Verso sud

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Passo molto tempo quando i ragazzi si fecero finalmente coraggio di uscire dal loro nascondiglio. Non avevano coraggio di parlare del accaduto, Maurine era ancora spaventata a morte, il cuore le batteva fortissimo.
Parker guardava intorno assicurandosi che fossero veramente soli, mentre Emma saltellava a ogni piccolo soffio di vento. Il sole inizio finalmente a sorggere con piccoli raggi e il celo si tinse di arrancione e azzurro. I ragazzi si prepararono per incamminarsi  dinuovo sperando che questa nuova giornata porti un po di fortuna.
-Pensate che gli'uomini di ieri sera potessero veramente essere mandati da Timberlake?
Chiese Maurine stringendo la maglietta sottile intorno al corpo. La mattina era fresca ma sollegiata, il che faceva sperare i ragazzi a una giornata calda.
-Non credo proprio.
Rispose Parker con freddezza.
-Ma allora...
-Non sembravano di questo mondo.
Interrompe Emma l'amica.
I tre si girarono tutti verso di lei con sguardi allibiti, ma senza contradirla
dopo tutto non era quello che avevano pensato tutti?
-Gli'idea e che ora potremmo avere due nemici, e dobbiamo essere preparati a tutto.
Disse Parker su tono serio e diplomatico.
-Qual'e il piano?
Chiese TJ  cercando di nascondere l'irritazione, odiava quando l'altro ragazzo prendeva il posto del lider.
-Dovremmo incamminarci, quando siamo abbastanza lontani da qui dovremmo iniziare a allenarci, non servono a niente le armi se non sappiamo usarle.
I tre annuirono e iniziarono a guardare intorno cercando di trovare una specie di luce che le fa vedere la via giusta, ma le cose non erano purtroppo così facili. Parker alzò le spalle e fece a gli'altri segnio di seguirlo. Emma osservò il muschio su gli'alberi. Stavano andando verso Sud.
    
                                      ***

Il sole era già abbastanza alto, Emma e Parker camminavano dietro il gruppo fianco a fianco scambiandosi consigli su le proprie armi. Maurine stava ammirando il suo pugnale accarezzando leggermente il manico con le dita. TJ stava ascoltando la discussione di Emma e Parker partecipando qualche volta.
-Ai !
Grido Maurine lasciando il pugnale cadere a terra. Si strinse la mano al petto con una smorfia. Emma agrotto la fronte e prese la mano di Maurine.
-Ti sei tagliata.
La ragazza annuì.
Parker ricupero il pugniale e lo porse a TJ per poi avicinarsi a Emma che stava controllando il taglio  del altra ragazza. Il sangue colava fra le dita, un taglio rigava il palmo da un lato al altro.
-Sembra profondo. Ma come hai fatto? Le chiese Parker annalizando anche lui la situazione. Maurine aveva il viso coperto dalla penombra, la fronte corrogata dal dolore e i capelli lunghi che li circondavano il viso sembravano darle fastidio per la prima volta. Non avevano niente per pulire o coprire la ferita così Parker si abbassò come per allaciarsi le scarpe, si alzò l'orlo del pantalone e strappo un pezzo del suo calzino lungo e rigato.
-Tieni, usa questo.
Porse il materiale elastico e morbido a Emma che lo legò subito intorno al palmo della ragazza ferita. Maurine si strinse la mano al petto e ricupero il suo pugnale dal suo amico.
-Credo di avere la vista un po affannata..quanti giorni può resistere qualcuno senza mangiare?
Chiese lei porgendo la mano sana sulla sua pancia brontolante. A risponderle fu Emma, con un espressione opaca come se fossero arrivati a un soggetto delicato.
-Tre settimane, però l'acqua e un soggetto diverso, nessuno può sopravvivere più di tre giorni assetato. Parker annuì triste come per rafforzare le parole della ragazza. Non avevano niente, protezione, cibo, acqua. niente. Come sel'avrebbero cavata tutti quei giorni? Quanti giorni avrebbero dovuto aspettare? Tutte domande inutili, nessuno rispondeva.
I quattro si fecero coraggio per continuare a camminare, anche se le forze gli stavano abbandonando. La paura stava regniando nella mente di Emma. Aveva paura per lei, per i suoi amici e per il mondo reale...Non sapeva niente di quel posto, non sapeva nemmeno che esistesse fino a qualche giorno prima, ma sapeva di appartenere a quel posto e se si trovava in pericolo voleva poter fare qualcosa prima di perdere la sua casa anche prima di conoscerla. Un sentimento di vuoto, un dolore silenzioso stava stringendo il stomaco della ragazza, per la prima volta si stava chiedendo cosa aveva fatto di male.Perché altri ragazzi della sua età avevano delle famiglie, genitori, una casa, ricordi felici? Non era giusto. Al improvviso il sentimento di tristezza si trasformò in rabbia, gelosia. TJ alzò il sguardo e saltello sorpreso. Emma guardo anche lei e i suoi occhi si ingrandirono del doppio, non ci poteva credere.
-Vedete anche voi?
Chiese TJ con un sorrisetto estasiato apparendo sul viso. Emma annuì guardando i volti dei suoi amici. Maurine afferrò la sua mano e iniziarono a correre ridendo seguite da TJ. Davanti a loro, nascosto dietro a gli'alberi si vedeva il tetto di una casa. Di una vera casa. Parker era rimasto dietro con un espressione incredula.
-Aspettate! Non era li un secondo fa. Fermatevi!
Inizio il ragazzo a gridare verso i suoi amici ormai troppo lontani per sentirlo. TJ non poteva fare a meno di pensare a una cucina, un frigo pieno, acqua fresca, una vasca, un letto...la sua mente stava correndo più veloce di lui. Le ragazze continuavano a ridere allegre mentre Parker correva dietro di loro ancora incredulo. Quando furono tutti davanti alla casa si fermarono a guardare senza sapere come comportarsi. La casa era piccolina, di legno nero, vecchio con piccole finestrelle crepate in alcuni angoli. Non sembrava avere più di due stanze, ma era comunque fantastica per i quattro. Emma fece per fare un passo avanti ma Parker le aferro il braccio.
-Non mi fiderei.
Disse lui con sguardo serio facendo aggrontare  la fronte della ragazza.
-Perché no?
Chiese lei dando voce alla disperazione nella sua mente. Voleva così tanto entrare.
-Potrebbe essere una trappola.
Rispose il ragazzo ricevendo tre sguardi furiosi ma allo stesso tempo insicuri.
-Perché devi sempre essere così rigido?
Li chiese Maurine stringendo le braccia al petto. Emma fece per dire qualcosa ma non fece in tempo. Dietro di se si sentì un fruscio sospettoso. Affero il braccio di TJ cercando di distrarlo dalla discussione, ma lui era già attento, avevano sentito tutti. Parker tirò fuori la spada.
-Forse era solo un ..
Dopo un momento di silenzio, Parker non fece in tempo per finire la frase. Un altro rumore si senti piu vicino, questa volta era piu di un fruscio..era come un animale...un grosso animale.
Maurine si avicino al posto da dove veniva il rumore con Parker dietro di lei. Un grosso cervo usci da dietro gli'alberi e inizio a correre verso Meurine. Emma grido e senza pensare tiro fuori il suo arco. Il cervo era pericolosamente vicino a Maurine, la ragazza era pietrificata, con un espressione terrorizzata. TJ grido alla ragazza di togliersi, ma lei non lo fece. Il cervo correva come spaventato da qualcosa. Maurine grido e Parker si lanciò su di lei lanciandola  a terra, ma l'animale era già caduto  con una freccia nella schiena. Parker guardo verso Emma. La ragazza sembrava più fragile che mai, con l'arco nella mano e i capelli nel vento. TJ aiuto l'amico e Maurine ad alzarsi e guardarono tutti verso l'animale. Era morto. Cosa l'aveva spaventato così tanto ? Cosa l'aveva fatto sentirsi attaccato? Perché era diventato aggressivo? Tutte nuove domande senza risposta da aggiungere alla loro lista. Maurine porse la sua mano sulla spalla di Emma.
-Grazie.
Disse lei inghiottendo amaro.
-Ho tolto una vita.
La ragazzo con l'arco aveva ancora il sguardo fisso sul animale. Parker le tolse l'arco di mano e la guardo negli occhi.
-Hai dovuto farlo. Ci hai salvati.
Avolse Emma con il braccio e le tolse il sguardo dal animale.
-Entriamo nella casa.
Disse lui guardando TJ.
-Non dicevi di non fidarti?
Chiese Emma riprendendosi l'arco.
-Non abbiamo tempo per questo.
TJ guardo indietro verso l'animale mentre Emma e Maurine camminavano verso la casa.
-Non dovremmo portarlo con noi?
Chiese lui mandando un messagio a Parker con lo sguardo. L'altro ragazzo annui. Per il momento avecano un posto per dormire e cibo...ma quanto erano al sicuro? Dove erano i loro nemici che volevano tanto trovarli? Parker e TJ trasportano  l'animale verso la casa. Qualsiasi cosa aveva spaventato il cervo , era vicino, ma sarebbe stato un grado di spaventare anche loro?

 

La lotta degli angeli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora