Calmare le acque

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La porta della casa si aprì con una sola spinta della mano, il scrocchio del legno vecchio lascio il suo ecco nel silenzio della foresta. Il pavimento ruggi ai passi dei quattro come se avesse gridato di dolore per il peso umano. Gli'occhi dei viaggiatori stanchi iniziarono a divorare i dintorni in cerca di dettagli che possano offrirle sicurezza, il calore di una casa.
In mezzo alla stanza giaceva un tavolo di marmo bianco circondato da cinque sedie fragili che non sembravano poter resistere nemmeno al peso del aria. Nella parte opposta della casa, una porta aspettava aperta che qualcuno  passi la sua soglia. Le pareti erano cosparse di vernice gialla ormai sbiadita dalla vecchiaia, dalla umidità e la mancanza di qualcuno da circondare con la loro presenza. Emma fece il primo passo dirigendosi verso il tavolo, accarezzando il marmo freddo con il palmo della mano e lancio un sguardo rassicurante a gli'amici ancora insicuri. Si diresse verso la porta che ancora la stava aspettando, si fermò nella soglia studiando la seconda stanza, piccola e buia. Due letti da una sola persona giacevano li, abbandonati, come tutto nella  casa, tutto gridava dal dolore della sollitudine, tutto sembrava soffrire per l'abbandono.
-Sembra tutto sicuro.
Disse Parker raggiungendola e dando un occhiata nella stanzetta.
Emma annuì e avanzo facendo scrocchiare dinuovo il pavimento. Nessuno si era più stesso su quei letti da chi sa quando, nessuno aveva più cercato calore in quelle lenzuola.
-Allora possiamo alloggiare qui?
Chiese Maurine con un piccolo sorriso contento di avere un posto sicuro.
Quella casa era apparsa dal nulla solo per loro, era apparsa per miracolo gridadogli impaziente di passare la sua soglio, qualcosa o qualcuno voleva tanto che loro stessero li....o pure era sempre stata li, penso Parker, forse era diventato paranoico per colpa della carica di informazioni sopra naturali dei ultimi giorni. Forse erano stati loro a notare la casa solo nel momento più bisognoso.
-Suppongo di si..per un po.
Rispose lui ricevendo l'approvazione degli amici.
Emma si sedette su un letto con un po troppa cura, come se stesse cercando di non ferire il materasso.
-Io e Mau  possiamo dormire qui, e voi due prenderete l'altro.
Disse lei sorridendo. Maurine raggiunse l'amica sedendosi accanto a lei con meno cura, facendo gridare gli'archi del materasso.
-Ottima scelta.
Disse lei porgendo il sguardo sui loro due amici ancora in piedi. Al improvviso il silenzio fu strappato via da un suono somigliante al ruggito di un animale. TJ porse la mano sul stomaco brontolante e iniziarono tutti a ridere.
-Credo che dovremmo fare un fuoco dietro la casa e preparare quel cervo.
Propose Parker  spostando il sguardo su Emma con espressione dispiaciuta. La ragazza arricio il naso e distorsiono il viso ma non commento, era troppo affamata e quel animale era la loro unica fonte di cibo, il cervo che lei uccise poco prima era l'unica modalità per non morire di fame.
-Forza, ti aiuto io.
Disse TJ seguendo l'amico fuori dalla casa. Una volta sole le due ragazze si alzarono per investigare nella stanza. Maurine si diresse verso un piccolo scaffale di libri vicino alla porta, dei libri vecchi giacevano non aperti da tantissimo tempo. Emma decise di controllare tutti i cassetti  del comodino vicino al letto dei ragazzi. Il primo casetto nascondeva solo delle penne che non scrivevano più da tanto ormai, e matite senza punta. Il secondo però lascio Emma a bocca aperta, la ragazza stava guardando un oggetto che conosceva solo dai libri, sapeva il suo uso, ma non come maneggiarlo. Era un vecchio lettore CD, uno di quello dei vecchi tempi, che girava grandi dischi neri. Emma chiamo Maurine per farli vedere l'oggetto, e quest ultima apparse con un esemplario briciacchiato di Oliver Twist in mano. La ragazza si abasso per vedere meglio e i lunghi capelli biondi caderro su una sola spalla, pendendo come bellissima seta.
-Hai trovato anche dei dischi?
Chiese lei alla ragazza con capelli scuri e boccolati. Emma fece di "no" con la testa e poi decise di cercare anche negli altri casetti. Maurine stava strofinando il palmo sul libro per togliere il grosso strato di polvere su tutta la superficie della copertina. Emma amava i libri e non sopportava vederli così, lasciati in voglia della sorte in una casa abbandonata in mezzo al bosco. Si ricordava di aver letto Oliver Twist tanto tempo fa dalla biblioteca del istituto Fairwale, era stato il suo primo libro di dimensioni ample e ricordava anche che li era piaciuto. Emma aveva sempre sogniato di andare in grandi aventure come nei libri che aveva letto, magari fare il giro del mondo in soli ottanta giorni, mentre Maurine sognava di innamorarsi come nei romanzi che le piacevano tanto, a differenza di Emma di si addormentava solo dal titolo di una storia d'amore. Era questa la parte buona del Fairwale, nella noia delle attività spiacevoli avevano scoperto la passione per le parole, le uniche che le portavano lontano dal istituto in mondi solo da loro immaginati. Ora Emma stava andando in un mondo mai immaginato, pieno di magia e creature mitiche proprio come aveva sogniato, sapeva che i personaggi avessero paura, ma loro avevano sempre idee favolose e eroiche nel ultimo momento, ma dalla sua poltrona nella biblioteca o sul suo letto in camera, tutto sembrava molto più facile. Nel terzo casetto la ragazza trovo una lanterna e dei fiammiferi che sarebbero tornati utili, ma solo nel quarto casetto trovo cosa stava cercando. I dischi impolverati giacevano ordinati in ordine alfabetica.
-Eccoli.
Sorrise Maurine affermando un disco prima che le sue dita iniziassero a mannegiare l'ogetto. I due ragazzi rientrarono nella stanza odorando di fumo, proprio quando il disco inizio a girarsi con tale velocità da dare mal di testa a Emma. Una canzone allegra e firmata parti e i quattro ridacchiarono divertiti. Emma trascino TJ più vicino a lei facendolo ballare con lei. Maurine stava ridendo delle mosse buffe del ragazzo quando Parker afferrò la sua mano e la invito a unirsi a glu'altri. Iniziarono tutti a ballare e ridere sulla musica, muovendosi sul ritmo. TJ alzò Emma in aria facendola gridare e ridere allo stesso tempo, finché la canzone fini e si butarrono tutti a terra ancora sorridenti. Emma si alzo per scelgliere un altro disco e continuarono cosi finche il buio si lascio sulla piccola casa nasconsta nella foresta. Nessuno di loro penso piu al mondo reale, al motivo per cui necessitavano di armi, a cosa signifficasse il loro destino e nessuno di loro penso a gli'uomini crudeli e armati che li cercavano disperatamente con intenzioni ancora sconosciute. 

La lotta degli angeli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora