Il silenzio padroneggiava quella scena. Davanti ai suoi occhi vide un campo pieno di margherite e piccoli fiorellini di campo colorati, tutti diversi ma profumati. Sentiva dentro di non aver mai provato tanta pace come in quel momento, avvolto dal profumo e dal calore dei raggi solari.
Era steso, con lo sguardo rivolto alle nuvole ed i brividi sulle braccia. Era una bellissima giornata, non ne aveva mai viste di così splendenti. I suoi occhi grigi catturarono ogni dettaglio imprimendoselo dentro come se non avrebbe mai più avuto un'occasione simile.
"Joris" una voce suadente al suo fianco lo fece voltare e con un sorriso carico d'affetto guardò quegli occhi blu da far paura. Prese un bel respiro e rimase a fissarlo, incapace di pronunciare una sola e singola sillaba. "Amo i tuoi occhi" fu ancora una volta la sua voce a distrarlo. Sbatté le palpebre come se fosse stato richiamato e poi sorrise. "Non ho mai visto niente di più bello..." sentì le guance andare a fuoco ma non distolse lo sguardo, continuando a sbattere le ciglia ammaliato e continuando ad ammaliarlo.
"Finiscila..." lo ammonì Joris, dandogli una leggera spallata. Quello bastò per farlo scattare, ritrovandosi il suo bel corpo massiccio addosso. Si ritrovò costretto fra l'erba alle sue spalle ed il suo volto così vicino, sentendosi mancare l'aria. "Nathaniel..." ridacchiò al tocco fin troppo leggero delle sue dita, sentendosi solleticare i fianchi. Il riccio conosceva ogni suo più piccolo punto, trovando un modo sempre nuovo per farlo ridere apertamente. E Joris lo fece, aprì un sorriso così grande da far male alle guance e da renderlo felice. Nathaniel ne era talmente soddisfatto da rifarlo, con un sorriso gemello sul volto.
"Ridi ancora su, mi piacciono i tuoi dentini" lo prese in giro ed il solletico continuò sotto alla sua maglia, sulla pelle resa fin troppo sensibile. "No!" provò ad astenersi e a fuggire ma Nathaniel lo inchiodò a terra con le sue mani, stringendogli i polsi. "Posso sempre trovare altri modi per farti ridere ancora" gli fece sapere, alludendo alle sue mani occupate a tenerlo fermo. Joris arcuò un sopracciglio e lo sfidò, rendendo le cose decisamente facili al maggiore.
Non esitò, infatti, a strofinare la sua barba leggera sulla sua guancia infastidendolo, e poi il suo naso respirandogli sulla pelle calda e tesa del collo. Joris non resistette e cominciò a ridacchiare, fino a che non cominciò a far uscire fuori dalla gola suoni di risate mai fatte, sempre taciute, che fecero esplodere delle stelle dietro agli occhi blu mare del ragazzo. "Sei bellissimo" un bacio dato a fior di labbra lo fece rabbrividire. Smise di ridere e lo guardò tremante. Era lui ad essere bellissimo, con quei capelli ricci più lunghi sulla nuca, il sorriso perfetto e quelle mani morbide e delicate. "Nathaniel Gregory Gomez, non dire sciocchezze. Se c'è uno davvero bello qui, quello sei tu" gli rivelò, sporgendosi per rubargli ancora un bacio.
Nate non perse tempo e avviluppò la sua bocca, succhiandogli il labbro inferiore, facendo scontrare le loro lingue vogliose. Lo lasciò andare per potergli poggiare i palmi sulle guance e godersi quell'intenso calore. "Joris Lafevre, ti amo da morire" un sussurro lieve, ad occhi chiusi e labbra bagnate. Il suo cuore cedette ad un tumulto di battiti impetuosi e Nathaniel sentì il proprio sciogliersi fra i suoi baci.
Le sue mani curiose finirono per sollevargli la maglia da sopra la testa, lasciando il suo modello a petto nudo. Lo tastò fino a che non fece scivolare le dita sulla sua cintura per sganciarla. "Ti amo Nathaniel" un altro sussurro lieve, poi non persero tempo nello svestirsi per fare l'amore ancora una volta.
Sbatté le palpebre infastidito dal rumore e si accorse di sua madre ad osservarlo da un angoletto. Gli fece un sorrisetto ed alzò le sopracciglia. "Bentornato sulla Terra" lo prese quassi in giro, per poi andargli vicino e sedersi al suo fianco, facendosi fare spazio.
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The Perfect Storm
Romance"Joris, se non vuoi che ti baci, stenditi per favore" In quel momento, il francese, si sentì in trappola. Era focalizzato sulla sua bocca a cuore, sul respiro lento e caldo del ragazzo, su una sua mano che risalì lenta su una sua coscia. E poi succe...