Dietro Ad Ogni Sogno

1.1K 13 3
                                    

HARRY

Mi è sempre piaciuto passeggiare in quella via sperduta.

Nessun flash, nessuno che urlava. Solo io, la voce del vento e il cielo che mi sembrava veramente il più bel capolavoro fatto da Dio. Ma quella sera non ero da solo. Un’altra persona aveva scoperto il mio “nascondiglio”.

C’era un po’ di nebbia, come sempre d’altronde, non capivo che cosa stesse facendo. Era in fondo alla via, dove c’era quel piccolo ponte. Mi sembrava una ragazza, molto più alta di me, a vederla da lontano, ma cambiai pensiero quando mi avvicinai. Non era alta più di me, anzi era molto più bassa, fisico normale, molto tonico e i capelli raccolti in una coda sul castano quasi chiaro. Mi trovai davanti ad una situazione stravolgente, drammatica e paurosa. Si, avevo paura. Quella ragazza non era lì per respirare un po’ d’aria in santa pace, era lì per dar fine alla sua storia.

Tremante, cercai di avvicinarmi lentamente.

“Che vuoi?” mi disse subito, con voce rauca e piangente.

“Non ci conosciamo…”.

“Appunto! Quindi vedi solo di stare lontano, okay?” Aveva le maniche della felpa tirate su e si potevano vedere ancora i tagli aperti, probabilmente fatti da poco.

“Perché piangi?”

“Perché non te ne vai, invece?” Rimasi in silenzio. Non avevo la minima intenzione di lasciarla lì, se si sarebbe buttata giù, l’avrei avuta sulla coscienza.

Rimanemmo zitti per un minuto. Si teneva ad un palo e con l’altra mano stringeva qualcosa, come un ciondolo.

“Sai, ho potuto realizzare il mio sogno un mese fa. Sono stata promossa, finalmente senza debiti, perché se hai un obiettivo lo porti fino alla morte, come un tatuaggio o come una cicatrice. Ma…dopo che sei riuscito ad ottenere quello che volevi, quando non hai più nulla da sostenere, la vita diventa strana. Tornano i ricordi del sudore per quel sogno o le lacrime, però speri ancora nel tuo sogno. Una mattina ti svegli, accendi la tv e sul tuo programma preferito dicono che non ci saranno per un po’. La causa… litigi! Ti disperi, perché non pensavi così presto, così dopo poco…” le lacrime aumentarono, ma continuò a parlare. “…nulla ha più senso ormai! La ragione del perché eri su questa terra, sparisce e quindi tu con lei, ma nel posto che hai sempre desiderato, nel luogo in cui tutto è iniziato”.

Si staccò dal palo, il cuore mi batteva all’impazzata.

“No…” dissi di botto.

 Si girò e mi guardò dritto negli occhi, non avevo mai visto occhi così verdi, occhi così sinceri, occhi così esausti, pieni di paura e occhi che avevano smesso di sognare e di credere nei sogni, ma occhi famigliari, che mi ricordavano un concerto che avevamo fatto a maggio, occhi che mi sembravano vivi, pieni di sogni da realizzare. “…non farlo! Troverai altro in cui credere di nuovo. Non smettere di scrive la tua storia, non concludere il libro così, a nessuno piacerebbe.”

“Ma piacerebbe a me, non credi?”

“No! Non smettere di sognare…io non so chi tu sia, o forse! E tu non sai chi sono io, ma ti prego fidati di me! Se non riuscirai a scrivere il prossimo capitolo, ti aiuto io, non mi permetterò di farlo finire così!” stavo piangendo pure io.

Chi lo avrebbe mai detto?! Ero uscito per pensare a tutto quello che avevo fatto fino ad ora e mi trovai una ragazza che si voleva suicidare ed io, che mi trovavo lì, la feci ragionare, cercando di trovare le parole giuste, senza mai mentire.

Dietro Ad Ogni SognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora