E se questo fosse amore? [Levi X Fem Eren]

diventerai mai il mio angelo?

*Luna's POV*

Ridacchiai pensando a Levi che si era ridotto a masturbarsi dentro il mio bagno.
Sospirai, non sapendo bene per cosa, dirigendomi verso la mia stanza.
Afferrai il borsone che usavo per andare a giocare a Basket diversi anni fa e ci misi dentro l'occorrente per i 4 giorni che avrei passato fuori.
Mentre stavo prendendo l'ultimo quando notai alcuni perizzomi con l'effetto vedo non vedo abbinati ad alcuni regiseni con lo stesso motivo. Me li aveva regalati mio zio Erwin per lo scorso compleanno.
Non li avevo mai messi perché li trovavo estremamente scomodi.
Pensai che avrei potuto sfoggiarli dinnanzi a Levi...
Ne afferrai uno verde smeraldo come i miei occhi ed entrai nel guardaroba-muro abbastanza grande da ospitare 4 persone data la quasi totale assenza di vestiti. Non sono un amante dei vestiti, se fosse per me andrei in goro solo con una maglia o maglione lungo con ai piedi della ciabatte comode tutto l'anno.
Mi svestii velocemente e ancora di più indossai il completino.
Prima di uscire dall'armadio mi assicurai che nella stanza non fosse entrato Levi per darmi una mano col borsone ed uscii andando in direzione dello specchio che si trovava vicino al letto riflettendo la porta semi-aperta.

Mi guradai allo specchio trovando mille imperfezioni sul mio corpo.
Dal seno troppo prosperoso fino alla mia statura.
Mi soffermai a guardare il riflesso dei miei occhi.
Quegli stupidi occhi.
Non potevo proprio farli cambiare colore?
Mi sciolsi i capelli che tenevo sempre legati da una mezza coda facendoli cadere morbidi sulle mie spalle.
Mi guardai ancora un po' allo specchio per poi ritirarmi nell'armadio e rivestirmi.
Uscii con quell'intimo poco casto che riposi nel borsone con altri due completi uguali, uno nero e l'altro rosso, assicurandomi che fossero ben nascosti sotto alcuni pantaloni che avevo messo in precedenza.
Ovviamente misi anche dell'intimo normale sapendo che non avrei resistito molto con quelle cose...
Stavo chiudendo il borsone quando Levi mi degnò finalmente della sua presenza.

Lo guardai giusto un po'.
-ti sei divertito?-
Chiesi maliziosa.
Mi rispose con uno schiocco di lingua distogliendo lo sguardo.
-in verità non ho fatto niente.-
Abozzai un sorriso a quella risposta presumendo fosse falsa.
Non feci nemmeno la domanda che continuò guadandomi.
-sono andato a mettere in ordine la cucina.-
Iniziò a rovistare nella tasca tirandone fuori la confezione di pastiglie verdi.
-da quanto tempo va avanti?-
Disse senza distogliere lo sguardo dalla scatolina che aveva preso con due mani facendola girare tra esse.
Feci spellusce quando rialzò lo sguardo attendendo una risposta.
Tornati a prestare attenzione al borsone che chiusi per poi portarmelo in spalla.
Scesi le scale con addosso uno sguardo si ghiaccio.
Posai la sacca a terra vicino al divano dove si accomodò Levi che riprese a guardare la scatolina verde.
Mi diressi verso il bagno del piano di sotto passando per la cucina. Mi sorpresi di trovare tutto perfettamente in ordine. Levi mi aveva detto la verità: non si era masturbato ed era sceso per mettere tutto in ordine.
Presi alcuni prodotti per lavarmi, spazzole e delle salviettine che avrei aggiunto al mio bagaglio. Presi anche un paio di scarpe dallo sgabizzino che avrei sostituito ai calzini che ero solita tenere ai piedi al posto delle ciabatte.
Tornai dal salotto con tutto ciò che avevo scelto di portarmi.
Feci cadere rovinosamente le scarpe e un bagnoschiuma a terra fecendo voltare l'ospite dalle pozze argentee verso di me.
Sbuffai per poi chinarmi per raccogliere gli oggetti caduti.
Una mano afferrò la mia facendomi sussulatare. La strise delicatamente.
Un altra mano mi fece alzare il viso per farmi guardare in faccia la persona a cui appartenevano le mani.
Venni rapita da un grigio tempesta che Mi guradava dritto dritto.
-ci penso io-
Disse con una voce rauca.
Annuii soltanto per poi rialzarmi e lanciarmi malamemte sul divano.
Levi ripose i miei oggetti nel ad eccezione delle scarpe che posizionò accanto al divano come gli avevo chiesto.

-le tue pillole le tengo io.-
Disse con un tono freddo, distaccato. Se non lo conoscessi abbastanza bene avrei pensato che se ne fregava di me...
Non gli diedi una risposta sapendo che non serviva.