0.3; Grayson; trust

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La campanella dell'ultima ora suona svegliandomi dal mio stato di trance mentre guardavo molto interessata il muro bianco affianco al mio banco.

«Bene ragazzi, potete andare» Annuncia la professoressa di Italiano e con calma mi alzo dal mio banco per poi avviarmi verso l'uscita della classe.

Comincio a camminare nella speranza di trovare Grayson il più velocemente possibile e come sperato in poco tempo lo trovo vicino ai bagni. Ma un dettaglio attira la mia attenzione, e questo dettaglio si chiama Addison, la solita brunetta di tutto punto che si fa metà del continente e se ne vanta anche. I due ridono e parlano tranquillamente mentre mi sale sempre di più il crimine verso quella ragazza.

«Gray!» saluto tirando un sorriso e lui si volta verso di me ricambiando.

«Piccola» dice e si gira completamente per lasciarmi un bacio sulla guancia. «Beh, Addison, noi andiamo» dice sorridendo alla brunetta che per tutto il tempo mi ha lanciato occhiatacce.

Ma da dove esce questa?

«Certo, ci vediamo dopo» sorride e si allontana lasciando dietro di lei una quantità di profumo da farti venire la nausea.

Cominciamo a camminare verso l'uscita. La scuola si è giá svuotata quasi del tutto.

«C'è Qualcosa che devi dirmi?» chiedo retoricamente.

«Uhm, no» risponde probabilmente pensando che io sia scema.

«Ah no? Sbaglio o ha appena detto che vi dovete vedere dopo?» cesso di camminare e lui sbuffa.

«Si, mi ha chiesto di darle un'aiuto con diritto. Niente di che, stai tranquilla. Che c'è? Non ti fidi piu di me?» dice e riprendo a camminare senza rispondere ma lui mi blocca.

«Ehi ti ho fatto una domanda» mi tira per il polso e finisco contro al suo petto.

«è ovvio che mi fido di te. È che non mi fido di lei» rispondo guardandomi le mani.

«Stai tranquilla. Non succederà nulla, sai che amo solo te» mi sorride e io ricambio incastrando i suoi occhi coi miei.

«Ora andiamo, prima che L'autobus ci lasci a piedi» ridacchia, e dopo avermi stampato un bacio veloce sulle labbra mi prende per mano e cominciamo a camminare verso l'autobus.

Oggi ci sono davvero tante nuvole, ma questo non aiuta comunque a raffreddare l'aria, fa caldissimo oggi. L'autobus arriva dopo pochi minuti e dopo aver fatto scendere chi doveva scendere saliamo sul mezzo pubblico e prendiamo posto sugli scomodi seggiolini di plastica.

Ho davvero brutti presentimenti su quella ragazza. Insomma, si è fatta mezzo liceo a parte qualcuno, e fra quel qualcuno non c'è il mio ragazzo, e ho una tremenda paura che lui si lasci incantare di nuovo nonostante dopo gli inconvenienti di qualche mese fa si sia aggiustato tutto e siamo tornati fedeli come prima.

«A cosa pensi?» Grayson interrompe i miei pensieri e io distolgo lo guardo dal seggiolino difronte al mio per puntarlo su di lui.

«Cosa? Oh, a nulla» sorrido innocente e lui scuote la testa leggermente per poi prendermi gli avambracci e invitarmi a sedermi sulle sue gambe.

«Sai che non puoi nascondermi nulla?» dice avvolgendo le braccia intorno ai miei fianchi e poggiando il mento sulla mia spalla per poi guardarmi.

«Te l'ho detto, non stavo pensando a nulla, sono solo carica di compiti in queste settimane e sono un po' stressata» dico la prima cavolata che mi salta per la testa e anche questa volta non sembra crederci.

«Non sarà mica per Addison?» fa sparire il sorriso e io mi appoggio con la schiena al vetro del finestrino sospirando.

«Per favore, sai che non succederà nulla, non ti farei mai nulla del genere.» stringe di più la presa sui miei fianchi con una mano e posa sulla mia coscia l'altra. «anzi, sai cosa? Sta sera ti porto fuori, solo io e te, posto a sorpresa» conclude sorridendomi, e davanti a quel sorriso perfetto mi lascio andare.

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