Eight.

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«Oh, cara. Da quant'è che non ci vedavamo?» Dice Sally, spalancando le braccia aspettando che io andassi ad abbracciarla, e così faccio.
Sally è la mamma di Ame, con me è sempre stata dolcissima, ma con sua figlia no.
Mi è capitato di assistere a una delle loro litigate, e si arrabbia spesso per cose inutili.
«Amelia mi ha detto che andate al mare, attente sul treno!» Esclama.
E da lì capisco che lei non sa dell'esistenza di Travis.
Annuisco. «Certo, staremo attente.»
«Yas!»
Mi giro e vedo Ame, con una borsa da spiaggia e delle infradito ai piedi.
Sorrido, e faccio cenno con la testa di andarcene, lei annuisce, prende il cellulare e saluta sua mamma.
Usciamo dalla porta e andiamo fino alla fine della via per aspettare Travis.

«Parcheggia qui.» Dico indicando un posto libero, ma lui va avanti senza darmi ascolto.
«Era troppo stretto.»
«Ma se c'erano due posti liberi!»
Mi guarda dal finestrino retrovisore. «Era stretto, ho detto.»
Taccio per evitare di litigare, ma appena vedo che è in difficoltà perché non trova nessun posto libero mi metto a ridere. «Questo succede quando non mi si dà ascolto.»
Lui sbuffa e fa il giro per tornare al parcheggio che dicevo io, ma un'altra macchina parcheggia al posto nostro e ora si, ora è decisamente stretto.
Ame gli dà una pacca sulla testa. «Idiota.»
Troviamo un altro parcheggio a molti isolati dalla spiaggia, ma ci accontentiamo.

Stendo il mio telo accanto a quello di Ame e mi sdraio con ancora i vestiti addosso.
«Non ti spogli?» Chiede Travis, con un sorrisetto sulle labbra.
Si è già tolto la maglietta e faccio fatica a non guardare i suoi addominali perfettamente scolpiti, posso notare un piercing sul capezzolo e un tatuaggio sul fianco destro.
«Sono le 8.00 di mattina, fa freddo.» Mento, perché c'è un sole che spacca le pietre ma dettagli.
«Ma stai bene?» Dice Ame toccandomi la fronte e io scoppio a ridere.
«Spogliati o ti spogliamo noi.»
Lo guardo male. «Mi chiedo proprio come faccia a sopportarti la tua ragazza.»
«Non mi sopporta, infatti. Una chiamata su Skype di qualche minuto la sera, tanto per vederla nuda e bona.»
Chiudo gli occhi e faccio una smorfia schifata.
Fanno sesso orale su Skype?
Guardo Ame, ha chiuso gli occhi e si è tappata le orecchie.
«Allora ti spogli o no?» Chiede la mia amica, vogliosa di andare in acqua.
«Oddio ma che fretta avete? Abbiamo tutta la giornata.»
«Fa caldo e non ho voglia di stare qua ad aspettare te che hai vergogna di spogliarti, mi sto sciogliendo.»
Sospiro. «Andate, vi raggiungo.»
Annuiscono entrambi e si avviano verso la riva.
Mi siedo sul mio telo e li guardo.
Se non sapessi che razza di stronzo è lui, e se non sapessi la loro situazione penserei che stessero insieme.
Lui l'ha presa in braccio e l'ha lanciata in acqua, sento le urla di Ame e lì mi deprimo.
Penso a Chris, a quanto vorrei che ci fosse lui al posto di Travis, a quanto vorrei fare un bagno in mare con lui, a quanto vorrei baciarlo, a quanto vorrei abbracciarlo.
Mi tolgo i pantaloncini, la maglietta e mi alzo, metto il telefono in fondo alla borsa per evitare che me lo rubino e inizio a correre verso la riva, per evitare di scottarmi i piedi con la sabbia bollente.
«Alleluja!» Esclama Ame.
Travis mi fissa senza dire niente e io mi sto vergognando.
Chris mi ha vista in costume pochissime volte in due anni.
«Buttati, è calda.» Dice. «O vuoi che ti vengo a prendere?»
Scuoto la testa. «Non provate a schiz..»
Senza neanche avere il tempo di finire la frase che sono praticamente già bagnata, tanto vale immergermi del tutto.
Sento le braccia di Travis prendermi per la vita e sussulto a quel contatto, è la prima volta che mi abbraccia, e come prima volta niente male.
Metto le mani dietro alla sua spalla, i piedi sulle sue mani e faccio un tuffo.
Lo facevo sempre con Theo, e mi divertivo un casino.
«Io vado a prendere il sole.» Dice Ame, dopo pochi minuti che io sono entrata in acqua.
«Di già?» Chiedo mentre lei si allontana senza neanche darmi una risposta.
Guardo Travis che mi fa spallucce e inizia a nuotare andando a largo, lo seguo.
«Oggi ti sto più simpatico, dillo!»
«No, per niente. Sei sempre irritante.»
Lui sbuffa ma subito dopo si mette a ridere, lo guardo non capendo il motivo della sua risata. «Sei l'unica ragazza che non mi si è accollata appena mi ha visto.»
Butto la testa indietro restando a galla con le braccia e con le gambe. «E non ho intenzione di farlo, né ora né mai.»
Mi slancio con le gambe e quasi annego, scoprendo che non tocco.
Spaventata, mi attacco alle spalle di Travis.
«Dicevi?»
Scoppio a ridere. «Non tocco. Andiamo in là.»
«Non sai nuotare?» Dice, reggendomi mettendo le mani sui miei fianchi.
Scuoto la testa. «Sto a galla, ma mi sento poco sicura nei punti dove non tocco.»
Si sposta più verso riva, in modo che io riuscissi a toccare e riprende l'argomento. «Ame.. non so come chiudere questa.. insomma..»
«Lei non ti piace, vero?» Chiedo, sapendo già la risposta.
«No. Potresti piacermi più tu, che lei.»
«Perché? Cos'ho io che lei non ha?»
Si lecca le labbra facendo brillare il piercing e si passa una mano tra i capelli. «Tu non sei il mio prototipo di ragazza, almeno pensavo che fosse così, prima di conoscerti.»
Lo guardo interrogativamente e lui continua.
«Nel senso che mi sono sempre piaciute le ragazze truccate tanto, con un seno prosperoso, cioè.. non che tu ce l'abbia piccolo, ovvio, insomma, posso notare la tua terza abbondante dietro a questo costume, ma.. sai.. ecco.»
Mi viene da ridere, è agitato e io non lo sto aiutando, gli faccio cenno di continuare e lui così fa.
«Ame è una di quelle. Si trucca molto, si veste con magliette scollate, avrà una quinta abbondante e mi si è subito buttata addosso come il resto delle ragazze che mi sono fatto.»
«Ame non..»
Mi interrompe, mettendomi una mano davanti alla faccia. «Non mi sono mai piaciute le ragazze acqua e sapone. Tu sei una ragazza acqua e sapone, eppure sento che potresti piacermi.» Dice, e io mi copro la faccia dall'imbarazzo, ma lui me le toglie.
«Io sono fidanzata.»
Alza gli occhi al cielo. «Questa frase l'avró sentita cento volte da quando ti conosco. Non ti spaventare, Harvey. Non ti sto dicendo che mi piaci, ma stai attenta.»
Mi stupisco da come faccia a ricordarsi il mio cognome. «Attenta a cosa?»
«A me. So come conquistare una ragazza, potrei farcela anche con te, e soffriresti. Con me soffrono tutte.»
«Non sono come le altre, Travis. Amo Christian più di qualsiasi altra cosa al mondo, oltre la mia famiglia. E poi, vedi Ame come cio che non è.»
«In che senso?» Chiede, iniziando ad andare verso riva e io lo seguo.
«L'hai etichettata come tutte le ragazze che ti si buttano addosso, ma lei non è come le altre. Vedo da come mi parla, che le piaci.»
Travis stringe le labbra non sapendo cosa dire ed esce dall'acqua, e così faccio anch'io.

Ci sediamo ai tavoli della Kalaloch Lodge, il bar della spiaggia e aspettiamo i panini che abbiamo ordinato.
Guardo Ame, tiene lo sguardo basso e le labbra serrate in una linea.
Le chiedo cos'ha ma lei non risponde, si alza e va verso il bancone.
Rimango da sola al tavolo con Travis che la guarda allontanarsi stranito, come se non capisse cosa le sta succedendo, io invece l'ho capito eccome, cosa le sta succedendo, ma taccio.
«Ecco a voi.» Dice il cameriere porgendoci i nostri panini, lo ringraziamo e lui se ne va.
Ame arriva con una bottiglia d'acqua, riempie i tre bicchieri e da un morso al suo panino.
«Possiamo... non tornare tanto tardi?»
«Non ti stai divertendo?» Le chiedo, e lei scuote la testa. «Sono solo le 12.30, a che ora vorresti andare?»
Fa spallucce. «Per le 14.00, non so, finiamo di mangiare e ce ne andiamo.»
Guardo Travis e sospiro.
«Per un giorno che veniamo al mare te ne vuoi andare praticamente subito? Goditi questa giornata.» Dice, per poi dare un morso al suo panino.
«Non ne ho voglia, ci siamo fatti un bagno, abbiamo preso il sole, abbiamo mangiato, cos'altro dobbiamo fare?»
«Rilassarci, Ame. Hai preso il giorno libero, riposati.» Le dico, mettendole una mano sulla spalla ma lei me la toglie in malo modo.
Rimango con la mano sospesa in aria e con la bocca aperta, non capendo il motivo del suo gesto, scuoto la testa e ritorno con lo sguardo sul mio panino.
Non la tollero, quando fa così.

Mi siedo sul telo per poi prendere la protezione dalla borsa. «Me la metti sulla schiena?» Chiedo ad Ame.
«Fattela mettere da Travis.» Sospiro, esasperata.
Travis si alza, mi prende la crema dalla mano e si posiziona dietro di me.
Mette una generosa quantità di crema sulla sua mano e inizia a spalmarmela.
Il suo tocco è così leggero e mi viene un piccolo brivido appena mi massaggia i fianchi.
È sempre stato il mio punto più delicato.
Mi da una leggera pacca sulla schiena e dice: «Ecco a te, signorina.»
Sorrido e rimetto la crema nella borsa.
Metto le cuffie nelle orecchie e mi sdraio a pancia in giù.
Inizio a pensare a Chris, a mio fratello, ai miei genitori e a... Ame.
Penso a loro e finisco per addormentarmi.

Apro gli occhi, la prima cosa che faccio è guardare l'orario sul cellulare.
Sono le 15.30, ho dormito per tre ore e mezza.
Ame e Travis non ci sono, guardo verso la riva e li vedo, stanno giocando e Ame sembra che si sia rasserenata un po'.
Metto il telefono e le cuffie nella borsa e vado verso il mare, e mi butto subito, seppure l'acqua fosse gelida.
«Ben svegliata!» Esclama Travis dandomi una pacca sulla spalla e io impreco.
«CAZZO!»
«Yasmine! Tu non dici parolacce.» Dice Ame, la fulmino con lo sguardo per poi guardarmi la spalla.
«Penso di essermi scottata.»
Scoppiano a ridere, probabilmente per la mia faccia buffa.
«Ma ho messo la crema.» Protesto.
«Ti sei addormentata sotto al sole, è normale.» Dice Travis caricandomi in spalla.
«Mettimi giù! Mettimi giù, Travis!» Urlo dandogli pugni sulla schiena. «Mi stai portando dove non tocco, mettimi giù!»
Mi lascia andare e io scendo sott'acqua, e vado in panico scoprendo di non toccare.
Appena salgo mi affretto ad andare verso la riva ma Travis mi prende i piedi e mi trascina indietro.
«Travis!» Sbraito, e lui non smette di ridere.
Cosa c'è da ridere?
Premo le mani sulla sua testa per farlo andare sott'acqua e metto le gambe intorno al suo collo, e quando sale sono in groppa a lui.
«Figo!» Esclamo, ridendo. «Sono alta.»
«Tra poco sarai molto, ma molto in basso.»
«Non fare cagate.» Premo più forte le mani sulla sua spalla ma lui si spinge all'indietro e io cado, andando di nuovo sott'acqua.
Devo ammettere che forse, avevo una visione sbagliata di Travis.
Sa come farmi divertire, e io oggi mi sto divertendo davvero tanto.

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