Dove sei piccola?

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*Luna's POV*

Mi svegliai verso le 4 del pomeriggio.
La testa mi girava e pulsava in una maniera insopportabile.
Mi sedetti sul letto appoggiando la schiena al muro e prendendo la testa tra le mani nel tentativo disperato di calmare quel dolore insopportabile.
La porta si aprí mostrando un uomo sulla ventina, capelli neri e occhi marrone scuro.
Nella mano destra teneva un bicchiere pieno d'acqua mentre, nell'altra mano aveva una pastiglia bianca. Si avvicinò e si sedette sul bordo del letto.

-É una tachipirina... Per il mal di testa.-

-Come hai fatto ad intuirlo?-

-hai pianto per tutto il tempo nel sonno, chiamavi un uomo... Un certo "Levi"...-

I ricordi affiorarono nella mia mente. I nostri baci, le carezze, l'eccitazione... E poi il tradimento. Una lacrima mi rigò il viso. Non volevo piangere, perché stavo cosí male per un essere spregevole come quello li?
Io per lui ero solo un giocattolo. Un giocattolo che avrebbe buttato via dopo essersi stancato di giocarci.
Avvertii un tocco leggero sulla guancia, una mano, la mano del signore davanti a me che ascugava le lacrime a una ragazza che l'aveva urtato per poi cadere e perdere i sensi.
"Sono patetica".
Presi la pastiglia e incominciammo a parlare un po'.

-Come ti chiami? Io sono Luna.-

-Mikasa.-

Un nome da donna... Ma é un uomo o una donna?

-Sono un uomo.-

-oh... Scusa... Non volevo offenderti...-

-stai tranquilla. Tanti me lo chiedono.-

Scappò ad entrambi una risatina. La mia era una risata imbarazzata ma la sua? Non l'ho davvero capita... Probabilmente starà ridendo di me, ma comunque non glie ne posso fare una colpa.

Parlammo del piú e del meno, fino a quando non sentimmo la campana di una chiesa suonare indicando che si erano fatte le 8 di sera.
"E ora? Non posso restare qua. E non voglio andare a prendere la mia roba da Hanji. In quella casa c'é... Ci sono loro."

-se vuoi...-

Alzai di poco lo sguardo per vedere meglio il volto di Mikasa che era leggermente arrossato sulle gote.

-puoi stare qua per la notte-

-Non ti do un qualche fastidio?-

Lui mi guardò con un lieve sorriso sulle labbra. Sorrisi anch'io. Stavo davvero bene con lui, lo sentivo parte di me.

-no assolutamente.-

Mi lanciai su di lui e lo abbracciai e dopo un po', un po' titubante, anche lui ricambiò l'abbraccio.
Nascosi la testa nell'incavo del suo collo assaporando il suo profumo. Era molto dolce, ipnotico oserei dire. Chiusi gli occhi e mi lasciai cullare fra le sue braccia muscolose.

-allora... Dove vorresti dormire?-

Alzai di poco la testa. Davvero non capivo. Cosa intendeva con quella domanda?

-c'é la camera degl'ospiti, il divano letto, oppure quí... Con... Me...-

Tornai con la faccia incollata nell'incavo del suo collo.

-posso davvero dormire con te?-

-certamente!-

Chiusi gli occhi e mi rilassai tra le sue braccia.

Uno squillo interruppe quel momento di tranquillità. Proveniva dall'altra stanza. Era il mio telefono senza dubbio, ma chi mi poteva chiamare? Mi passarono un paio di nomi in testa: Hanji, Furlan, Jean... Isabel... Levi...

E se questo fosse amore? [Levi X Fem Eren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora