prima volta e non solo la sua carne bollente.
"Potrei aver mentito su molto cose, piccolo Barry, ma su questo mai" lo circuì con le braccia e se lo portò al petto guardandolo con sfida. Gideon adorava il suo caratterino a metà fra il remissivo e il ribelle assoluto. Lo mandava su di giri e l'attraeva con fare fin troppo esagerato. "Secondo te perché, dopo infiniti giri immensi, torno sempre da te?" domandò come un professore dall'aria sexy. Barry si leccò le labbra in quel momento e lo scrutò in silenzio, come se effettivamente ci stesse pensando. Nel profondo del suo cuore aveva già la risposta e non era del tutto certo di volerla dire ad alta voce. Faceva male.
"E non fare quella faccia, Barry. Potrei scoparmi chi mi pare, ma alla fine è da te che torno, perché è te che voglio" l'aria da bastardo era ancora impressa su quel viso perfetto e Barry si fece scappare un sospiro a tutta quella bellezza, non riuscendo a contenere gli occhi lucidi e le mani. Lo toccò sulle guance, facendosi pizzicare i polpastrelli dalla sua barba leggera, e si concentrò su di lui, totalmente. Era incredibile l'effetto devastante che gli faceva nonostante tutto. Non era mai davvero riuscito a sbarazzarsi di lui, né nel suo cuore né nella sua mente. Era sempre parecchio presente.
Barry tacque a lungo, non riuscendo a dire ciò che gli passava per la mente, continuando a fissarlo e a studiare i suoi movimenti. L'espressione da playboy era ancora presente sul suo volto e il biondo si chiese come facesse a restarsene perfettamente immobile di fronte al tumulto di emozioni che sentiva lui dentro. Ma prima di tutto, lui sentiva qualcosa? Era ciò che si domandava di continuo senza riuscire a darsi una risposta.
Poi esplose. Tutto giunse a galla senza preavviso, mentre lo guardava negli occhi con ancora la solita incertezza di sempre, con l'espressione bastonata di chi gli chiedeva pietà. E Gideon se ne accorse ancor prima di vederlo aprire bocca e dargli fiato.
"Scapperai a gambe levate probabilmente, ma non me ne importa. Adesso o mai più. Mi sono innamorato di te molto tempo fa, non riesco più a tenere questa cosa per me. Il fatto è che non capisco perché proprio te quando avrei potuto amare uno come Ryana. E ancora non me lo spiego, non riesco a farlo. Eppure, ti guardo e mi scoppia il cuore d'amore. Mi hai fregato, Gideon. Mi hai semplicemente fregato e rovinato" le ultime parole gli uscirono in un soffio. Il ragazzo si pietrificò a quelle parole, staccando gradualmente le mani dai suoi fianchi.
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The Perfect Storm
Romance"Joris, se non vuoi che ti baci, stenditi per favore" In quel momento, il francese, si sentì in trappola. Era focalizzato sulla sua bocca a cuore, sul respiro lento e caldo del ragazzo, su una sua mano che risalì lenta su una sua coscia. E poi succe...