addio

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*Hanji's POV*

Vidi Levi correre via dall'ospedale. Era visibilmente incazzato.
Sapevo che sarebbe stato impossibile fermarlo, nonostante non avessi la ben che minima idea di dove fosse diretto, o che cosa avessi in mente.

Misi una mano sulla spalla di Furlan facendolo voltare nella mia direzione.

-Non ti preoccupare, Levi sà quello che fa!-

Abozzai un sorriso, giusto per confortarlo.

-Lo Spero...-

Tornammo dentro giusto in tempo per vedere un modico avvicinarsi a Isabel.
Gli corremmo in contro il piú velocemente possibile.

-voi siete i parenti della signora Jëger?-

Mi feci avanti.

-io sono la sua tutrice.-

Prese un bel respiro e mi guardò negli occhi.
Quando i medici fanno queste semplici mosse, non vuol dire mai niente di buono.
E, di fatti, fu cosí.

-la signorina Jëger non c'é l'ha fatta... E nemmeno il bambino.
Le mie piú sincere condoglianze.-

Sentii come un vuoto nel cuore.
Isabel al mio fianco iniziò a singhiozzare rumorosamente, dall'altro lato Furlan piangeva reggendosi alla mia spalla.
Sapevo però che quello che ne avrebbe risentito di piú sarebbe stato Levi... Che però non era lí con noi.

Furlan cadde in ginocchio seguito da Isabel.
Mi accasciai al loro fianco e li abbracciai piú forte che potevo.
Iniziai a piangere pure io.
Luna era come una figlia e il neonato... Povero piccolo.

-devo... Chiamare Levi-

Sussurrai non cessando un attimo di piangere.
Tirai su col naso e uscii dall'edificio.
Le mani mi tremavano e non riuscivo ad afferrare il telefono nella tasca dei miei pantaloni.

Presi svariati respiri profondi.
Digitai il numero del moro che conoscevo a memoria e portai il telefono all'orecchio.

Uno squillo.

Due squilli.

Tre squilli.

-pronto, Quattrocchi. Cosa vuoi? Sono impegnato!-

-L-Levi... D-dove sei?-

Altre lacrime mi scesero sul viso.
Non potevo dirglielo per telefono.
Dovevo farlo venire qui. E anche subito.

-Hanji sono occupato ora. E non voglio sentire la predica del tipo "ti stai perdendo la nascita di tuo figlio" o robe del genere-

Rimasi sbigottita da quelle parole.
Iniziai a tremare violentemente.

-cosa hai di piú importante da fare!-

Non seppi il motivo della mia arrabbiatura.

-se non prendo quei maledettissimi soldi vi faranno del male!-

Sgranai gli occhi.
Non stavo capendo assolutamente niente.

-chi ci farà del male?-

-mio zio... E quello di Luna... Sono 9 mesi che mi minacciano... Vogliono dei soldi. Non ne mancano piú tanti. Tornerò prima che mio figlio nasca. Te lo prometto!-

Alle quelle ultime affermazioni caddi in un pianto isterico.
Caddi nuovamente in ginocchio chiudendo gli occhi.

-Hanji CHE SUCCEDE?-

-L-Levi... Luna é...-

Non finii la frase.
Dall'altra parte della cornetta c'era solo silenzio.
Non capivo, e non capirò mai, come ci si può sentire a perdere la persona piú importante della vita.
Quella persona che si fatica a trovare.
Quella persona che non vorresti mai e poi mai perdere.
Quella persona che con solo un sorriso ti rallegra la giornata.
Quella persona che ti fa sentire amato.
Quella persona che sta al tuo fianco unendoti a te, come se foste due pezzi di un puzle perfetto.
Quella persona con cui condividi anche l'anima.
Quella persona che vorresti proteggere per sempre.

Levi l'aveva trovata.
Si stavano costruendo un futuro insieme.
Quel futuro che sparí nel momento in cui Luna chiuse gli occhi, per sempre, portandosi dietro suo figlio.
Il loro figlio.
Che anche se non lo avevano progettato, lo avevano amato con tutto il loro cuore.

Presi un altro respiro.

-Levi...?-

-Hanji...-

-devi essere forte. Lei non vorrebbe vederti a pezzi per lei.-

-mi dispiace Hanji-

-Levi...?-

-vi voglio bene...-

BANG

[...]

Il loro funerale é appena finito.
Siamo rimasti solo piú io e Furlan a conteplare quelle tre tombe grige.

Levi. Andrea. Luna.
Rivaille. Rivaille. Jëger.
20 anni. 0 anni. 18 anni.

Feci passare una mano sulle tre lapidi fredde.

-Mi macate già.-

Ricominciai a piangere.
Furlan mi tirò su e mi condusse alla macchina.
Mi sedetti nel posto del passeggero.
Guardai nuovamente verso le lapidi.
Per un attimo, solo per un fottutissimo attimo, vidi le loro anime.

Luna teneva tra le braccia un pargoletto in fasce celesti.
Con una manina alzata, il piccolino, stringeva l'indice della mano destra del padre.

La bruna e il corvino alzarono la testa nella mia direzione.
Mi rivolsero un sorriso rassicurante.
Fu la prima e l'ultima volta che vidi Levi sorridermi.
Mossero is labbra, ma anche se non riuscii a sentire le loro voci capii.

-addio-

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Fine.

Sto piangendo

E se questo fosse amore? [Levi X Fem Eren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora