Ho passato il resto della giornata in biblioteca, sapevo che lì non avrei mai incontrato Mark, e neanche Liam ,suggeriva la mia coscienza.
Ho meditato almeno cinquanta volte di scrivere un messaggio a Mark, ma so che gli serve tempo e probabilmente serve anche a me... forse più a me, che a Mark.Poiché ho saltato diverse lezioni ho deciso di mettermi in pari con lo studio e sono riuscita ad anticipare varie relazioni anche per la settimana che verrà e anche l'inizio di quella seguente. E' sorprendente quanto riesco a studiare senza Mark che mi bacia dopo mezz'ora, "abbiamo studiato abbastanza" ripete ogni volta dopo qualche pagina. Ho sempre adorato quel suo modo dolce di starmi sempre appiccicato, "fattene una ragione" suggerisce ancora una volta la mia coscienza, inizio a pensare che si sia messa d'accordo con quei mostri dei miei demoni.
Ma la verità è che sono una persona orribile, indipendentemente da ciò che dica la mia coscienza o i miei demoni.
Una mano calda mi distoglie dai miei pensieri e ci metto un nano secondo a riconoscere il tocco: Liam.
Mi volto e resto in silenzio quando lo vedo sedersi accanto a me, si rigira tra le mani la mia matita e nel momento in cui decido di voltarmi inizia a parlare. "Mi dispiace per averti causato solo guai" la sua voce è così bassa anche per stare in biblioteca, potrebbe essere rimproverato per bisbigliare troppo anziché urlare.
Ancora una volta non so cosa dire, quindi mi limito ad annuire.
"Sapevo che ti avrei trovata qui" mi guarda "non devi nasconderti". Non mi sorprendo che mi conosca così bene da prevedere ogni mia mossa. "Usciamo" lo sento dire dopo poco, a quelle parole spalanco gli occhi per la sorpresa. Probabilmente non capisce il mio stupore perché gli si dipinge il dubbio in volto. Aggrotto le sopracciglia, "No" rispondo dopo poco.
"Perché no? Non ti sto invitando ad un appuntamento, ti sto invitando a distrarti" nonostante l'invito mi sembri allettante so perfettamente che non è il caso, non sarebbe giusto nei confronti di Mark, né di Liam e né tantomeno nei miei. Ho bisogno di tempo e il tempo implica star lontana da entrambi, non solo da Mark. Da Mark devi per forza star lontana. Zitti, zitti!!!
"Non è una buona idea, ma grazie per l'invito" sussurro. Mi alzo e cerco di tenermi impegnata mentre poso disordinatamente i libri nella tracolla. Non risponde ma sorride come per dire "ok", quando mi volto mi afferra per la mano, a quel tocco non riesco a non pensare alle sue mani tra i miei capelli quel lunedì nel bosco.
"Ci penserai almeno, vero? A noi, intendo.." non mi volto, ma annuisco. E' vero, ci penserò. Perché se ho rovinato tutto con Mark deve almeno esserci un motivo valido. E soprattutto, perché quell'idea non mi è mai stata estranea. Devo valutare ogni possibilità e devo essere per una volta sincera con me stessa, anche se questo implica il soffrire. Tanto, ho già sofferto abbastanza.
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Sono sdraiata sul mio letto con una copia di "Emma" di Jane Austen – ovviamente - e probabilmente è la cosa più allettante che faccio dopo una settimana trascorsa tra i libri, ma a studiare. Tre venerdì fa ho poi deciso di starmene in camera, rifiutando qualsiasi proposta di Jane. Avevo bisogno di tempo e di spazio, dovevo capire.Oggi, a distanza di due settimane e due giorni non ci ho ancora capito un cazzo, ma mi sento meglio.
Mark mi ha evitato ogni giorno, come d'altronde me che evitavo chiunque del mio gruppo eccetto Jane e Sam. Mi sono mancati tutti, a dire il vero, ma ne avevo bisogno.
Liam, invece, a differenza di Mark, è stato abbastanza presente. Ogni mattina mi ritrovavo un suo "buongiorno" sul cellulare a cui – ovviamente – non rispondevo mai ma che mi faceva sempre sorridere. Alcuni pomeriggi mi ha tenuto compagnia in biblioteca, anche quando non dicevo una parola ed imprecavo per l'imminente esame di biologia, materia in cui non sono particolarmente brava. A volte mi ha addirittura aiutata, anche se io mi limitavo ad ascoltare fingendo disinteresse.
Ed ora, di domenica pomeriggio, me ne sto sdraiata sul letto a rileggere un libro divorato già mille volte mentre i miei amici si sono ritrovati al bar del campus dato che domani i corsi non ci saranno. Non potrei essere più sfigata di così. Soprattutto perché sto rileggendo "Emma" dato che alcune cose, anche lo scorso anno, mi ricordano Liam... ed ora anche Mark.
Credevo che "Mr Knightley" rappresentasse Liam, ma ad oggi credo che rappresenti più Mark mentre "Frank Churchill" mi ricorda Liam, spero solo di non essere Emma. Lei non mostra alcun interesse sentimentale per gli uomini che incontra, e quando Mr Elton le dichiara il suo amore ne resta quasi sconvolta, addirittura disgustata, e la sua infatuazione per Frank Churchill non ha niente a che vedere con il vero amore, con quello romantico e pieno di passione, essendo lei una donna priva di desiderio in tali situazioni e credendo solo in un tipo di matrimonio in termini economici o di posizione sociale. Solo quando Harriet le confida la sua infatuazione per Mr Knightley, Emma scopre quali sono i reali sentimenti che prova. Solo che io non capirò mai nulla.
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TELL ME WHAT I WANT.
RomanceCosa accade quando i ricordi si confondo col presente? Cosa accade quando tutto quello da cui sei scappata ritorna a perseguitarti? Meredith Hall frequenta il secondo anno dell' Università di Washington. La sua vita è apparentemente quella di una...