Destino

24 16 3
                                    

Intorno al tavolo regnava il silenzio. Emma e TJ guardavano le loro scarpe con poco interesse mentre Parker guardava Christopher Mekenhall direttamente negli'occhi mentre quest' ultimo parlava.
-Questo che vedete in mezzo al tavolo e un profeta.
I ragazzi porsero tutti lo sguardo sul oggetto di vetro brillante. Aveva una forma indefinita , come una spece di scatola con un fortissimo bagliore che illuminava tutto il tavolo.
-E un oggetto specialmente pericoloso che possiede un grande potere.
Continuo il mago vedendo che i ragazzi non avevano intenzione di parlare. Emma sembrava la più interessata, con le labbra semiaperte ammirando l'oggetto come se fosse la cosa più incredibile che abbia mai visto, allungo una mano verso il bagliore ma poi si fermò guardando Christopher cercando di chiedere permesso. Il mago annuì. La ragazza tocco il profeta e lancio un gridolino che fece spalancare gli'occhi ai ragazzi quando la sua mano passo attraverso l'oggetto intensificando il bagliore. Il mago sorrise e fece segnio a Emma di tornare a sedere.
-Questo ogetto non è materiale, quello che vedete non è vetro e nessun altro materiale che conoscete, e solo il bagliore del potere.
Gli'altri quattro continuavano a guardare smarriti come se le parole del mago foserro in una lingua sconosciuta a loro.
-Il profete e fatto di materia, la materia a la propria intelligenza, superiore alla nostra, a un potere indistruttibile e la forza di farci vedere oltre, qualsiasi cosa li si chiede, mostra.
Continuo lui in tono accademico vedendo che nessuno dei ragazzi reagiva. Parker alzò lo sguardo sul uomo.
-Il suo nome... ho già sentito questa parola.
Il mago annuì e sorrise al ragazzo fiero della sua osservazione. Era veramente un ragazzo sveglio.
-Si, il termine "profete" viene dal latino "propheta" il che significa annunciare, i più anziani dei maghi lo chiamano anche " la bocca che usa la divinità per comunicare", riferendosi al uso paranormale del ogetto.
-Sei mago..Non sono tutti gli'ogetti che usi paranormali?
Chiese TJ svegliandosi finalmente dalla trans data dal ogetto.
Il mago rise e si alontano dal tavolo per direzionarsi verso il scaffale di libbri. Prese un grande libro rivestito in stoffa rosso sangue e torno dai tre ragazzi.
-Oltre il profeta l'unico ogetto che uso e il potere della mia mente, e i libri...vedi qualcosa di paranormale in queste pagine ingiallite , ragazzino?
Tj non rispose.
Christopher Mekenhall aprì il libro facendo uscire una nebbia di polvere dalle cosi dette pagine ingiallite, facendo tossire i tre, l'uomo inizio a sfogliare le pagine una ad una fino ad arrivare quasi ale ultime file, quando si fermò con un sorrisetto soddisfatto stampato in faccia. Emma l'ho fissava dinuovo con ammirazione.
Le mani del mago iniziarono a muoversi e la luce abbagliante della materia si fortifico, fino a eliminare dalla vista ogni ogetto dalla stanza, i quattro si trovavano in un tunel di luce. Emma tratteneva il fiato e strinse la mano di Parker mentre TJ di compariva gli'occhi stordito.
-Che sta succedendo?
Chiese la ragazza con un pizzico di paura nella voce.
-Chiedete quello che volete vedere, e la materia vi mostrera.
Disse l'uomo a voce alta come per farsi sentire meglio, come se la luce stesse facendo rumore che impedisse ai ragazzi di sentirlo.
Parker capi in fine cosa stesse succedendo e lasciò la mano di Emma quando un idea aparse nella sua testa. -Facci vedere quello che succede al Istituto Fairwale in questo momento.
Emma sochiuse le labbra iniziando ad abituarsi alla luce abvagliante. Per un secondo non successe niente, poi al improvisso forme e colori iniziarono a materializzarsi davanti a loro. Una voce conosciuta inizio a sentirsi dal nulla.
- Non posso credere che è successo!
Gridava la voce della donna in tono più che furioso, più che arrabbiato,essasperato.
-Mi dispiace così tanto signora, abbiamo provato di tutto, ma il ragazzo...
-Si...il figlio del cielo a scoperto i suoi poteri...oh, cavoli, questo ci mancava! Ora era tutto chiaro erano nel studio della direttrice, la signiora Timberlake. Nel altra sedia si trovava la Taterin con una faccia rossa come un pomodoro e le occhiaie più grandi di due melanzane, si vedeva che la loro mancanza le aveva rovinato il sonno.
Emma si mise la mano alla bocca, quando Helena Timberlake si alzò e guardo esattamente nella sua direzione, TJ le strinse il braccio. La donna passo esattamente attraverso Emma, facendo gridare la ragazza, ma le due non sentivano e non vedevano niente.
-Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, lo sapevo. Povera Kaya! Se sarebbe ancora qui..
-Oh, povera la signiora.
Ripete la Taterin come un pappagallo in cerca di una scusa per non essere punita- Cosa vuole che facciamo, signiora?
Helena si fermò in mezzo alla stanza e giro i tacchi fermandosi faccia a faccia con la vecchia Taterin.
-Gli cercheremo in ogni fuca che nasconde questa città, in ogni tana, in ogni posto sul pianeta se serve! Ma li troveremo! Trovero la ragazza! Per Kaya.
-Per Kaya.
Ripete dinuovo la vecchia evitando di guardare la direttrice negli occhi.
-Manda tutti i migliori uomini, armati fino ai denti e pronti a tutto per riportare i ragazzi qui!
-Si signiora!
Si alzò la Taterin e uscì dalla stanza, lasciando Helena Timberlake sola sotto lo sguardo dei tre ragazzi e del mago. La donna scoppio a piangere pensando di essere sola, e per la prima volta nella sua vita, Emma si rese conto che quella donna fosse anche lei umana, senza sapere il perché, senti un po di affetto per lei.
***

Il studio della Timberlake sparì, e anche il bagliore del profeta. I quattro erano dinuovo in torno al tavolo, con l'ogetto magico in mezzo al tavolo.
-Non è afatto bene!
Disse Emma alzandosi panicata.
-Manderanno uomini a cercarci! Avete sentito anche voi.
Parker si alzò anche lui quasi furioso.
-Ma perché? Perché tutto quello sforzo per trovarci? Perché le lacrime? E chi è Kaya?
Le domande giravano nella testa dei ragazzi facendo girare la stanza intorno a loro.
TJ guardo il mago con gli'occhi ristretti dai sospetti.
-Tu sapevi cosa stavamo per vedere! Tutto il tempo sei stato li immobile, ci hai mostrato l'ogetto aposta, sapevi cosa stava per succedere!
TJ stava puntando il dito contro il mago con gli'occhi pieni di rabbia e sospetti. Parker non si era mai fidato del uomo, ma TJ aveva più che ragione ora, lui sapeva tutto prima che succedesse, forse era normale per un mago, ma per i ragazzi era inquietante. Emma fissava i tre uno ad uno.
-Cosa altro sai?
Chiese lei intronettendosi nella scena.
Il mago sorrise fiero dei ragazzi e divertito dai loro visi buffi e pieni di confusione.
-Ci sono tante cose che io so e voi no, miei cari, e questo quello a cui volevo arrivare in realtà.
Spiego lui con un angolo della bocca alzato in un sorriso sodisfatto.
-Cosa vuoi dire?
Chiese Emma alzando le sopraciglie.
-Ricordate quando vi ho detto che apartenevate al mondo reale e che dovevate scoprire le vostre origini per conto vostro?
I tre annuirono.
-Ora è venuto il tempo di andare in contro ai vostri destini, ragazzi miei,sono tante cose che non sapete, in realtà state partendo da zero. Il mondo reale nasconde tanti segreti, e voi quatrro....voi siete legati a tutti...
Emma aggrotto la fronte.
-In che senso?
-Il destino del mondo reale appartiene a voi. Voi quatrro siete il destino. Il mondo reale e in grande pericolo, voi siete l'unica speranza. Dovete partire! Domani. Dovete andare e salvare il vostro mondo.
I tre rimasero immobili a guardare il mago con le fronti aggrotate.
-Perché dovremmo farlo?
Chiese Parker dopo un tempo di silenzio.
-Consideratelo il prezzo per la vita della vostra amica. Considerate che non avete altra scelta...volete tornare al istituto?
-No!
Inizio Emma pallida e in mezzo al panico.
-Non ci torno lì.
Fu d'accordo TJ.
-Ci andremmo.
Dissero in fine tutti e tre insieme ottenendo un sorriseto fiero dal mago.





La lotta degli angeli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora