Nuova missione

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Maurine si era svegliata in fine, dopo una notte piena di incubi, la fronte sudata e la testa dolente. Si era alzata dal letto e aveva tranquillizzato gli'amici felici della sua guarigione. Era rimasta indietro con le novità, era ancora scioccata di tutte le informazioni che aveva subito dopo il risveglio. Parker gli'aveva spiegato tutto quello che il mago gli'aveva spiegato dopo averla stretta in un abbraccio troppo stretto. Ora si stava rimettendo i vecchi vestiti che indossava la notte del attacco togliendosi il pigiama che ,sperava tanto, gli'aveva infilato Emma. Non aveva niente con lei, e non era pronta a partire in un mondo che non conosceva, e sopratutto non poteva partire per un mondo che nemmeno sapeva esistesse. Si allaccio i lacci dei scarponi e lasciò la stanza in cui era stata per due giorni circondata da incubi. La testa le esplodeva ancora ma si sentiva felice di essersi svegliata e guarita. Nel grande soggiorno del mago la aspettavano i suoi amici e Christopher Mekenhall con delle facce deprimenti. Emma sembrava spaventata a morte di quello che stava per succedere, mentre Parker era distrutto dal non sapere a cosa aspettarsi, lui sapeva sempre cosa fare, cosa dire, come agire. TJ incontro il suo sguardo per primo e le prose un sorriso corragioso, lui non aveva mai paura di agire, nonostante tutto lui era il più emozionato di tutti. Sapevano di non avere niente di perdere in Montgomery, ma l'idea di poter incontrare i loro genitori faccia a faccia, gli'idea che potessero non essere umani, era così ireale. Christopher Mekenhall li invito a sedere, tutti impauriti e pronti a una missione legata a gli'occhi.
-Non posso darvi troppe informazioni su quello che sta per succedere, dovete partire per conto vostro, il mondo reale vi aspetta.
-Sanno di noi?
Chiese Maurine alzando le sopraciglie. Il mago annuì.
-I profeti di tutto il mondo hanno segno sto il vostro destino tanto tempo fa.
I ragazzi si erano scambiati sguardi confusi lasciando continuare il mago.
-Tutto quello che dovete sapere e che il mondo reale e in grande pericolo, voi avete un destino segniato che potrà salvare l'essistenza di tutti noi.
Emma si sentì rabbrividire alle parole del mago che la fecero sentire terribilmente spaventata.
-Non sappiamo nemmeno dov'è il mondo reale...dove dovremmo andare?
Chiese TJ quando si erano finalmente alzati. Christopher sorrise conducendo i ragazzi verso una porta vicino al muro dove aveva fatto aparire le stanze per loro.
-Il mondo reale e dappertutto e da nessuna parte. Non dovete trovarlo, lui troverà voi.
Maurine aggrotto la fronte scettica. Tutto suonava così ridicolo. La porta davanti a loro si aprì e i quattro rimasero a bocca aperta. La stanza sembrava inffinita, con le pareti completamente ricoperte di coltelli di tutte le misure e forme, frecce con veleno, spade lunghe e corte, armi di tutti i tipi. I quattro erano fermi sulla soglia troppo fascinati per parlare. Emma entro per prima e nonostante nella stanza faceva caldo lei sentiva brividi ghiacciati lungo la schiena,sentiva sapore di sangue in bocca e le mani le tremavano lungo il corpo, non aveva mai provato quella sensazione, un energia strana, l'energia della morte, della morte che avevano provocato o potrebbero provocare quelle armi, l'energia che le vibrava in tutto il corpo. Si sentiva impaziente, impaziente di tenere una spada in mano, di sentirne il peso, di vederne il luccichio freddo da vicino. Un grande desiderio di battaglia li attraverso le membre, voleva correre tenendo una lunga spada d'acciaio, voleva sentire il profumo della vittoria. Senza rendersi conto stava tenendo una lunga spada con un bagliore oro in mano, non sapeva quando l'avesse afferata e tolta dalla parete ma il suo peso le dava soglievo, era una bella sensazione.
-Scegliete le vostre armi.
La voce del mago la sveglio dalla trans, alzo la testa per vedere i suoi amici, TJ sembrava altrettanto emozionato quanto lei, mentre Maurine era un po spaventata ma anche curiosa, si capiva dalla fiamma nei suoi occhi grigi. Parker aveva una reazione diversa da quello che Emma aspettava, sperava che lui capisca quello che provava, sperava che lui potesse avere il stesso desiderio di sangue che aveva lei in quel momento, invece sul suo viso non si vedeva che la solita espressione che non trapelava nessuna emozione, il suo viso era scettico e nervoso. Emma si sentì delusa ma allo stesso tempo penso che forse era lei a essere troppo assetata di sangue, forse era una persona cattiva, che voleva fare del male ale persone? Poteva essere possibile? Non aveva mai pensato a se stessa in quel modo.
-Avremmo bisognio di armi?
Chiese Maurine con molta paura nella voce, una paura che cercava di nascondere.
-Il mondo reale e più diverso di quanto credete.
Fu la risposta del mago.
Maurine si girò cercando di nascondere il orrore. Si girò verso una parete e prese un piccolo pugnale di serafo in mano.
-Prendo questo.
Disse accarezzando la pelle marrone sul manico.
-Graziosa scelta mia signiora. Sapete...al solito le armi che usi dicono molto di te, questo è un pugniale molto elegante con un impugnatura graziosa in pelle marrone, incrostata di perle marine, e una bella scelta per una lady come te mia cara, servira pero solo a proteggerti.
Maurine annuì soddisfatta.
-Bene, non mi servirà per nient'altro.
Disse lei guardando gli'amici alle sue spalle. Parker stava tenendo in mano due delle più lunghe spade cercando di capire quale fosse più pesante, dopo di che appoggiò una di loro sul muro e porse in avanti l'altra alzandola per ammirarene il bagliore.
-Cosa dice questa spada, mago?
Chiese lui studiando l'arma.
-E una delle più lunghe spade al mondo, usata da forti guerrieri nella guerra del mondo reale nel passato, a versato molto sangue, e una spada utile per la tua missione, e ho fiducia che potrai fare grandi cose con lei.
Parker e il mago ammuravano entrambi l'arma. Era molto bella, penso TJ, lunga e argentata con un luccichio accecante, gli'i mpugniatura con bellissimi disegni di teste di leoni con denti affilati. TJ avrebbe voluto averla scelta per primo, lui non aveva ancora un arma, ma quella spada li piaceva molto, anche se si ad diceva molto a Parker. La grandezza della spada sarebbe stata troppo eccessiva per il suo corpo non cosi in forma come quello di Parker, anche se era in forma ed era possessore di un fisico asciutto, TJ era bassino, quasi quanto Maurine e Emma, aveva bisognio di qualcosa che l'avrebbe aiutato nella lotta...se ci sarebbe sempre stato bisognio di lottare, non aveva idea di come avrebbe dovuto allenarsi per una cosa simile. Tutto era così confuso e sureale , come se quella missione era solo un sognio annebiato e lontano dalla realta. In fine decise di scegliere un arma che possa darli vantaggio e che non necessiti troppo forza e equilibrio. Davanti agli'occhi trovo un grande bastone, che somigliava a una mazza da baseball ma ricoperto da lunghi artigli affilati, sembrava un cactus d'acciaio. TJ non voleva immaginare cosa sarebbe successo al contatto di quel arma con la pelle. Rabrividi e prese l'arma dal impugniatura fredda. Non era un arma così pesante come sembrava,anzi era leggera per essere così pericolosa. Il mago si avvicinò a lui e schizzo un grande sorriso divertito.
-Oh, ragazzo mio,che scelta non aspettata.
-Non ho ancora detto di volerlo scegliere.
Rispose TJ infastidito.
-E una bella arma, facile da maneggiare. Con un po di allenamento potresti usarla molto bene.
Il mago le consiglio di sceglierla e TJ fece altrettanto. L'arma stretta nella mano inizio a piacerle, era una bella sensazione averla, si sentiva potente.
Emma era rimasta la sola a non avere un arma , anche se sembrava la più emozionata a trovarsi in quella stanza fredda e sanguinosa. Continuava a guadrare in torno a se senza avere nessuna idea di che arma avrebbe preferito avere.
Christopher si avicino e poso la sua mano sulla spalla della ragazza.
-Cosa cerchi esattamente mia cara?
Emma si girò verso il mago.
-Non so...voglio qualcosa che non sia un arma vera e propria..voglio che sia pericolosa, ma che non sia lei a essere la vera e propria arma...voglio...
Emma si fermò senza sapere come spiegare quello a cui stava pensando.
-Voglio essere io a diventare l'arma.
Disse in fine facendo aggrotare la fronte a gli'amici. Christopher Mekenhall si radrizzo di scatto con un espressione confusa e soddisfatta tutte insieme.
-So cosa vuoi.
Il mago aferro la mano di Emma e la trascino in fondo alla stanza. Su un piedistallo stava impolverato in tutta la sua grandezza e il splendore un bellissimo arco argentato con incrostature a forma di foglie su tutta la superfice. Il luccichio del argento era unico, le altre arme erano fatte di acciaio, ma quel arco era ovviamente d'argento puro. Emma aferro l'arco e sorrise soddisfatta.
-E questo che volevo.
Il mago sorrise e le porse una tolba piena di frecce argentate.
-E l'arma più preziosa che ho, e stato di una persona magnifica che è morta nella guerra. Saro felicissimo di dartela se mi prometterai di usarla con il stesso coraggio con cui la fatto lei e tenerlo con il stesso amore con cui l'ho tenuto io.
Il mago acarezzo la superfice di una freccetta e sembrò cadere nei pensieri.
Emma strinse l'arco al suo petto.
-Prometto.
Dopo di che uscirono dalla dimora di Christopher Mekenhall armati e direzionati verso il nulla aspettando che un nuovo mondo li trovi e li accolga insieme ai loro destini , barcollando nel buio sconosciuto che regnava davanti a loro.

La lotta degli angeli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora