Nelle due settimane e mezzo seguenti ho fatto il possibile per lasciare a Liam il suo tempo, anche se non mi era ancora ben chiaro il motivo per cui ne aveva bisogno. E' stato per la maggior parte del tempo lontano dal gruppo, anche da Rob. Ogni giorno ho avuto come l'impressione che mi evitasse perché, ovunque fossi io, non era dove si trovava lui.
Dopo quel giorno alla confraternita non ho avuto sue notizie fino alla domenica mattina dove mi ha scritto un breve messaggio dicendomi che sentiva la mia mancanza ma che aveva ancora bisogno del suo tempo.
Le prime sere sono state le più difficili, perché non sapevo se il giorno dopo lo avrei rivisto per più di qualche minuto, a distanza, né se mi avesse scritto, perché ogni messaggio non terminava mai con "A domani" ma solo con "Buonanotte, spero passi in fretta".
Se ne stava con la squadra di Football o comunque lontano da me, ed ogni volta che mi scriveva anche solo un brevissimo messaggio e sapevo di doverlo salutare, sentivo che un pezzo di noi andava via. Non bastava quanto mi dicesse che fossi bella o quanto dicesse di volermi, quanto dicesse di desiderare che tutto questo finisse, non è bastato perché il giorno dopo continuava a non essere mio ed ogni giorno ero costretta a dire addio ad una parte di me che andava via con lui.
Mi sento sempre più persa e confusa e quando due giorni fa, mercoledì, gli ho chiesto di prendere una vera decisione ha deciso che lontano da me è meglio che con me perché non ha ancora le idee chiare e non può iniziare nulla con me, finché non è stato sicuro della sua scelta.
Ha continuato a ripetere che doveva essere sicuro di cosa sceglieva e alla mia domanda "Scegliere tra me e Victoria?" non sono stata sorpresa nel ricevere una risposta che confermava le mie supposizioni. Ha continuato a dirmi che era solo un dubbio superfluo, e ciò che lo spaventa per davvero è rimettersi in una nuova relazione e che devo avere pazienza perché lui vuole me. Ma quando l'ho messo di fronte ad una scelta ha deciso che senza di me è meglio. Ho sentito come se un pezzo di me si frantumasse. Mi sono sentita persa e vuota ma niente, e dico niente, può comparare a quanto mi senta persa in questo istante.
L'unica cosa che sento, oltre al sentirmi persa, è la confusione. La stessa confusione che provavo ogni volta che aspettavo fino a notte fonda mia madre che tornasse a casa, la stessa confusione che mi ha fatto perdere la testa.
Mi sento stupida ad aver creduto che potessi davvero piacergli, io non piaccio a nessuno. Non sono piaciuta neanche alla mia stessa madre per anni, come ho potuto pensare di piacere ad uno come Liam?
Liam sarà sempre di Victoria, così come Victoria sarà sempre di Liam.
Lo dimostra la mano di lui in quella di lei e lo sguardo vittorioso che mi lancia.
Sono fuori al bar accanto all'università dopo aver preso un caffè lungo perché trascorrere tutto il pomeriggio con Matt e Sam che hanno cercato di spiegarmi alcuni concetti di biologia che non mi erano chiari mi ha sfinito.
Liam mi guarda e posso assicurare che la cosa che fa più male non è vedere i lineamenti perfetti di Victoria accanto a Liam o le loro mani intrecciate, ma rendermi conto che Liam mi ha mentito senza pudore.
Mi passa accanto così, senza dire una parola. Mi ha prosciugata. Mi ha distrutta e non gli importa. Va via, con lei, senza voltarsi indietro. Non si volta, semplicemente cammina intrecciando la sua mano come se non stesse andando via da me, dalle nostre promesse.
Vorrei dirgli di smetterla, che io lo amo e che tutto questo è sbagliato, vorrei essere abbastanza per lui. Ma a quanto pare, non lo sono. Non lo sono per Mark e l'ho sempre saputo, credevo di poter bastare almeno per lui.
Credevo di poter bastare.
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Il locale è pieno zeppo e dal mio camerino – sì, ho anche un camerino. Che figata, vero? ok, è una mezza stanza con un specchio e un po' di sedie, ma almeno è mia – riesco a sentire la risata rumorosa di Mark e quella stridula di Jane che spalanca la porta con un mazzo di fiori gigantesco, come se fosse la prima di chissà quale spettacolo di Broadway.
"Oh tesoro quanto sei bella" Jane è così: ingigantisce le cose. Nonostante la mia vena pessimista, nonostante probabilmente non piacerò a Liam, so di essere una bella ragazza e questo non è mai stato un mistero, ma per me niente in confronto a Jane.
Indosso dei pantaloncini neri di pelle che salgono fin sotto l'ombelico, un top argentato che porta l'attaccatura dietro il collo e dei stivaletti di pelle che mi danno un'aria a metà tra rock e metà Nina Dobrev in versione Elena Gilbert.
"E' vero, sei stupenda"interviene Mark, ma non ho il tempo di formulare una risposta sensata perché Jane mi si finda per prima tra le mie braccia.
Averli qui è la cosa migliore che potessi chiedere. Avere Mark qui, è la cosa migliore di tutte, probabilmente. In queste tre settimane ci siamo visti ogni giorno ed ogni giorno non mi ha mai fatto pesare nessuna delle mie scelte, anche quando decidevo che era troppo pesante andare in mensa e rischiare di incontrare il viso angelico di Victoria. Mark mi è stato accanto e non importa se le sue intenzioni siano quelle di essermi semplicemente amico o di farmi di nuovo sua, perché ciò che conta è che non mi ha abbandonata nonostante ciò che io ho fatto a lui e che mi venisse un colpo se lo abbandonerò di nuovo. Non ho intenzione di abbandonare chi, nel momento del bisogno, c'è stato per me. Indipendentemente da ciò che provo per Liam, Mark è stato lì per me ed è ancora qui a sostenermi. Mark è qualcosa che non posso cancellare, è scritto in me così in profondità che è impossibile anche solo pensare di poterlo escludere dalla mia vita. Mark è perfetto. E' stupendo, dolcissimo, sempre pronto ad ascoltarmi parlare dell'università, di mio padre con cui ho più o meno chiarito, con mia madre e la mia difficoltà nel perdonarla e soprattutto perdonare me stessa. Non sono riuscita a raccontarmi, almeno non quel periodo... è ancora troppo difficile. E dopo essermi messa quasi a nudo con Liam per poi ottenere una gran fuga da lui, mi ci vorrà un po' più di questo affinché io mi apra di nuovo.
Mi sento come si fossi svuotata, Liam prende ogni parte di me, buona o pessima che sia, ne fa un miscuglio e poi lo getta via appena può. Mi sento così stupida ad aver creduto che potessimo funzionare, ad essermi quasi completamente fidata di lui.
"Bambina, tocca a te" Adrien mi da il via mentre i miei amici si affrettano ad uscire poco dopo lui. So che oltre me ci saranno altre due band ad esibirsi, io sono la seconda e me la sto letteralmente facendo sotto anche se l'ho fatto un milione di volte.
Una volta sul palco mi sorprendo a vedere il locale super pieno, con i miei amici proprio in prima fila e Liam esattamente accanto a John.
Non mi sarei mai aspettata di vederlo qui, non dopo averlo visto avvinghiato a Victoria qualche ora fa. Ma ora ho cose più importanti a cui pensare.
"D'accordo ragazzi, siete pronti? Iniziamo con qualcosa di lento e poi ci scateniamo" non so da dove mi sia uscita l'ultima frase, ma ha comunque ottenuto successo quindi non deve essere stata così pessima, mi auguro.
"Oggi voglio iniziare con "Falling" dei The Civil Wars, spero vi piaccia" mi sono sempre piaciute le canzoni tristi e con melodie dolci, ma non voglio rischiare di far addormentare qualcuno e quindi mi sono permessa di arrangiarla in qualche tonalità più alta con una melodia abbastanza più forte.
Ho scelto le canzoni accuratamente, soprattutto questa e non potrebbe esserci momento migliore per tirar fuori tutte le mie emozioni.
La musica inizia, il boato si calma, il mio cuore si apre.
"Haven't you seen me sleepwalking? 'cause I've been holding your hand. Haven't you noticed me drifting?"
"Non mi hai vista camminare nel sonno? Perché ti ho tenuto la mano. Non mi hai vista andare alla deriva?"
Non so esattamente se Liam stia ascoltando, se i miei amici stiano apprezzando, ma il tocco Rock sembra essere piaciuto a tutti perché i boati di approvazione non cessano ed è l'unica cosa che conta perché ora, qui, mi sento finalmente me stessa.
"Why I am feeling so guilty?Why I am holding my breath?
Worry about everyone but me
and I just keep losing myself...Tell me it's nothing,
try to convince me that I'm not drowning...Let me tell you I am
Please, please tell me you know
I've got to let you go
I can't help falling out of love with you"
"Perché mi sento così in colpa?
Perché trattengo il respiro?
Preoccupata per tutti tranne che me,
continuo a perdere me stessa...
Ti prego, ti prego dimmi che non è niente,
prova a convincermi che non sto annegando...
Oh, lascia che ti dica di si.
Ti prego, ti prego dimmi che sai
che devo lasciarti andare,
non riesco a non disinnamorarmi di te... "
Non so esattamente cosa sia successo, ma solo quando apro gli occhi mi rendo conto che per tutta la durata della canzone li ho tenuti chiusi ma, cosa migliore, alla mia vista c'è una folla che urla il mio nome e i miei amici soddisfatti di me, di quella che sono e di quello che sono riuscita a trasmettere.
Avrò perso Liam, ma avrò pur sempre loro e, soprattutto, me stessa.
Dopo cinque canzoni e mille boati di approvazione, termino con "I Found" di Amber Run ovviamente sempre con un tocco di rock.
La cosa spiacevole non è stata tanto il fatto che nella quarta canzone ho dimenticato una strofa, perché in quel momento cantavano tutti e sembrava abbastanza naturale. E' il motivo per cui ho dimenticato la strofa, che è spiacevole. Perché, una volta che mi sono voltata raggiante verso i miei amici, dopo aver preso finalmente coraggio ad incontrare lo sguardo di Liam, questo non c'era più. Sparito.
"Bravissima tesoro" Adrien urla dall'altro capo del corridoio che porta direttamente alle cucine.
"Grazie" urlo di rimando mentre mi dirigo al mio "camerino" per metà soddisfatta e per metà amareggiata.
Ritorno qualche minuto più tardi dai miei amici dopo essere stata fermata almeno da una decina di persona per foto o complimenti sproporzionati.
"Eccola la nostra vincente" Sam mi attira a se con un braccio e con l'altra mano mi scompiglia i capelli.
"Maledizione sei stata bravissima e poi stai d'incanto. Verrei a sentirti solo per guardare ondeggiare quel tuo bel sederino in quei pantaloncini" scoppiamo tutti in una fragorosa risata, come sempre John non si lascia sfuggire nulla.
Al mio cuore, alla mia mente e al mio corpo che non avverte vibrazioni, non sfugge invece che Liam non è qui.
Fingere che tutto vada bene, che il mio cuore non stia lentamente morendo e che non avverto il bruciore fastidioso delle ferite ancora aperte, è difficile ma lo devo ai miei amici che oggi sono qui per me.
Prendo uno dei cocktail che i ragazzi hanno prenotato per me con la speranza che un po' di alcol alleggerirà il peso che porto dentro.
Dandomi mentalmente il cinque, perché solo io so a chi ho cantato questa canzone.
SE QUALCUNO NON LO AVESSE ANCORA VISTO, ECCO IL BOOK TRAILER DI"TELL ME WHAT I WANT."
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TELL ME WHAT I WANT.
Любовные романыCosa accade quando i ricordi si confondo col presente? Cosa accade quando tutto quello da cui sei scappata ritorna a perseguitarti? Meredith Hall frequenta il secondo anno dell' Università di Washington. La sua vita è apparentemente quella di una...